Underconsumption core: la Gen Z punta su minimalismo e riuso (e li promuove su TikTok)
Che la Gen Z sia quella maggiormente attenta all’ambiente e preoccupata per lo sfruttamento delle risorse del pianeta e il suo futuro è ormai cosa nota, così come è nota la tendenza degli under 30 a difendere l’equilibrio tra lavoro e vita privata e a non sacrificare le proprie passioni e il proprio tempo libero sull’altare della carriera e del guadagno. Una filosofia di vita che adesso trova nuova espressione in un trend diventato da qualche tempo molto popolare su TikTok: l’Underconsumption Core.
Underconsumtion Core: di che si tratta
Questo nuovo trend, un inno al “sottoconsumo” da contrapporre al quel consumismo ostentato sui social da influencer e celebrità, altro non è che la promozione del riuso e del riciclo, e una generale tendenza ad adottare uno stile di vita minimalista in cui shopping sfrenato e acquisti compulsivi vengono visti come superflui e dannosi per l’ambiente e in generale per la società.
Le piattaforme online dedicate alla vendita di oggetti e abiti usati sono d’altronde utilizzatissime dalla Gen Z, che setaccia gli annunci in cerca di occasioni di seconda mano o ne pubblica desiderosa di dar vita a un circolo virtuoso. E di questa filosofia le nuove generazioni ne hanno fatto un trend, condividendo su TikTok video in cui mostrano outfit composti da capi recuperati da armadi delle nonne o mercatini, smontano la tanto popolare “skincare coreana” che necessita di decine di creme e sieri differenti e rivelano un beauty composto da pochissimi prodotti selezionati con cura, o ancora immortalano fieramente la scarpiera contenente tre paia di scarpe, alcune indossate anche «per due anni di fila».
La Gen Z d’altro canto fa i conti con mostri sin troppo grandi per la loro generazione: il cambiamento climatico, l’instabilità economica, conflitti mondiali e paura del futuro che rischiano di schiacciare anche l’animo più ottimista e fiducioso. E così, promuovere online uno stile di vita più minimalista e meno “sprecone” diventa un modo per manifestare un po’ di controllo in una quotidianità sempre più incerta, risparmiare e cercare di dare forma a una società migliore.
I video condivisi su TikTok fotografano una generazione che raccoglie l’eredità di decenni in cui le parole d’ordine, soprattutto sui social network, erano “ostentare” e “possedere”. L’ultimo modello di smartphone, la borsa vista in passerella, la cena nel ristorante gourmet. Gli adolescenti diventati oggi giovani tra i 20 e i 30 anni hanno risposto promuovendo uno stile di vita opposto, che sembra prendere ispirazione da tempi decisamente passati in cui il risparmio e il riuso erano una necessità, più che un lusso. E lo trasformano in qualcosa di attraente e virtuoso.
C’è chi, per esempio, mostra come ha arredato la propria casa con mobili presi sul marketplace e oggetti di recupero, chi svela guardaroba ridotti all’osso, chi consiglia di acquistare una lampada di foggia particolare invece di acquistare candele che si consumano con l’uso, chi invita a “normalizzare il trend” svelando una quotidianità fatta di unghie naturali e trousse portata all’indispensabile, chi fornisce consigli utili per chi vuole adottare questo stile di vita.
Di stile di vita, d’altronde, bisogna parlare, perché le nuove generazioni hanno trovato un modo per rendere il risparmio una scelta più che una necessità. E se è vero che in molti hanno trovato spunto per commenti ironici, parlando di “glorificazione della povertà” e dicendosi contenti "di sentirsi finalmente cool", è altrettanto vero che c’è chi teme che questo trend possa rallentare l’economia disincentivando gli acquisti e potenzialmente portando anche alla recessione.
Per le nuove generazioni però non è tanto una questione di spendere meno, quanto di spendere meglio: lo dimostrano i brand che spesso compaiono in questi video, in moltissimi casi non a buon mercato. L’idea di base è insomma quella di mettere un freno alla spinta ad acquistare sempre più oggetti per il mero gusto di possederli, ma di scegliere con cura ciò in cui si investe e limitare lo spreco.