Good News/Bad News: le notizie sui diritti civili di gennaio 2024
La carriera alias debutta nello sport
Dopo le università, anche il mondo dello sport fa un passo avanti nel garantire diritti e autodeterminazione. Il 2024 è iniziato con la decisione, da parte dell’AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport), di dare ai propri iscritti la possibilità di optare per la carriera alias.
«La direzione nazionale - fa sapere l’associazione - in accordo con il settore LGBTQIA+ e la Commissione di parità, ha deciso di apportare al sistema interno di tesseramento e di comunicazione una svolta di grande importanza a favore dell’inclusione e della lotta alla discriminazione sia di genere sia da orientamento sessuale e che trova fondamento nelle linee guida del Comitato Olimpico Internazionale e nei principali standard internazionali per il rispetto dei diritti umani».
Da dicembre, quindi, per tutte le persone tesserate AICS è possibile richiedere l’identità alias, ossia l’attribuzione di un nome di elezione in luogo dell’identità anagrafica indicata sui documenti della persona richiedente.
«Si tratta di una svolta importante, sia sul piano tecnico che sul piano sociale e culturale che necessita di un momento di formazione adeguato», ha concluso l’associazione, che ha organizzato per il 13 dicembre un webinair finalizzato a illustrare nel dettaglio la procedura.
In California i negozi di giocattoli dovranno avere una corsia “gender neutral”
Sempre a tema identità di genere, dagli Stati Uniti arriva una notizia relativa a pregiudizi e stereotipi legati ai giocattoli. Nello specifico, in California è stata varata una nuova legge statale che obbliga i principali rivenditori specializzati ad avere corsie di giocattoli gender-neutral.
La legge è entrata in vigore lunedì 1 gennaio 2024 ed è il frutto di una proposta di legge del 2021 della legislatura californiana che impone ai rivenditori di giocattoli con sede fisica nello Stato e con almeno 500 dipendenti di mantenere una sezione o un’area neutrale dal punto di vista del genere.
Principale sostenitore, il deputato californiano Evan Low, che ha spiegato dichiarato di essere stato ispirato a presentare le proposta di legge quando si è sentito chiedere da una bambina di 8 anni «Perché un negozio dovrebbe dirmi qual è la maglietta o il giocattolo per una bambina?».
«La proposta di legge aiuterà i bambini a esprimersi liberamente e senza pregiudizi. Dobbiamo lasciare che i bambini siano bambini», è stato il commento di Low.
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Via libera alla Carta europea della disabilità
Il Consiglio dell’Unione Europea EPSCO (Employment, Social Policy, Health and Consumer Affairs Council, e cioè il Consiglio per gli affari dell’Occupazione, della Politica Sociale, della Salute e dei Consumatori), ha adottato nelle scorse settimane l’orientamento generale da parte degli Stati Membri sulla Proposta di Direttiva Europea per i diritti delle persone con disabilità, che istituisce la Carta europea della disabilità e il Contrassegno europeo di parcheggio.
La nuova carta europea della disabilità fungerà da prova di una condizione di disabilità ovunque nell'UE, e consentirà alle persone con disabilità di avere accesso alle stesse condizioni speciali e agli stessi trattamenti preferenziali dei residenti del Paese che stanno visitando.
I paesi dell'UE solitamente offrono condizioni speciali per l'utilizzo dei trasporti pubblici e un trattamento preferenziale in occasione di eventi e attività culturali, ricreativi e sportivi, come per esempio la visita di un museo o la partecipazione a un concerto. I vantaggi variano da uno Stato membro all'altro e possono comprendere ingressi liberi, prezzi ridotti, accesso prioritario, assistenza personale, guide in braille o audioguide, ausili alla mobilità e animali da assistenza.
A questo si aggiunge il contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilità. Quello attualmente esistente, infatti, non è sempre riconosciuto in altri Stati membri a causa delle differenze di formato tra i paesi. Al fine di assicurare un'attuazione uniforme e il riconoscimento reciproco in tutta l'Unione, i contrassegni nazionali saranno dunque sostituiti da una versione migliorata del contrassegno di parcheggio dell'UE con un formato europeo comune.
Le polemiche sulla benedizione per le coppie gay
Non si placa il dibattito sulla promulgazione della "Fiducia supplicans", con cui la Santa Sede, a fine anno, ha dato il via libera alla benedizione delle coppie gay con il beneplacito di papa Francesco.
Il documento consente le «benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso, la cui forma non deve trovare alcuna fissazione rituale da parte delle autorità ecclesiali, allo scopo di non produrre una confusione con la benedizione propria del sacramento del matrimonio». La notizia è stata accolta con entusiasmo dalla comunità LGBTQIA+, ma dopo la promulgazione da parte della Congregazione della Dottrina della Fede, numerose conferenze episcopali nel mondo sono insorte, e alcuni sacerdoti hanno disconosciuto l'autorità di papa Francesco.
Alla luce delle polemiche, nei giorni scorsi il Dicastero per la Dottrina della fede ha diffuso un comunicato stampa in cui specifica che le "benedizioni pastorali" alle coppie irregolari o dello stesso sesso, consentite in base alla recente dichiarazione 'Fiducia supplicans', «devono distinguersi chiaramente dalla benedizioni liturgiche e ritualizzate» e devono essere soprattutto «molto brevi, di pochi secondi, senza Rituale e senza Benedizionale», in cui «se si avvicinano insieme due persone per invocarla, semplicemente si chiede al Signore pace, salute e altri beni per queste due persone che la richiedono».
Nel documento si chiede inoltre che le coppie «possano vivere il Vangelo di Cristo in piena fedeltà e che lo Spirito Santo possa liberare queste due persone da tutto ciò che non corrisponde alla sua volontà divina e di tutto ciò che richiede purificazione».