WeWorld Festival: A Milano tre giorni dedicati ai diritti e all’ascolto dei margini
“Uscire dalla bolla”. È questo il tema della quattordicesima edizione del WeWorld Festival, l'appuntamento annuale che attraverso talk, musica, fotografia, film e performance intende contribuire ad accrescere il dibattito e la consapevolezza sulla parità di genere e stimolare la riflessione - e anche l’azione - sulla lotta agli stereotipi e al gender gap.
Quest’anno l’appuntamento è dal 17 al 19 maggio, ancora una volta al BASE di Milano, il centro culturale poli-funzionale al servizio della città che nasce dalla rigenerazione degli spazi industriali dell’ex-Ansaldo, in zona Tortona. Quest’anno gli organizzatori si sono voluti concentrare su ciò che ci circonda, invitando appunto a “uscire dalla bolla” per raccontare come portare al centro chi è ai margini, in un percorso in continuità con gli anni precedenti in cui si parlerà di consenso, maternità, economia, femminismi e tanto altro.
We World Festival 2024, il programma e gli ospiti
Da venerdì 17 a domenica 19 maggio BASE ospiterà dunque un fitto calendario di eventi e vedrà alternarsi al dibattito tanti protagonisti e protagoniste, dall’economista Azzurra Rinaldi alle giornaliste Ilaria Dondi, Barbara Stefanelli e Chiara Di Cristofaro passando per le attiviste Sara Malnerich e Francesca Fiore del duo Mammadimerda, la comica Giada Biaggi, la regista e attrice Michela Andreozzi, l'attrice Euridice Axen, la cantante Chadia, il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia.
L’inaugurazione è fissata per le 19 di venerdì 17 con il presidente di WeWorld Marco Chiesara, l’assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro Alessia Cappello (Comune di Milano), l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi (Comune di Milano), la delegata del Sindaco per le Pari Opportunità di genere Elena Lattuada (Comune di Milano), Maria Teresa Cerretelli (Presidente Grin) e l’avvocata e attivista Cathy la Torre. Segue, alle 22.30, una tappa dell’Heroes Festival, l'evento di musica, innovazione e sostenibilità sociale animato dai dj Populous e Deena Abdelwahed.
Tante le iniziative one to one o in piccoli gruppi per promuovere l'empowerment femminile. Si parte la mattina con lo yoga in terrazza, il sabato mattina con i servizi dello Spazio Donna WeWorld (Spazio di Ascolto, Orientamento al Lavoro e Supporto alla genitorialità), la domenica con il corso su linguaggio non violento per genitori, le letture portfolio per le fotografe, in collaborazione con GRIN, e il laboratorio Design Your Life, in collaborazione con LinkBeat.
Un calendario fitto di eventi tra dibattiti, laboratori, panel e proiezioni di film incentrati su stereotipi ed empowerment femminile in Italia e nel mondo, che entra nel vivo sabato e prosegue per tutta la domenica. Grande protagonista del Festival sarà anche la fotografia: Annalaura Cattelan, vincitrice della menzione WeWorld al Premio Ponchielli, porterà Dreaming of Zeno, un progetto che racconta il percorso difficile ma a lieto fine che due donne hanno dovuto affrontare per diventare madri nonostante le barriere del nostro Paese.
La fotografa Gaia Squarci, invece, porterà al Festival I Want You to Know, un toccante lavoro che racconta come le donne siano colpite in modo sproporzionato dalle sfide ambientali. Protagonista Sereti Nabaala, attivista keniota Maasai al nostro fianco in Kenya nella lotta per i diritti delle donne.
Quest'anno inoltre, per la prima volta, per tutta la durata del Festival sarà a disposizione uno spazio dove i bambini potranno partecipare ad attività curate da educatori professionisti mentre i genitori assistono a talk e spettacoli. Inoltre il programma si arricchisce di incontri dedicati a bambine, bambini e adolescenti, come la chiacchierata femminista junior Tutto quello che non sai sul menarca (9-12 anni).
Qui il programma del Festival.
Che cos'è WeWorld
WeWorld è un'associazione non profit che da oltre 50 anni lavora per garantire i diritti di donne, bambine e bambini in 27 Paesi nel mondo, compresa l’Italia. I progetti sono finalizzati a "portare al centro" chiunque sia ai margini, geografici e sociali, promuovendone lo sviluppo umano ed economico, perché possa diventare protagonista del proprio cambiamento.
«Vogliamo un mondo migliore - spiegano dall'associazione - in cui ogni persona abbia uguali opportunità e diritti, accesso alle risorse, alla salute, all’istruzione e al lavoro».
Tra gli obiettivi perseguiti dall'associazione ci sono il diritto all’acqua, al cibo, alla salute, all’educazione e alla dignità, la lotta contro ogni tipo di violenza e contro cause ed effetti del cambiamento climatico. Il 18% di tutti i fondi è attualmente impiegato in Italia e in Europa, il restante nei Paesi dove l’impatto della povertà è più forte, dove spesso mancano i diritti fondamentali e dove nuove guerre scatenano una nuova emergenza d’intervento veloce e diretta.
Il WeWorld Festival ha il patrocinio di Comune di Milano, Città Metropolitana di Milano e Regione Lombardia. Si svolge all'interno dei progetti Gener-Azione 5, Changemakers, People&Planet, Family Hub, LavoriamoCI, Gender and education inequalities, Women in the pandemic e Building an Inclusive Identity to Fight Inequality (BID), finanziati da AICS - Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo, Unione Europea, Fondazione Cariplo e Regione Emilia Romagna, ed è realizzato in collaborazione con diversi partner.