Arriva il primo G7 Inclusione e disabilità: un nuovo capitolo per i diritti di tutti
La scelta dell'Umbria come sede del primo G7 dedicato all'inclusione e alla disabilità non è casuale: questa regione, ricca di storia e spiritualità, rappresenta un simbolo di pace e rinascita, valori che rispecchiano perfettamente la missione del vertice. Assisi, in particolare, è un luogo iconico per il suo legame con San Francesco, il santo della pace e della fratellanza universale.
Il G7 Inclusione e Disabilità, voluto fortemente dal Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà caratterizzato da un approccio totalmente inclusivo. Ecco su cosa verterà il G7 e come seguirlo.
Il programma del G7 Inclusione e Disabilità
La cerimonia di apertura, il 14 ottobre ad Assisi, sarà aperta al pubblico e sarà possibile partecipare alla cerimonia pre registrandosi sul sito. Un unicum nella storia dei vertici G7, in cui per la prima volta nella storia saranno scardinate alcune prassi e l’accoglienza, con la tradizionale stretta di mano, sarà condivisa con le persone, le famiglie, le associazioni, i cittadini. La piazza di Assisi sarà animata da una serie di iniziative che coinvolgeranno associazioni, famiglie e cittadini. Saranno presenti food truck gestiti da ragazzi con autismo e altre disabilità, e oltre 100 associazioni presenteranno i loro progetti lungo le vie principali della città. L'accoglienza delle delegazioni ministeriali avverrà nella piazza, dove tre band, con 80 musicisti di cui 50 con disabilità, suoneranno gli inni nazionali dei Paesi partecipanti. Nella piazza inferiore e superiore sono previsti due grandi monitor per consentire a tutti i presenti di seguire la cerimonia.
Dopo la giornata inaugurale, il 15 e 16 ottobre il vertice proseguirà nel suggestivo Castello di Solfagnano, in provincia di Perugia. Durante queste due giornate, 160 delegati parteciperanno a sei panel tematici dedicati alle priorità individuate dai Paesi G7, con la partecipazione di esperti e rappresentanti di associazioni di tutto il mondo.
Per l’occasione oltre 20 associazioni che impiegano ragazzi con disabilità lavoreranno all’interno del Castello e forniranno il servizio accoglienza e di catering, cucineranno e serviranno ai tavoli. Il cuore dell'evento sarà la firma della "Carta di Solfagnano", un documento che definirà otto priorità per il futuro dell'inclusione e della disabilità nei Paesi G7. La Carta includerà temi fondamentali come l'autonomia delle persone con disabilità, l'inclusione lavorativa, l'accesso ai servizi, lo sport e il ruolo dell'intelligenza artificiale nel miglioramento della qualità della vita.
Innovazione e futuro
Un tema centrale del vertice sarà il ruolo dell'Intelligenza Artificiale, considerata una risorsa preziosa per migliorare l'autonomia delle persone con disabilità. Grazie a soluzioni come le app dedicate a persone cieche o i dispositivi di domotica per facilitare la vita quotidiana, l'intelligenza artificiale offre un potenziale straordinario per aumentare l'inclusione sociale.
Questo G7 vuole superare il concetto di mero assistenzialismo, puntando sulla valorizzazione delle persone con disabilità, non solo come destinatari di assistenza ma come persone con competenze e talenti da sviluppare. Come sottolineato dal Ministro Locatelli,
l'obiettivo è passare dall'inclusione alla valorizzazione, affinché ogni persona possa partecipare pienamente alla vita civile, sociale e politica
Grazie al lavoro svolto negli ultimi anni, l'Italia si pone come modello di riferimento per l'inclusione delle persone con disabilità, soprattutto in ambiti come l'istruzione e il lavoro. Ma, come ha sottolineato anche la Ministra Locatelli, restano ancora molte sfide da affrontare, tra cui la necessità di snellire la burocrazia e abbattere le barriere architettoniche.
A questo sito è possibile trovare tutte le informazioni utili su come raggiungere il G7, oltre al programma delle singole giornate.
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Il significato dell'evento
Il G7 Inclusione e Disabilità non sarà dunque un evento esclusivamente politico ma un simbolo di cambiamento per milioni di persone che ogni giorno hanno il diritto di essere ascoltate e incluse.
Alla fine di questo storico vertice, con la firma della Carta di Solfagnano, non saranno solo parole a riecheggiare, ma l'inizio di un nuovo cammino fatto di azioni concrete, di impegni reali e di un futuro più giusto per tutti.
Sperando che un giorno l'inclusione non debba più essere un tema di dibattito, perché i diritti saranno pienamente rispettati e l'inclusione sarà parte integrante della nostra quotidianità.