La storia di Sophie Bertocchi e della sua Rose, il primo cane di assistenza psichiatrica certificato in Italia
Nel 2018, Sophie, studentessa di Ingegneria Biomedica, si trovava intrappolata in un vortice di solitudine e isolamento, affrontando rifiuti e incomprensioni e sperimentando un viaggio solitario sul Cammino di Santiago insieme al disturbo bipolare di tipo 2 e il disturbo di personalità borderline.
Tuttavia, è stata una scoperta inaspettata sui social a offrirle una nuova prospettiva di speranza, e nello specifico un video che rivelava il potenziale terapeutico dei cani di assistenza psichiatrica.
La decisione di adottare Rose e sottoporla all'addestramento necessario per diventare un cane di assistenza certificato ha segnato una svolta cruciale nella vita di Sophie
Con Rose al suo fianco, Sophie ha superato confini che una volta sembravano insormontabili, come un viaggio in Polonia. Rose non è solo un pastore scozzese Shetland ma è un vero e proprio angelo a quattro zampe che svolge quindi un ruolo cruciale nel supporto del benessere mentale di Sophie. Su questo argomento però sono ancora tanti i pregiudizi, infatti Rose è il primo cane di assistenza psichiatrica certificato in Italia.
Conosciamo insieme questa storia ricca di amore "scodinzolante."
Intervista a Sophie Bertocchi
Puoi condividere con noi la storia del tuo cane da assistenza psichiatrica e come è entrato nella tua vita?
Stavo attraversando un periodo di profonda depressione e un giorno, mentre guardavo alcuni video sui social mi sono imbattuta in un video di una donna americana che veniva aiutata dal suo cane a calmarsi. Quella scena mi ha toccato profondamente e mi ha spinto a cercare un cane di assistenza psichiatrica qui in Italia, anche se all'inizio sembrava un'impresa difficile dato che non c'erano molte informazioni disponibili. Dopo quasi un anno di ricerche, finalmente sono riuscita a prendere un cane, che ho chiamato Rose, addestrandolo per diventare il mio compagno di supporto.
All'inizio, non ero nemmeno a conoscenza dell'esistenza di associazioni in Italia specializzate in questo tipo di addestramento
È stato solo più tardi che ho scoperto l'Associazione Dog for Life, a cui mi sono affidata per un addestramento mirato. Prima l'addestramento era gestito privatamente, ma ora stiamo seguendo un programma per ottenere la certificazione ADI Assistant Dog International. Nel dicembre dell'anno scorso abbiamo finalmente ricevuto questa certificazione, che ci ha dato l'autorizzazione per l'accesso a molti luoghi. Ad esempio, posso portare Rose con me in luoghi dove prima era impossibile accedere, come in aereo o al supermercato.
Hai notato una differenza nel tuo benessere mentale prima e dopo aver adottato il tuo cane da assistenza psichiatrica? In che modo Rose ha influenzato positivamente la tua vita quotidiana?
Sì, c'è una differenza enorme nel mio benessere mentale grazie a Rose. Mi ha insegnato il significato del prendersi cura di un altro essere vivente, mi ha mostrato la responsabilità e l'importanza della costanza nell'addestramento. Questi sono valori che prima trascuravo. Inoltre, Rose mi dona tranquillità in situazioni in cui potrei sentirmi in preda al panico.
Essere con lei mi calma e mi permette di gestire meglio le mie emozioni. Grazie a lei, esco molto di più
So che ha bisogno di fare movimento e di uscire, quindi mi spinge ad abbandonare il letto anche quando questo mi intrappola senza darmi alcun motivo per uscire.
Potresti condividere un esempio specifico di come il tuo cane ha reagito in una situazione di stress o ansia?
Rose ha diverse abilità specifiche che mi aiutano quando ne ho bisogno. Sa, ad esempio, portarmi l'astuccio con le medicine e utilizzare una tecnica di rilassamento. Inoltre, ha imparato a eseguire il "licking", ovvero leccarmi il viso per aiutarmi a ritornare alla realtà in momenti di disagio. Se mi trovo intrappolata nel letto e fatico ad alzarmi, lei abbaia per svegliarmi. Recentemente, ho avuto un attacco di panico: piangevo e avevo il battito accelerato. Rose ha immediatamente intuito la situazione e si è avvicinata per darmi un abbraccio di dieci minuti, poi ha iniziato a leccarmi il viso. Questo gesto mi ha aiutata a sentirmi al sicuro e a calmare le mie emozioni.
Quali sono alcuni dei messaggi chiave che desideri trasmettere attraverso la tua attività sui social riguardo al tuo cane da assistenza psichiatrica?
Dato che ho scoperto per caso l'opportunità di avere un cane da assistenza e visto che in Italia questa realtà è ancora poco conosciuta, la mia missione è quella di sensibilizzare e aiutare gli altri a comprendere l'importanza di questa possibilità.
Voglio che più persone siano consapevoli di come un cane da assistenza possa migliorare la vita di chi lotta con problemi di salute mentale
Inoltre, desidero sensibilizzare l'opinione pubblica affinché non mi trovi più a dover sentire frasi come "il cane non può entrare al supermercato", perché la presenza di un cane di assistenza è fondamentale per molte persone e deve essere rispettata. Attraverso i miei profili sui social, voglio anche abbattere i pregiudizi legati alla salute mentale. All'inizio, anch'io ho faticato molto e mi vergognavo delle mie difficoltà. Ma ora voglio trasmettere il messaggio che non si è soli e che chiedere aiuto è un passo fondamentale verso il benessere. Voglio dimostrare che una persona con disturbo borderline può condurre una vita soddisfacente, svolgendo molte attività, e che non dovrebbe essere giudicata o stigmatizzata se riceve il sostegno corretto e adeguato.
Quali sono state le reazioni più significative o toccanti che hai ricevuto dai tuoi follower dopo aver condiviso contenuti riguardanti il tuo cane da assistenza psichiatrica su TikTok?
La parte più difficile sono i commenti negativi da parte degli haters, come quelli che definiscono "matti" coloro che ricevono cani di assistenza o che suggeriscono che le persone con disturbi mentali dovrebbero limitarsi a prendere psicofarmaci e non dovrebbero assolutamente avere un cane. Tuttavia, ultimamente ho scelto di non leggerli più. Allo stesso tempo, sto ricevendo numerosi messaggi di stima e speranza, sia da coloro che non vivono esperienze simili alla mia, sia da chi ha deciso di adottare un cane di assistenza psichiatrica grazie alla mia esperienza.
Quali sono i tuoi piani futuri per continuare a sensibilizzare e promuovere la consapevolezza sui cani da assistenza psichiatrica attraverso i social media e altre piattaforme?
Quello che desidero è continuare ad aiutare il maggior numero possibile di persone. Vorrei dedicarmi alla pet therapy, portando conforto a coloro che soffrono di disturbi di salute mentale, magari anche in ospedali o durante ricoveri, insieme a Rose. Si tratta di un progetto che riprenderò non appena avrò risolto la mia situazione nel trovare una casa in affitto a Milano che accetti il mio cane. Inoltre, con la mia laurea magistrale in ingegneria biomedica, ho l'intenzione di sviluppare applicazioni, software, dispositivi o altri strumenti che possano essere utili alle persone che affrontano disturbi di salute mentale. Attualmente sto lavorando su questo tema per la mia tesi, poiché ho sperimentato di persona cosa significhi sentirsi soli e vorrei evitare che altre persone vivano lo stesso dolore.