Perché il discorso del 2012 di Lana Wachowski sull’essere transgender è attuale ancora oggi

29-01-2022
Lana Wachowski è una regista e sceneggiatrice transgender che ha scritto, prodotto e diretto film di fama internazionale insieme a sua sorella Lilly. Il suo nome non è tra i più celebri del cinema, nonostante abbia firmato, per esempio, la trilogia di Matrix. Un suo discorso, però, è entrato nella storia

Lana Wachowski ha lavorato per la maggior parte della sua carriera in sodalizio artistico con la sorella Lilly Wachowski, anche lei donna transgender. Dopo un matrimonio con Thea Bloom conclusosi nel 2002 e la successiva transizione, Lana ha conosciuto e poi sposato Karin Winslow.

Insieme alla sorella, Lana Wachowski ha lavorato a film come V per Vendetta, Speed Tacer e Cloud Atlas, nonché alla serie telivisiva di successo Sense8. Ha invece diretto e prodotto da sola Matrix Resurrections, quarto capitolo della saga da poco uscito nelle sale.

Lana Wachowski sul seti di "Sense8"
Lana Wachowski sul seti di "Sense8"

Nel 2012 Lana Wachowski ha vinto un premio che non ha a che fare con la sua carriera di successo, ma che le viene conferito per chi è: il premio in questione è lo Human Rights Campaing Visibility Award, assegnatole per il suo contributo alla comunità LGBTQ+ da parte della Human Rights Campaign (HRC), la più grande associazione lesbica, gay, bisessuale, transessuale e queer (LGBTQ+) d’America che si batte per la libertà e l’uguaglianza delle persone marginalizzate.

Il discorso che ha tenuto in occasione dell'assegnazione del suo premio, dieci anni dopo, rimane fondamentale per comprendere come essere e dichiararsi una persona transgender oggi, sia un gesto politico che mette insieme sfera pubblica e privata. Ecco perché.

Perchè il suo discorso è importante oggi

Le parole scelte da Wachowski nel suo discorso rappresentano una dichiarazione limpida, accessibile e sincera di quanto, per le persone transgender, presentarsi pubblicamente per come si è non possa mai essere un’operazione privata. La regista, infatti, spiega bene quanto sia importante riuscire a farlo, dandoci l'occasione per ribadire anche nel 2022 un'evidenza importante :

è ancora attuale e necessario assumersi la responsabilità di prendere il proprio posto nella rappresentazione, quando se ne ha l'occasione

Perchè, come racconta, lo si fa non solo per noi stessi, ma per offrire una possibilità agli altri:

Sorprendentemente, però, è piuttosto raro venire visti per ciò che si è. Per Lana Wachowski, molti sono stati quelli incapaci o disinteressati a vederla, ma interessati, piuttosto, a ciò che faceva.

In un certo senso, questa spaccatura poteva rappresentare l’autorizzazione a tenere le cose separate. Come afferma:

Ogni vita umana rappresenta una negoziazione tra vita pubblica e vita privata

Non è un caso che, per circa dodici anni, Wachowski sia riuscita a evitare conferenze stampa, premiere o apparizioni in pubblico: ciò non era solo legato al fatto che, nel frattempo, avesse deciso di abbracciare il proprio essere donna; ma rappresentava piuttosto una forma di tutela della sua invisibilità. Un’invisibilità che, nelle sue parole, Wachowski definisce equalitaria. Credeva che quell’invisibilità le assicurasse uno spazio civico, un’adeguata partecipazione alla vita pubblica. Più in generale, che le assicurasse lo spazio della sua vita personale.

La responsabilità di farsi visibili

In ordine di arrivo, la prima cosa che si è scontrata con quest’esigenza è stata la produzione dei suoi film, con la quale è stata negoziata la prima apparizione pubblica dopo lungo tempo.

Subito dopo, è arrivata la consapevolezza: era anche la prima apparizione in cui non sarebbe stata riconosciuta come uomo.

Lana Wachowski, LGBT Center dinner, New York
Lana Wachowski, LGBT Center dinner, New York

Nonostante si trattasse di un’apparizione promozionale, si è ritrovata a dover fare i conti con, dalle parole di Wachowski stessa, quella che era:

la patologia di una società che si rifiuta di riconoscere lo spettro del genere nello stesso modo cieco in cui si è rifiutata di vedere lo spettro della razza o della sessualità

In altre parole, per una società che è abituata a interpretare ciò che vede riconducendolo alle due uniche possibilità, per quanto riguarda il genere, di uomo e donna, un'apparizione che era legata al suo ultimo film sarebbe diventata un atto politico.

Immaginare l'inimmaginabile

Continuare a difendere il proprio diritto all’invisibilità le sarebbe stato impossibile: avrebbe significato rifiutare la responsabilità che si ha nei confronti della verità in cui si crede.

Lana Wachowski al Pride di Vancouver, in Canada, nel 2017
Lana Wachowski al Pride di Vancouver, in Canada, nel 2017

Secondo le stesse parole di Wachowski, Cloud Atlas, il film che aveva appena finito di girare,

Riguarda la responsabilità che noi umani abbiamo uno nei confronti degli altri, che le nostre vite non sono interamente nostre

Molto spesso, nel loro passato le persone transessuali faticano a trovarsi somiglianti a qualcosa, o a sentire che le persone a loro care riescano a vederle.

Per ritagliarsi il proprio posto nel mondo non si può rimanere invisibili: bisogna prendersi la responsabilità di riuscire a immaginarsi nel mondo per cui prima eri inimmaginabile.

Proteste della comunità transgender contro la transfobia, Mexico City, 2021
Proteste della comunità transgender contro la transfobia, Mexico City, 2021

Dichiararsi esistenti anche per gli altri

Qualcosa la fai per te stesso, qualcos'altro lo devi fare per gli altri

Nel suo discorso, Wachowski afferma di essere stata molto colpita dall’omicidio dell’adolescente Gwen Araujo, ammazzata perché transgender. A ucciderla, secondo lei, sarebbe stata la paura di arrendersi all’evidenza che il mondo era altro rispetto a come lo voleva vedere.

Tra gli altri, anche questo pensiero ha spinto Wachowski a fare di sé stessa un esempio: rendersi visibili e dichiararsi esistenti potrebbe rappresentare per qualcuno l’autorizzazione a immaginarsi dentro a un mondo che sembrava inaccessibile.

Questo, per la regista, è ben valso il sacrificio della sua vita privata: ecco, perché ricordare il suo discorso dieci anni dopo è ancora fondamentale.

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