L’innovazione è donna: chi sono le “Fab50” italiane del 2023 e le finaliste del premio GammaDonna

Anche quest'anno l'associazione GammaDonna ha raccolto 50 storie di donne che con idee, talento e intraprendenza stanno rivoluzionando il modo di vivere e di immaginare il futuro

L'innovazione è anche - soprattutto donna - solo che troppo spesso l'apporto femminile in campo tecnologico e scientifico non viene adeguatamente riconosciuto. E se è vero che negli ultimi anni qualcosa si sta finalmente muovendo, e sono sempre di più le donne che riescono ad affermarsi in campi considerati sino a poco tempo fa a esclusivo appannaggio maschile, ancora tanta strada c'è da fare per riconoscerne i meriti. Ed è a questo che punta GammaDonna, associazione no-profit che ogni anno seleziona le "Fab50", cinquanta donne che con idee, talento e intraprendenza stanno rivoluzionando il modo di vivere e di immaginare il futuro, contribuendo al progresso economico, sociale e tecnologico dell'Italia.

Dall'intelligenza artificiale al gaming

La "rosa" del 2023 è ampia e variegata: c'è chi utilizza l’IA industriale per ridurre gli sprechi nella produzione con l’obiettivo di consentire decisioni informate e intelligenti in tempi rapidi, chi abilita lo sviluppo sostenibile fornendo soluzioni di intelligenza artificiale “spiegata”, chi, ancora, ha lanciato la prima piattaforma di competenze in abbonamento per imprese con l’obiettivo di eliminare lo skill mismatch nel mercato del lavoro, e chi utilizza le dinamiche del gaming come strumento per valutare e potenziare le competenze dei talenti. Tra le "Fab50" c'è poi chi, partendo dalla polvere di grafite scartata industrialmente, ha creato prodotti innovativi che ispirano comportamenti sostenibili attraverso il design, e chi ha creato una piattaforma di trading che rivoluziona il modo in cui i rifiuti vengono scambiati, tracciati e analizzati, portando a migliori tassi di riciclo e obiettivi di trasparenza e sostenibilità. Ma anche chi lavora a livello internazionale per rendere le città più inclusive e ambientalmente sostenibili, e chi ha dato vita a una tecnologia disruptive che abbatte gli inquinanti nocivi e riduce la presenza di batteri e virus negli ambienti collettivi.

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Tutte, che si tratti di imprenditrici, ricercatrici o scienziate, sono però accomunate da un tratto: il coraggio di investire nei propri sogni e progetti ambiziosi, e di trasformarli in imprese ad alto tasso di innovazione. Proprio con l’obiettivo di continuare a promuovere lo spirito imprenditoriale, la leadership e l’innovazione in tutto il Paese, GammaDonna ha raccolto anche quest’anno 50 storie di imprese guidate da donne che appartengono a settori diversi, ma che condividono lo stesso obiettivo: rendere l’economia e la società più sostenibili, eque e inclusive attraverso l’innovazione applicata all’impresa, e generare un impatto positivo.

«Attraverso il percorso di empowerment e valorizzazione dell’imprenditoria femminile, GammaDonna si propone di rendere sempre meno rilevanti le differenze di genere in Italia e all’estero - ha spiegato la presidente Valentina Parenti - Una sfida che perseguiamo con passione ed entusiasmo, per fare emergere storie di innovazione che hanno superato ogni stereotipo di genere e sono di ispirazione per tutte e tutti. Le FAB50 di quest’anno ci raccontano come il cambiamento stia diventando reale»

Chi sono le FAB50 del 2023

Tra le FAB50 del 2023 ci sono Antonella Avram, co-founder e CEO della tech company Trend Technology, nata con l'obiettivo di applicare la tecnologia al mondo della moda per ridurre l'impatto del settore sull'ambiente, e ancora Sabrina Fiorentino, fondatrice di Sestre, startup innovativa al femminile che ha investito nella trasformazione dei prodotti tradizionali della dieta mediterranea e la ricchezza del territorio in integratori, e poi Martina Gianfreda, ceo di Whatwapp Entertainment, prima azienda di mobile gaming in Italia, e Ann Locicero di SmartFAB, azienda che usa l'intelligenza artificiale industriale per ridurre gli sprechi nella produzione. Con loro, molte altre imprenditrici e innovatrici italiane decise a cambiare il futuro, le cui storie sono state raccolte in un'apposita playlist.

Le finaliste del Premio Gamma Donna

Con lo stesso obiettivo, GammaDonna nell'ormai lontano 2004 ha inaugurato il premio che porta il nome dell'associazione, un percorso di valorizzazione, accelerazione ed empowerment dell’imprenditoria femminile, unico in Italia.

Ogni anno, ormai da quasi vent'anni, GammaDonna invita imprenditrici e innovatrici che si sono distinte nella creazione e gestione di imprese a candidarsi per il premio, così da metterne in luce e sostenerne la capacità innovativa e contribuire a ridurre il gender gap in campo socio economico tramite lo scouting e la valorizzazione del talento imprenditoriale femminile.

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Le 7 finaliste di quest'anno, individuate nella FAB50, sono la stessa Sabrina Fiorentino di Sestre, Roberta Ligossi di Ta-Daan, startup con un founding team under 35 tutto al femminile specializzata nel portare online le piccole botteghe artigiane, e poi Susanna Martucci, che con Alisea trasforma gli scarti in prodotti innovativi, ispirando comportamenti virtuosi attraverso il design.

A loro si aggiungono Raffaella Moro di Reair, startup che produce speciali rivestimenti intelligenti che sfruttano il principio della fotocatalisi per il trattamento delle superfici, Elisa Piscitelli di Futurely, startup specializzata in orientamento scolastico che aiuta i ragazzi a scegliere l'università attraverso un percorso digitale, e poi Dina Ravera di Destination Italia Group, una delle più importanti TravelTech italiane, e Cristiana Vignoli di Hemera Pharma, azienda biotech specializzata in medicina rigenerativa per le malattie neurologiche che si candida ad essere la prima al mondo a brevettare una cura per le lesioni del midollo spinale. Le vincitrici saranno annunciate il 29 settembre.

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