Good News/Bad News: le notizie sui diritti civili di dicembre 2023
In Gran Bretagna la pillola potrà essere ritirata in farmacia senza ricetta (e gratuita)
A partire da gennaio, le farmacie del Regno Unito potranno vendere la pillola contraccettiva senza bisogno di consultare il medico di base né di avere la ricetta.
Lo ha anticipato la Bbc, che ha confermato che la pillola anticoncezionale verrà quindi equiparata ai farmaci da banco e l’accesso sarà facilitato, tagliano i tempi di attesa derivanti dalla prenotazione di un appuntamento con il medico di base.
Chiunque abbia bisogno della pillola può richiederla alle farmacie che aderiscono all’iniziativa senza l'impegnativa del proprio medico di famiglia nell’ambito del progetto Pharmacy First. Il farmacista offrirà una consulenza riservata e su misura, e la consegna sarà gratuita. Chi accede al servizio può presentare la propria cartella clinica o effettuare gli esami necessari direttamente in farmacia.
I farmacisti aderiscono su base volontaria, e molti hanno già avviato sperimentazioni in questo senso con successo: «Questo cambiamento offre più opzioni per le donne quando devono scegliere la contraccezione che prediligono - ha detto Victoria Atkins, nuova segretaria per la sanità e l'assistenza sociale - allo stesso tempo, daremo più respiro e alleggeriremo il carico dei medici di famiglia».
La Russia dichiara illegale il movimento LGBT internazionale
La Russia continua la sua crociata contro la comunità LGBT. La Corte suprema russa ha messo fuori legge il cosiddetto "movimento civico internazionale LGBT”, definito “estremista”, dando seguito a una richiesta del ministero della Giustizia e di fatto consentendo alle autorità di perseguire tutti gli individui e le organizzazioni che si battono per la tutela dei diritti LGBTQIA+.
Grazie alla vaghezza della formula usata in sentenza, infatti, sarà possibile definire “estremista” chiunque venga considerato parte del “movimento civico internazionale LGBT”, il che significa che persone gay, lesbiche e transgender potrebbero essere arrestate e condannate al carcere perché ritenute “estremiste”: «Chiunque si identifichi come parte del movimento LGBTQIA+ potrebbe ora diventare un bersaglio», ha sottolineato Lucy Shtein, attivista politica russa e membro del collettivo Pussy Riot.
Si tratta dell’ennesimo atto di una guerra entrata nel vivo lo scorso anno, quando il presidente russo Vladimir Putin aveva firmato una legge che rafforza il divieto di "propaganda LGBTQIA+", vietata tra i minori dal 2013 e proibita poi anche tra gli adulti. La legge punisce qualsiasi atto considerato come tentativo di promuovere quelle che la Russia chiama "relazioni sessuali non tradizionali”, al cinema, nelle pubblicità, online o in pubblico. A questo si aggiunge il divieto da parte della Duma di eseguire interventi medici e procedure amministrative per il cambio sesso.
L’oblio oncologico è legge
Il Senato ha dato il via libera definitivo alla legge sull’oblio oncologico, tema che riguarda circa un milione di persone in Italia. Il testo contiene disposizioni in materia di diritto all'oblio per le persone che sono state affette da patologie oncologiche, così da prevenire discriminazioni e tutelarne i diritti.
La legge prevede che nei casi di procedure per l'adozione, richiesta di mutui e pratiche bancarie e assicurazioni, così come nelle procedure concorsuali, non sia ammessa la richiesta di informazioni relative a eventuali patologie oncologiche il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta.
«L’approvazione della legge sul diritto all’oblio oncologico pone l’Italia all’avanguardia in Europa. Si tratta di una battaglia di civiltà che segna la fine di troppe discriminazioni subite finora dai cittadini guariti dal cancro. Siamo orgogliosi di aver contribuito a questo importante risultato», è stato il commento dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Fondazione AIOM.
«I cittadini guariti dal cancro in Italia non saranno più discriminati nella vita sociale, professionale e familiare - aggiunge Francesco Perrone, presidente AIOM - Sono infatti previste specifiche norme che tutelano gli ex pazienti da possibili discriminazioni nel campo assicurativo e finanziario, oltre che nell’ambito lavorativo. La Legge approvata anche al Senato prevede il divieto di richiedere informazioni su una pregressa patologia oncologica dopo 10 anni dal termine dei trattamenti in assenza di recidiva di malattia in questo periodo. Per i pazienti in cui la diagnosi sia antecedente ai 21 anni, questo limite è ridotto a 5 anni. La legge non tutela solo nei rapporti con banche e assicurazioni ma anche in sede concorsuale, qualora sia prevista un’idoneità fisica e nell’ambito dei procedimenti di adozione. È, pertanto, una legge più avanzata rispetto a quanto stabilito in altri Stati che hanno già adottato norme su questo tema».
Aumentano le scuole che istituiscono il congedo mestruale
Aumentano le scuole che hanno deciso di istituire ufficialmente alcuni giorni di congedo mestruale per le studentesse. L’ultimo è l’Istituto di istruzione secondaria 'G. Sulpicio' di Veroli, il primo della provincia di Frosinone e tra gli ancora pochissimi in Italia ad avere introdotto questo diritto. Le ragazze che soffrono di dismenorrea potranno dunque avere due giorni di permesso al mese che non verranno conteggiati come assenza, previa presentazione di un certificato medico.
La proposta era stata avanzata dalle rappresentanze studentesche, ed è stata poi condivisa dal Collegio docenti e approvata dal Consiglio d'Istituto: «Questa decisione ha un carattere rivoluzionario - ha detto la consigliera regionale Sara Battisti in una lettera indirizzata alla dirigente scolastica, Marianna Stefania Ladisi - specie nel momento storico nel quale si colloca. Stiamo infatti assistendo in questi giorni, a seguito del femminicidio di Giulia Cecchettin, ad un dibattito molto profondo sul ruolo ricoperto dalla scuola nell'ambito dell'educazione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi e sulla necessità di promuovere l'introduzione dell'educazione sessuale e all'affettività tra i banchi di scuola».
In Italia il primo liceo a introdurre il congedo mestruale era stato il Liceo Artistico di Ravenna, un anno fa, mentre nel Lazio pioniere era stato il Pilo Albertelli di Roma.