Perché le aziende dovrebbero investire nel valore della diversità?
Partiamo con il significato specifico di queste due parole: la Diversity (o diversità) si può definire come l'insieme delle caratteristiche soggettive e delle specifiche situazioni e condizioni che ci rendono unici; mentre l'Inclusion (o inclusione) può essere intesa come l'azione che trasforma le differenze in vere e proprie opportunità.
Sicuramente si tratta di due concetti che vanno di pari passo ma che riguardano aspetti diversi. Ad oggi tantissime aziende, media e organizzazioni si stanno interfacciando con questo tema e con le sfide che un percorso inclusivo comporta.
Credere nel valore della diversità apporta numerosi benefici anche all'interno dell'ambiente di lavoro e nella gestione dei processi interni. Un esempio: i "diversity team" sono considerati più innovativi rispetto ad altri
Inoltre, questo fa crescere considerevolmente la reputazione di un'azienda: la Generazione Z, infatti, è sempre più attenta alle tematiche relative alla sostenibilità e all'inclusione. Tanti consumatori, soprattutto i più giovani, scelgono e preferiscono brand inclusivi.
VEDI ANCHE CulturePinkwashing, quando il femminismo diventa una questione di marketingMa questa scelta è una pura strategia di marketing o effettiva e concreta attenzione verso certe tematiche?
C'è una linea sicuramente sottile tra queste due situazioni, e "smascherare" un brand non effettivamente in linea con i valori che comunica non è sempre facile ma neanche impossibile.
Urban Dictionary definisce tale azione "woke washing", intendendo lo sfruttamento di alcuni temi di giustizia sociale (diritti LGBTQIA+ o delle donne, dei disabili, dell’ambiente) solo per cavalcare l'onda delle tendenze e conquistare la fiducia dei consumatori sensibili a tali tematiche.
Del "woke washing", ovvero l'attivismo di facciata, fanno parte il green washing, il diversity washing e il pink washing.
Qualcuno potrebbe dire: "l'importante è che se ne parli!"
Sicuramente, rispetto a tanti anni fa, soltanto il fatto di sollevare alcune tematiche tanto discusse in precedenza ma mai ascoltate è un passo avanti, ma per cambiare nel concreto bisognerebbe credere e attuare vere politiche di inclusione sociale.
Sarete d'accordo con me che se un'azienda si fa portavoce di un messaggio di parità di genere non potrà assumere solo personale maschile a discapito delle donne: si tratterebbe di semplice pink washing
Al contempo però fortunatamente ci sono tanti i brand che ogni giorno sono realmente attivi a livello sociale, assumendo un ruolo importante: quello di evolversi con la società.
Speriamo che finalmente in futuro tutto questo sia semplice normalità!