Educazione sessuale a scuola: perché l’accordo tra Durex e Comune di Milano è un grande passo avanti

07-05-2024
Secondo i dati dell'Osservatorio "Giovani e Sessualità" promosso da Durex, un giovane su 10 ha il primo rapporto sessuale prima dei 13 anni e il 56% dei ragazzi non utilizza sempre il preservativo. Dati allarmanti, dai quali emerge l'urgenza di intervenire nelle scuole attraverso percorsi di educazione sessuale e affettiva che aiutino i ragazzi a orientarsi nel mondo della sessualità. Una consapevolezza che ha spinto Durex a unirsi con il Comune di Milano nel progetto A Luci Accese
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Garantire un accesso sempre più esteso all'educazione affettiva e sessuale ai giovani studenti milanesi: è con questo obiettivo che è stato siglato, il 7 maggio, l'accordo tra Comune di Milano e Durex Italia, brand commercializzato da Reckitt Benckiser Healthcare. Un accordo importante e virtuoso che non solo porterà alla realizzazione della nuova edizione dell’Osservatorio “Giovani e Sessualità” sul territorio milanese, ma che renderà Milano una delle prime città in Italia a prevedere, dall’anno scolastico 2024/2025, una proposta di corsi di educazione affettiva e sessuale nelle scuole superiori.

«Ritengo che la promozione di una corretta cultura dell'affettività e della sessualità tra i più giovani rappresenti oggi un tema che un'amministrazione pragmatica, concreta e al passo con i tempi non possa più permettersi di tralasciare - ha commentato Martina Riva, Assessora allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Milano. Peraltro, con questa iniziativa, compiamo un passo significativo verso gli standard già previsti a livello europeo e internazionale in materia»,

Un progetto, quello di A Luci Accese, che risponde alla mancanza di programmi obbligatori di educazione affettiva e sessuale nelle scuole italiane. L'Italia, infatti, è tra le sole sei nazioni europee che attualmente non li prevedono, insieme a Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia e Romania. Una mancanza che genera la scarsa consapevolezza delle scelte dei giovani emersa proprio dall'Osservatorio "Giovani e Sessualità", realizzato da Durex in collaborazione con Skuola.net. Condotto da oltre sei anni a livello nazionale su un campione di circa 15.000 giovani tra gli 11 e i 24 anni, l'Osservatorio fornisce una fotografia molto chiara rispetto alle richieste, necessità e comportamenti dei giovani italiani.

La situazione a Milano

Da quest’anno, inoltre, Durex ha approfondito l’analisi prevedendo anche un’estrazione del dato riferito alla città di Milano, allo scopo di valutare eventuali differenze rispetto alla media nazionale. In realtà, però, i dati hanno dimostrato che a Milano e provincia emerge una situazione molto simile al panorama nazionale, con un approccio a sessualità e affettività precoce e molto spesso inconsapevole, basato su conoscenze a volte errate e su informazioni non sempre chiare, che determinano però comportamenti a rischio per sé stessi e per gli altri.

Tra i numeri più significativi emerge come 1 giovane milanese su 10 (9,5%) ha il suo primo rapporto sessuale prima di compiere 13 anni, 6 su 10 (56,2%) non utilizzano sempre il preservativo e, soprattutto, che la quasi totalità di loro (95,1%) vorrebbe l’educazione affettiva e sessuale come materia scolastica.

La presentazione dell'accordo tra Durex e Comune di Milano a Palazzo Marino, il 7 maggio
La presentazione dell'accordo tra Durex e Comune di Milano a Palazzo Marino, il 7 maggio

«I dati che emergono dalla nostra annuale osservazione sono allo stesso tempo allarmanti e illuminanti e proprio per questo siamo orgogliosi che il Comune di Milano con l’Assessorato alle Politiche Giovanili abbia scelto di collaborare direttamente con noi con l’obiettivo di offrire ai giovani milanesi gli strumenti, le conoscenze e le risorse necessarie per affrontare la propria sessualità in modo responsabile e consapevole», ha dichiarato Paolo Zotti, Amministratore Delegato di Reckitt Benckiser Healthcare (Italia) Spa, che commercializza il brand Durex in Italia.

La prossima edizione di "A Luci Accese"

Il programma A Luci Accese, attivo nelle scuole superiori di Milano dall’ottobre 2023, è nato con il molteplice obiettivo di favorire un’educazione affettiva che possa porre le basi per rapporti “sani”, fondati su valori quali il rispetto ed il consenso, oltre a fornire informazioni chiare e corrette rispetto alla sfera dell’affettività e della sessualità, dell’impatto delle scelte in ambito sessuale sulla salute.

Organizzato in collaborazione con ALA Milano ONLUS, A Luci Accese oggi si rinnova e si amplia con l’obiettivo di introdurre l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole in tutto il territorio e di coinvolgere sempre più giovani, allineando Milano al resto d’Europa e rendendola, così, esempio e motore per il resto del Paese.

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«In questi anni di impegno in questo ambito, abbiamo scelto di non ignorare le richieste provenienti da ragazze e ragazzi di tutta Italia, di dialogare con loro e di mettere il nostro know-how a disposizione di tutte le forze istituzionali, politiche, sociali e medico-scientifiche per agire insieme direttamente e concretamente», ha dichiarato Laura Savarese, Direttrice Affari Regolatori e Relazioni Esterne di Reckitt Benckiser Healthcare (Italia) Spa.

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In continuità con quanto già avvenuto nella prima edizione, ognuna delle classi coinvolte parteciperà a un laboratorio interattivo di 6 ore, suddiviso in 3 incontri con professionisti specializzati (educatori, psicologi, sessuologi) che utilizzeranno una metodologia attiva e partecipativa. Inoltre, verranno proposti momenti di riflessione e condivisione di gruppo e verranno garantiti spazi di ascolto non giudicanti per facilitare l’emergere di domande e vissuti personali. Riguardo ai genitori, verranno messi a disposizione materiali informativi e video educazionali realizzati da personale qualificato tramite una piattaforma digitale dedicata.

Nel percorso di adesione al progetto, ogni istituto potrà partecipare a un incontro di presentazione rivolto a dirigenti scolastici. Inoltre, per le scuole aderenti saranno costruiti percorsi per codividere il progetto con il personale docente e i genitori degli studenti coinvolti.

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