Cucina e condivisione: a Firenze il primo ristorante gestito dalla Fondazione Caritas

Al ristorante Le Torri, sotto la supervisione dello chef Gabriele Andreoni, lavorano ospiti delle strutture di accoglienza, giovani del Servizio Civile e pensionati: un progetto sociale votato al reinserimento e all'inclusione

La cucina come ponte per unire persone provenienti da contesti anche molto diversi tra loro: chef professionisti che lavorano fianco a fianco con gli ospiti delle strutture di accoglienza della Fondazione Caritas, volontari e giovani del Servizio Civile che collaborano con pensionati. È questo lo spirito che anima Le Torri, il primo ristorante gestito da volontari e ospiti della Fondazione Caritas.

Le Torri ha aperto all’omonimo centro a Villa Vogel, a Firenze. Qui la Caritas gestiva già una delle mense cittadine, e ha deciso di aprire lo spazio a tutti. L'apertura è solo la sera, dal giovedì alla domenica, per proporre primi e secondi piatti, burger, street food e pizze. Il menu è preparato dallo chef Gabriele Andreoni insieme allo storico chef della Fondazione Caritas, Carlo Mazzola.

In cucina e in sala sono aiutati da volontari e da persone che beneficiano dei servizi delle strutture della Fondazione Solidarietà Caritas fiorentina: i minori dei centri di accoglienza, studenti delle scuole alberghiere che già con i loro insegnanti collaborano con le mense cittadine, pensionati, ragazze che stanno seguendo il servizio civile e l’anno di volontariato sociale alla Caritas di Firenze, giovani con disabilità

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La "convivialità delle differenze": in ogni piatto una storia e un'opportunità

Una “convivialità delle differenze”, l’avrebbe definita così il “vescovo con il grembiule” don Torino Bello, che aspira a raccontare con ogni piatto servito una storia di inclusione e solidarietà e a offrire opportunità di formazione e reinserimento sociale.

«Il gruppo è formato da un mondo multiforme in cui ciascuno con la propria forza, il proprio stile, la propria sensibilità dà un contributo importante - ha spiegato Vincenzo Lucchetti, presidente di Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze - Per tutti è un’occasione per creare relazioni, per alcuni un’opportunità anche per imparare un mestiere».

A credere fortemente nel progetto è anche lo chef fiorentino Gabriele Andreoni: classe 1981, originario di Fiesole, dopo aver frequentato l'ALMA ha lavorato con Giancarlo Perbellini, Mauro Colagreco e Heinz Beck. Dopo l’esperienza a L’Oste Trattoria Italiana a Calenzano, chiuso a dicembre, ha deciso di avere parte attiva nel progetto di Fondazione Caritas, con cui collabora da diversi anni e per cui, in periodo di pandemia Covid, ha svolto volontariato alle mense.

 «Le Torri è uno spazio molto bello, con anche un’area esterna - è stato il suo commento - abbiamo deciso di aprirlo alla città, con un’attività di ristorante, pizzeria e street food. È un progetto importante, sia per le persone che verranno da noi a mangiare, sia per le persone che ci lavoreranno».

In linea con il motto “cucina e condivisione”, il menù è stato dunque pensato per essere il più inclusivo possibile. Sia a livello di pietanze sia a livello di costi: dalla pizza cotta nel forno a legna agli hamburger di carne, di pesce e vegetali passando per i primi di pasta fresca come i tonnarelli ai frutti di mare e i tortelli mugellani e street food come la Panzanella del pescatore, la cecina, fritti e arrosticini: i prezzi vanno dai 4 ai 15 euro.

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