Claudia Goldin, chi è l’economista che ha vinto il Premio Nobel per i suoi studi sul gender gap
C’è anche Claudia Goldin tra i vincitori e le vincitrici dei Premi Nobel, assegnati nella settimana che va dal 2 al 9 ottobre: l’economista statunitense è una delle quattro donne premiate quest’anno insieme alla biochimica ungherese Katalin Karikò (Nobel per la medicina per le scoperte sui vaccini anti covid-19), la fisica francese Anne L’Huillier (Nobel per la Fisica con Pierre Agostini, Ferenc Krausz) e l’attivista iraniana Narges Mohammadi (Nobel per la Pace).
Goldin, professoressa di Economia all’Università di Harvard, è stata premiata dall'Accademia reale svedese delle Scienze per i suoi studi sul gender gap. Nata il 27 gennaio 1946, è diventata una figura di spicco nel campo dell'economia proprio grazie alle sue ricerche nell'ambito dell'economia del lavoro e dell'economia delle donne. I suoi studi si concentrano infatti sulla disparità di genere nei salari e nelle opportunità lavorative, e sulla storia dell'occupazione femminile negli Stati Uniti. Uno dei suoi lavori più noti riguarda proprio il "gender pay gap”, l’ormai ben noto divario retributivo di genere, e ha esaminato come questo divario sia diminuito nel corso del tempo e come le decisioni delle donne riguardo all'istruzione e alle carriere abbiano influenzato questa tendenza.
Le motivazioni del Premio Nobel
L’Accademia reale svedese per le Scienze, nelle motivazioni di assegnazione del Nobel, ha voluto sottolineare proprio il contributo fondamentale dell’economista «nell’avere migliorato la nostra comprensione dell'andamento del mercato del lavoro femminile», e la sua scoperta dei «fattori chiave delle differenze di genere nel mercato del lavoro».
«Le donne sono ampiamente sottorappresentate nel mercato del lavoro globale e, quando lavorano, guadagnano meno degli uomini - sottolineano ancora dall’Accademia - Claudia Goldin ha esplorato gli archivi e raccolto oltre 200 anni di dati provenienti dagli Stati Uniti, dimostrando come e perché le differenze di genere nei guadagni e nei tassi di occupazione sono cambiate nel tempo». Attraverso il suo lavoro, Goldin ha dimostrato come la partecipazione femminile al mercato del lavoro non abbia avuto una tendenza al rialzo durante l’intero periodo di studio, ma abbia invece formato una curva a forma di U, risultato del cambiamento strutturale e dell’evoluzione delle norme sociali riguardanti le responsabilità delle donne per la casa e la famiglia.
«Nel corso del XX secolo, i livelli di istruzione delle donne sono aumentati costantemente e nella maggior parte dei paesi ad alto reddito sono ora sostanzialmente più alti di quelli degli uomini - proseguono dall’Accademia reale svedese - Goldin ha dimostrato che l’accesso alla pillola contraccettiva ha giocato un ruolo importante nell’accelerare questo cambiamento rivoluzionario, offrendo nuove opportunità di pianificazione della carriera».
La carriera di Goldin, cresciuta nel Bronx e arrivata ad Harvard
Co-direttrice del Gender in the Economy Study Group del National Bureau of Economic Research, Goldin ed è stata direttrice del programma “Development of the American Economy” del Nber dal 1989 al 2017. Nata a New York, è cresciuta nel Bronx, e da bambina il suo sogno era diventare archeologa. Alla fine ha deciso di studiare economia, e dopo la laurea alla Cornell è entrata nel programma di dottorato in Economia dell'Università di Chicago. Dopo la laurea, ha insegnato all'Università del Wisconsin-Madison, all'Università di Princeton e all'Università della Pennsylvania, sino a entrare, nel 1990, nel dipartimento di Economia dell'Università di Harvard.
L’economista è stata presidente dell'American Economic Association nel 2013/2014 e presidente dell'Economic History Association nel 1999/2000. È membro di numerose organizzazioni, tra cui l'American Academy of Political and Social Science, la Society of Labor Economists, l'Econometric Society e l'American Academy of Arts and Sciences. Fa parte anche della National Academy of Sciences.
Il trattato su come conciliare carriera e famiglia
Tra le sue molte pubblicazioni spicca il libro "Career and Family” (Princeton University Press), edito nel 2021: «Un secolo fa, era un dato di fatto che una donna con una laurea dovesse scegliere tra la carriera e la famiglia. Oggi ci sono più donne laureate che mai e sempre più donne desiderano avere una carriera e una famiglia, ma le sfide persistono sul lavoro e a casa - sottolinea Goldin nel volume - Questo libro ripercorre il modo in cui generazioni di donne hanno risposto al problema di conciliare carriera e famiglia mentre il ventesimo secolo sperimentava un cambiamento epocale nell’uguaglianza di genere, rivelando perché la vera equità per le coppie a doppia carriera rimane in modo frustrante fuori portata. Le leggi antidiscriminatorie e i manager imparziali, per quanto preziosi, non sono sufficienti. Dobbiamo apportare cambiamenti fondamentali al modo in cui lavoriamo e a come diamo valore all’assistenza se vogliamo raggiungere l’uguaglianza di genere e l’equità di coppia».