Giornata Mondiale contro l’AIDS: l’uso del preservativo è in calo

01-12-2022
Il 1° dicembre è la Giornata Mondiale contro l’AIDS, un evento internazionale nato per contrastare, prevenire e sensibilizzare sull’epidemia di AIDS dovuta alla diffusione del virus HIV. Un virus che circola ancora oggi in tutto il mondo, anche in Italia: per questo è fondamentale proteggersi

Era il 1981 quando venne diagnosticato il primo caso di AIDS. Da allora, l’epidemia ha ucciso circa 25 milioni di persone in tutto il mondo, passando alla storia come una delle più distruttive mai esistite.

L'idea di una Giornata Mondiale contro l'AIDS nasce nel 1988 durante il Summit mondiale dei ministri della sanità sui programmi per la prevenzione dell'AIDS, ed è stata successivamente adottata da governi, organizzazioni internazionali e associazioni di tutto il mondo.

Nonostante le iniziative di prevenzione adottate, però, il virus continua a correre:

i dati dell’UNAIDS sull’epidemia di HIV e AIDS stimano che nel 2020, a fronte di 37,7 milioni di persone che vivono con il virus, ci siano state 1,5 milioni di nuove diagnosi

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Negli ultimi decenni la ricerca ha permesso di giungere a terapie molto efficaci per controllare la replicazione del virus (come i farmaci antiretrovirali a lunga durata), ma ad oggi non esiste ancora una terapia in grado di far guarire completamente dall'infezione da HIV.

Il 1° dicembre è dunque un’occasione per ribadire – e richiedere a gran voce – un programma di prevenzione più ampio comprendente corsi di educazione sessuale rivolti ai giovanissimi. Sono proprio loro, infatti, ad avere meno consapevolezza dei rischi derivanti dalla mancanza di protezione sessuale, come dimostra anche un report diffuso da Durex.

L'osservatorio Durex "Giovani e sessualità"

Anche quest'anno torna lo storico Osservatorio “Giovani e Sessualità” condotto da Durex. Alla ricerca hanno aderito più di 15.000 giovani tra gli 11 e i 24 anni, permettendo di indagare il rapporto di preadolescenti, adolescenti e giovani adulti con la sessualità e l’affettività.

Ma cosa emerge da questa ricerca? Innanzitutto, un approccio sempre più precoce al sesso, con il 34% degli intervistati che ha avuto il primo rapporto sessuale tra i 15 e i 16 anni e l'8% prima dei 13 anni, in aumento rispetto al passato.

E se l'età della "prima volta" cala, diminuisce anche la consapevolezza sui rischi legati alla mancanza di protezione

L'uso del preservativo risulta infatti in calo rispetto agli anni passati: se nel 2018 il 57% degli intervistati usava sempre il preservativo, ora si scende al 46%. Inoltre, il 35% ritiene che il coito interrotto sia un metodo efficace contro gravidanze indesiderate o infezioni sessualmente trasmesse, con percentuali più elevate tra i giovanissimi nella fascia 11-13 anni.

Dati che pongono l’urgenza di una corretta educazione sessuale basata sull’importanza di usare il preservativo.

Educazione sessuale: un elemento fondamentale

In questo contesto preoccupante, quali potrebbero essere le misure da introdurre? Una è sicuramente l'educazione sessuale nelle scuole: l'Italia è uno dei sei Paesi europei a non averla ancora resa obbligatoria.

A chiedere corsi di educazione sessuale nelle scuole sono proprio gli studenti: nel 51% dei casi vorrebbero che l'educazione sessuale fosse obbligatoria nelle scuole, il 43% la metterebbe opzionale e solo il 6% invece ne è contrario. Tra le tematiche da affrontare emergono maggiormente l’identità di genere e l'orientamento sessuale.

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Il progetto "A luci accese" di Durex

Proprio sul tema dell'educazione sessuale, nel 2022 Durex ha lanciato il progetto “A Luci Accese”, il programma volto a diffondere la cultura di una sessualità protetta, consapevole e libera tra i più giovani.

"A Luci Accese" consiste in un progetto di sensibilizzazione al benessere sessuale che porta l'educazione sessuale e affettiva in varie scuole italiane attraverso il coinvolgimento di sessuologi ed esperti.

Ad accompagnare questa iniziativa è anche il rinnovo della collaborazione con ANLAIDS, la prima associazione in Italia per la lotta all’AIDS, con una donazione in termini economici e di preservativi gratuiti da distribuire presso i loro centri.

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