HIV e malattie sessualmente trasmissibili: solo 4 giovani su 10 ne hanno consapevolezza
Secondo quanto raccolto da Studenti.it, a distanza di 41 anni dalla scoperta dei primi casi di AIDS c’è ancora molto da fare in termini di prevenzione e di informazione tra la Generazione Z.
Mentre una parte degli intervistati si informa autonomamente, dall’altra c’è chi desidera imparare e approfondire la materia nelle aule scolastiche, avendo così la possibilità di confrontarsi anche con professionisti del settore. L’84% delle studentesse e degli studenti, infatti, si dimostra molto sensibile e interessato all’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole a differenza del restante 16% degli utenti.
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Informare significa prevenire comportamenti a rischio: istruire i giovani a una corretta condotta sessuale aumenterebbe la consapevolezza dell’importanza della prevenzione, sensibilizzando maggiormente il tema.
Secondo l’indagine di Studenti.it, il 50% delle ragazze e dei ragazzi consuma il primo rapporto sessuale dopo i sedici anni, mentre il 46% ha dichiarato di avere rapporti prima dei quindici.
Studenti.it ha inoltre rilevato che, in termini di prevenzione, solo il 59% dei ragazzi intervistati utilizza regolarmente il profilattico. Il 20% ha invece ammesso di non utilizzarlo affatto e il 13% solo in alcune occasioni. Il restante 8% dichiara infine di proteggersi con altri metodi contraccettivi.
Informare è fondamentale
Studenti.it ha chiesto alle ragazze e ai ragazzi se sono a conoscenza dei pericoli di un rapporto non protetto. Il 91% dei ragazzi intervistati è consapevole che, senza profilattico, si rischia di incorrere in malattie sessualmente trasmissibili, mentre il restante 9% non ne è a conoscenza.
Tra HIV, herpes genitale, condilomi ed epatite B, il 48% dei giovani dichiara di conoscere solo alcune di queste malattie, il 39% ha risposto di conoscerle tutte, mentre il 13% nessuna.
Studenti.it ha inoltre domandato alla generazione Z se HIV e AIDS siano la stessa cosa: solo il 56% ha risposto correttamente. Per il 26% dei rispondenti invece, si tratta di due malattie diverse mentre per il restante (18%) non c’è differenza.
La poca consapevolezza dell’argomento rischia di interferire anche con la sfera sociale. Studenti.it ha chiesto ai giovani intervistati se frequenterebbero un amico con l’HIV: il 17% ha ammesso che gli creerebbe problemi, mentre il 29% ha replicato negativamente. Il 54% dei giovani ha invece dichiarato che frequenterebbe un amico affetto da HIV.