Giugno è il Pride Month, ma la stagione dei diritti prosegue: tutte le date da segnare in calendario
È iniziato ufficialmente il primo giugno e alcune manifestazioni sono già andate in scena, ma il Pride Month, il mese dell'orgoglio LGBTQIA+, proseguirà ben oltre i trenta giorni previsti dal calendario, “sforando” sino a ottobre.
Giugno, insieme con aprile, è un mese importantissimo per la comunità LGBTQIA+. Se è ad aprile infatti, che si è tenuto il primo Pride italiano della storia (a Sanremo, nel 1972), giugno è il mese della cosiddetta “Rivolta di Stonewall”, i due giorni in cui a New York nacque, di fatto, il movimento di liberazione gay nel mondo come lo intendiamo oggi. La rivolta scoppiò in seguito a un’incursione, l’ennesima, da parte della polizia in uno dei locali queer di New York per identificare i presenti e arrestarli con l’accusa di “indecenza”.
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Pride Month, le origini e i moti di Stonewall
VEDI ANCHE CultureLa storia di Sylvia Rivera e Marsha P. Johnson, madrine dei moti di StonewallLa notte tra il 27 e il 28 giugno del 1969 però qualcosa cambiò: otto poliziotti entrarono in un bar di Chistopher Street, a Mahanattan, e questa volta la transessuale Sylvia Rivera decise di reagire: le cronache raccontano che venne colpita con un manganello e che rispose lanciando una bottiglia contro un agente, dando il via alla rivolta. La nottata si trasformò in una battaglia in cui centinaia di persone si ribellarono alla violenza della polizia, all'intolleranza, allo stigma e ai pregiudizi, e in cui circa 2.000 persone accorsero sulla scena facendo fronte comune contro 400 poliziotti al grido di “Gay Power”. I moti furono poi sedati soltanto la mattina successiva, il 29 giugno, ma la storia era ormai cambiata per sempre.
Oggi giugno è dunque il mese dell’orgoglio, quello in cui la comunità LGBTQIA+ rivendica fieramente i propri diritti, e viene attraversato ogni anno dai cortei dell’Onda Pride che si dipana in tutta Italia. Il primo giugno sono state 8 le città che hanno organizzato i cortei insieme con Arcigay e le altre associazioni locali e nazionali: Cuneo, Perugia, Enna, Ferrara, Padova, Pavia, Savona e Taranto.
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Da giugno a ottobre, tutti i Pride d'Italia
Nel corso del mese gli appuntamento rainbow sono però soltanto iniziati: l’8 giugno è stato il turno di Genova con il Liguria Pride e di Siracusa, il 15 giugno ci sarà l’atteso Pride di Roma con Annalisa come madrina, ma anche quelli di Torino, Bergamo e Catania. Il 16 giugno tocca a Verona, il 22 a Lecco, Palermo, Varese, Vicenza, La Spezia, Ancona, Frosinone e Cosenza. Il 29 giugno, giorno della ricorrenza dei moti di Stonewall, si scenderà in strada a Milano, Napoli, Ragusa e Cagliari.
Si arriva così a luglio: il 6 è il turno di Cremona, Lecce (Salento Pride), Pescara (Abruzzo Pride), Bologna (Rivolta Pride) e Favignana (Egadi Pride). Il 13 luglio il Pride sarà per la prima volta a Isernia per il Molise Pride e a Belluno. Il 4 agosto è il turno del Rimini Summer Pride, il 31 al Fvp a Lignano Sabbiadoro. Il 14 settembre appuntamento con il Vesuvio Pride a Torre del Greco, per poi chiudere più che il Pride Month la “Pride Season” con Aosta, il 12 ottobre.