Crescono le Oasi del respiro, dove imparare a “sentire” la connessione con la natura
Camminare a piedi nudi tra gli alberi, a contatto con il muschio e l’erba fresca del mattino; riconoscere i suoni della foresta, individuando le specie animali che la abitano; risvegliare l’olfatto facendo caso ai profumi e agli odori della terra: sono solo alcune delle attività racchiuse in un’esperienza di forest bathing.
Proprio con l’idea di diffondere questa pratica in tutta Italia, Golia ha scelto di sostenere WWF Italia attraverso il progetto Le Oasi del Respiro, iniziativa che mira alla conservazione delle Oasi e alla promozione del benessere attraverso la riconnessione alla natura. «Si tratta di una partnership essenziale per Golia – ha spiegato Letizia Buttari, Marketing Manager di Golia – con cui abbiamo iniziato un percorso di divulgazione sul tema della biodiversità. Siamo partiti nel 2023 con un’idea: quella di unire la missione del WWF di tutelare le sue Oasi con quello di Golia di prendersi cura del respiro. La creazione delle Oasi del respiro nasce dal desiderio di portare la pratica del forest bathing all’interno delle Oasi WWF».
Con l’intenzione di creare un network di aree protette italiane dove svolgere le immersioni nel bosco, l’iniziativa è partita nel 2023 con l’attivazione di programmi di forest bathing nelle riserve naturali del WWF Cratere degli Astroni (NA), Gole del Sagittario (AQ) e dei Ghirardi (PR). Quest’anno entrano nel progetto tre nuove aree: la Riserva Bosco di Vanzago (MI), l’Oasi di Macchiagrande (RM) e la Riserva naturale statale Le Cesine (LE). L’obiettivo è quello di sensibilizzare sull’importanza della conservazione della biodiversità per la salute e il benessere.
Respirare tra gli alberi del bosco di Vanzago
Nel tepore di una giornata soleggiata di inizio autunno, siamo stati a provare un’esperienza di forest bathing presso la Riserva Bosco di Vanzago, alle porte di Milano. Il percorso si è snodato attraverso alcune aree dell’Oasi, con l’obiettivo di esperire l’interconnessione con la natura attraverso i sensi. «Siamo tutti interconnessi e interdipendenti, tra noi umani, ma anche tra noi e la natura - ha continuato Letizia Buttari - Oggi si parla molto di forest bathing, ma per capire davvero i suoi benefici è necessario farne esperienza: è solo così che si comprende davvero ciò che dicono gli scienziati, ed è solo così che poi si è davvero motivati a mettere in pratica quelle piccole attenzioni per la cura dell’ambiente che sono tanto necessarie a tutti. Le Oasi del Respiro è un piccolo progetto che mira a cambiare il modo di vedere la vita».
L’esperienza di forest bathing – che solitamente ha una durata di circa 3/4 ore – si è sviluppata attraverso alcune tappe in cui sono stati previsti alcuni esercizi per “sentire” la foresta attraverso la vista, l’udito, l’olfatto e il tatto. Qualche esempio? Camminare a occhi chiusi, lasciandosi guidare da un compagno per poi aprire gli occhi davanti a un tratto particolarmente suggestivo del bosco; oppure camminare a piedi nudi su un sentiero ammantato di foglie secche e muschio: e ancora, sedersi a terra e disegnare i suoni del bosco. Piccole attività che consentono di vivere l’immersione nel bosco con tutto il corpo per sentirlo davvero.
Presente all'esperienza era anche Giovanna Borriello, Medico Neurologo, Esperto Facilitatore di Medicina Forestale e Forest Therapy, Responsabile Scientifico dell’AIMeF (Associazione Italiana di Medicina Forestale). «Ho iniziato ad avvicinarmi alla forest therapy mentre mi accorgevo di come i miei pazienti fossero sensibili alle condizioni esterne. Così ho iniziato a studiare i benefici dell’immersione nel bosco e ho scoperto che esisteva una scuola per diventare forest therapist. Moltissime patologie croniche beneficiano di queste pratiche, e l’associazione AIMeF traduce in termini scientifici il benessere derivante dai bagni nella foresta. Gli alberi rilasciano terpeni che penetrano nel sistema nervoso attivando processi benefici per il sistema immunitario», prosegue.
Le Oasi del Respiro e AIMeF
L’iniziativa vede il coinvolgimento di AIMeF – Associazione Italiana Medicina Forestale - come ente qualificatore delle aree WWF, e prevede anche la formazione di operatori specializzati formati dagli esperti di Forest Therapy Hub e di CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale), oltre alla creazione o ampliamento di percorsi specifici che permettano ai visitatori di vivere esperienze rigenerative nella natura.
Tra il 2023 e il 2024 sono stati formati nelle sei Oasi 20 operatori di forest bathing. Inoltre, nelle Oasi coinvolte nel progetto sono stati realizzati e ampliati nuovi percorsi indicati da cartelli informativi, per un totale di 20 km, e sono state organizzate 52 giornate dedicate all’esperienza di immersione in foresta, coinvolgendo 712 persone.
«Il supporto di Golia ci permette di ampliare l’offerta delle nostre Oasi e di far conoscere al grande pubblico le pratiche di benessere legate all’immersione nella natura. Insieme possiamo sensibilizzare sempre più persone sull’importanza della conservazione ambientale», ha dichiarato Marco Galaverni, Direttore Oasi, Educazione e Attivazione del WWF Italia «Il progetto Le Oasi del Respiro rappresenta un punto di incontro tra la conservazione ambientale e il benessere delle persone, in un'ottica di turismo sostenibile che valorizza le ricchezze naturali del nostro Paese».
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L’impatto benefico del forest bathing
Gli effetti benefici dell’immersione di foresta sono stati confermati dalle rilevazioni scientifiche svolte da AIMeF nelle aree qualificate. Nelle tre nuove Oasi del Respiro di Milano, Roma e Lecce è stato infatti registrato nei partecipanti alle immersioni forestali durante la fase di qualificazione un calo significativo della frequenza cardiaca, una diminuzione della pressione arteriosa (la minima con un calo media tra 2% e 7% e la massima con calo medio tra 6% e 10%), una forte riduzione dello stress percepito (tra 13% e 31%) e un forte miglioramento nel tono dell’umore (tra 24% e 30%).
Più in generale, l'Immersione Forestale nelle Oasi WWF qualificate ha migliorato in modo significativo il benessere psico-fisico di chi l’ha praticata, aspetto che viene documentato da un numero sempre maggiore di studi scientifici in tutto il mondo
Paolo Zavarella, Presidente AIMeF, ha inoltre dichiarato: «Sono molto grato al WWF per aver scelto di valorizzare le proprie Oasi mediante la procedura di Qualificazione Forest Bathing Center. Come dimostrano i dati, queste qualificazioni hanno evidenziato un netto effetto positivo sui parametri misurati, ancora una volta sottolineando come il forest bathing sia una pratica con grande valore terapeutico. Abbiamo tutti bisogno di promuovere il nostro benessere e la nostra salute fisica, biologica e mentale, tornando a frequentare gli alberi e i boschi, e le Oasi del WWF sono il luogo ideale per favorire questo incontro».