A Monza, una mostra esplora l’impatto dell’AI sulle future generazioni di artisti
“Negli ultimi anni, l’avvento di software di Intelligenza Artificiale in grado di creare rappresentazioni grafiche sempre più accurate ed esteticamente valide sta mettendo in discussione la stessa definizione di “arte” e sta suscitando profondi interrogativi etici", ha spiegato l’Assessora alla Cultura, alla Villa Reale e al Parco di Monza, Arianna Bettin.
Proprio da questi interrogativi etici parte il progetto espositivo The Rights from Future Generations – A Perspective on (A)rt and (I)nnovation - ideato da Francesco Stranieri e curato da Vittoria Mascellaro - che ha coinvolto alcuni studenti degli Istituti Superiori della provincia di Monza e Brianza selezionati grazie a una open call. Le loro opere sono protagoniste del primo percorso espositivo che presenta 24 opere, 12 realizzate dalla mano umana e 12 generate tramite Intelligenza Artificiale.
Le opere trattano il tema dei diritti umani nella società del futuro e sono state selezionate dagli organizzatori dopo il confronto con una commissione formata da tre esperti provenienti da diversi ambiti: Fabio Stella, professore Associato presso il Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione dell'Università di Milano-Bicocca; Beatrice Catanzaro, professoressa presso il Dipartimento di Arti Visive e Studi Curatoriali della Nuova Accademia di Belle Arti; e Jacopo Casiraghi, psicologo e psicoterapeuta sistemico relazionale e responsabile del gruppo di lavoro "I Diritti delle persone con disabilità" presso ReDiPsi (Reti di Psicologi per i Diritti Umani).
Il secondo percorso coinvolge invece artisti emergenti che lavorano usando e integrando tool di intelligenza artificiale alle proprie produzioni. Protagonisti sono gli artisti Francesco D'Isa, Roberto Fassone e Andrea Meregalli che hanno lavorato sul rapporto tra (a)rte e (i)nnovazione. Francesco D’Isa mostra una selezione di sintografie della serie Errori, che presentano l’elemento inaspettato generato tramite il software Midjourney; Roberto Fassone presenta And we thought, un’opera prodotta nell’ambito del progetto FOOD DATA DIGESTION, un processo di ricerca e produzione che unisce arte e Intelligenza Artificiale; mentre Andrea Meregalli propone, per la prima volta su tela, la sua ricerca con AI da cui sono nate immagini che rappresentano i mostri della psiche, entità astratte che portano con loro verità recondite.
VEDI ANCHE CultureL’intelligenza artificiale è una questione femminista? Intervista alla ricercatrice Diletta HuyskesI lavori esposti all'interno della mostra propongono una riflessione sul ruolo dell'Intelligenza Artificiale nell'arte contemporanea emergente e su come possa essere usata per dare vita a opere complesse e stratificate, sinonimo dell'epoca che viviamo. Uno strumento, quello dell'AI, che avrà un impatto sempre più rilevante sulle future generazioni di artisti e sul concetto stesso di arte.
Per tutta la durata della mostra verranno poi organizzati incontri, dialoghi e conferenze con focus sull’intelligenza artificiale. Il programma di talk prende il nome di What about (a)ctuality and (i)nnovation? e sarà un'occasione di approfondimento sul tema dell'innovazione da un punto di vista artistico, filosofico, antropologico e scientifico. Verranno coinvolti, garantendo l’equità di genere, professionisti di vari campi come artisti, curatori, filosofi, informatici e professori universitari. La programmazione dei Talk sarà presentata presso Manzoni16, spazio eventi nel cuore di Monza, e la partecipazione sarà gratuita, con possibilità di dirette streaming per consentire una maggiore partecipazione durante gli incontri.
The Rights from Future Generations – A Perspective on (A)rt and (I)nnovation è organizzata dall’Associazione a promozione sociale RIPETHUB APS in collaborazione con il Consorzio della Villa Reale e del Parco di Monza, grazie al contributo del Comune di Monza.