#SoloDate, su TikTok l’hashtag che inneggia alla bellezza di uscire da soli
Uscire dalla confort zone e combattere i pregiudizi che identificano una persona che cena da sola come una persona, di fatto, sola: è questo il principio alla base del nuovo trend che si sta allargando a macchia d’olio tra i giovani della Gen Z, e che su TikTok si è conquistato un hashtag #solodate appunto, che ha già superato i 200 milioni di visualizzazioni.
I video postati a corredo dell’hashtag hanno un copione comune: la promozione di una sorta di “appuntamento con se stessi”, un’uscita da dedicarsi senza avere alcuna remora a presentarsi in ristoranti o locali senza accompagnatori o accompagnatrici. Una tendenza che, senza molte sorprese, conquista soprattutto i giovani tra i venti e trent’anni, decisi a dimostrare che spesso l’unica compagnia di cui si ha davvero bisogno è quella di se stessi. E questo non vale soltanto per le uscite, ma anche per il tempo trascorso a casa, da dedicare alle attività che più ci piacciono: cucinare qualcosa di buono, coccolarsi con una cena preparata ascoltando musica, apparecchiare la tavola con candele e fiori e regalarsi una sessione di “binge watching” della propria serie tv preferita, come mostra @zayaannoorani in un video che ha totalizzato 165.000 mila visualizzazioni.
C’è poi chi mostra una gita a Milano, intenta a esplorare quartieri e negozi, dedicandosi del tempo e pranzando in solitaria: «Non mi capita spesso di pranzare da sola, ma mi piace tantissimo», racconta la youtuber Chiara ASMR in un altro video che ha fatto il pieno di visualizzazioni.
In altri video, invece - corredati da hashtag come #selflove e #selfdating - si vedono giovani donne intente a visitare musei e librerie, ad andare al cinema, a bere un aperitivo e a cenare in un ristorante, tutto rigorosamente in solitaria e godendosi a pieno l'esperienza, senza alcun rimpianto né disagio.
Di esempi di questo genere ce ne sono a bizzeffe, tutte a portata di tap: un trend, quello del #solodate, che aiuta anche a promuovere la consapevolezza e la fiducia in sé stessi, l’autodeterminazione e la ricerca di ciò che davvero fa stare bene, sfidando le convenzioni sociali per cui l’unico appuntamento che conta davvero è quello con qualcun altro. E anche uno spaccato di una nuova società in cui le persone single non vivono questa condizione come uno stigma né una mancanza, ma come un momento della vita in cui imparare a conoscere meglio sé stessi e ciò che davvero si ama.
Gli ultimi dati Istat, d’altronde, confermano che l’Italia è un Paese in cui i single aumentano. Nel suo ultimo rapporto annuale, l’ente confermava che i single rappresentano il 33,2% degli italiani, contro il 31,2% delle famiglie. Le famiglie unipersonali, che oggi rappresentano un terzo del totale delle famiglie, sono cresciute di quasi 10 punti rispetto al periodo 2001-2002, per un totale di 8.365.000 persone che oggi vivono sole. Senza per questo sentirsi manchevoli.