Sex toys e masturbation gap: come la pandemia ha stravolto le nostre abitudini sessuali
Secondo un report di Idealo, portale internazionale di comparazione prezzi, nel 2021 l’interesse online nei confronti delle ricerche legate all’universo dei sex toys è aumentato del 32%. Un trend in linea con i dati riferiti al 2020, anno che, con il primo lockdown, ha inaugurato una stagione positiva per il mercato, segnando un incremento record del 143%.
Nel dettaglio, le parole chiave più ricercate dagli italiani sono state: vibratori (43,7%), sex toys per uomini (24,8%), pianificazione familiare (7,7%), dildo (7,5%), preservativi (7,2%), lubrificanti intimi (6,3%) e articoli erotici (2,8%).
L’isolamento ha acceso i riflettori sull’autoerotismo
L’isolamento, il distanziamento sociale, la paura di contrarre il virus e il timore di poter contagiare i propri cari hanno ridotto al minimo la possibilità di condividere il piacere sessuale live, sollecitando la sperimentazione di nuove forme di erotismo. La sessualità, infatti, ha trovato nuovi stimoli: i device e i sex toys. Per i secondi, in particolare, l'interesse online durante i mesi del lockdown è aumentato in media del 110%.
Dicembre 2020 ha registrato il picco delle vendite di oggetti del piacere, spia del fatto che, ormai, il tabù a loro legato sembra caduto. I giochi erotici, oggi, rappresentano un’alternativa valida ai soliti regali di Natale, non imbarazzano più.
Quanto costano gli oggetti del piacere?
In Europa, i sex toys hanno un prezzo di vendita differente a seconda dello stato in cui vengono venduti: con un costo medio di 36,75 euro, la Francia è il Paese più caro. Con un costo medio di 21,79 euro, l’Italia, invece, è tra i Paesi più economici. Nel caso dei vibratori, ad esempio, il costo medio in Italia è 30 euro. In Paesi come la Francia o la Spagna, il prezzo può raddoppiare.
Il ruolo di internet, a tal proposito, è stato cruciale: in media è stato possibile risparmiare di oltre il 50% su articoli erotici e sex toys per uomini e di oltre il 20% su vibratori e lubrificanti intimi
Gli italiani comprano più sex toys
Già con il primo lockdown, In Italia si è registrato un aumento di interesse verso i sex toys del 110%, dato superiore alla media europea: +100,7% per il Regno Unito, +55,9% per la Francia, +36,5% per l’Austria, +23,3% per la Germania e +16,9% per la Spagna. Gli oggetti del piacere più desiderati, non sono gli stessi in tutti i Paesi europei: gli italiani e gli austriaci preferiscono i vibratori (+161,6% e +68,4%), i francesi i dildo (+78,8%), gli spagnoli, i tedeschi e i britannici i sex toys per uomini (rispettivamente +101,0%, +35,3% e +121,4%).
Il masturbation gap si sta chiudendo
La disparità esistente tra la frequenza con cui il genere femminile e quello maschile praticano l’autoerotismo è nota come masturbation gap. Un’indagine ha rilevato che, al 2021, il divario è sceso al 56% rispetto al 66% registrato nel 2020. Il 33% delle donne che hanno partecipato alla survey ha riferito di non masturbarsi, (contro il 14% degli uomini intervistati) nonostante i valori della libido riferita ai sessi fossero pressoché gli stessi.
Il tabù dell’autoerotismo potrebbe cadere definitivamente con un’adeguata educazione all’orgasmo. Nonostante la mancanza di programmi ufficiali, oltre l’80% dei giovani raccoglie informazioni su internet e i social che, a tal proposito, rivestono un ruolo di primo piano
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