Arriva il World Happiness Summit, l’evento per chi vuole comprendere cosa sia (davvero) la felicità
Tre giorni dedicati al desiderio più intenso e bruciante di tutti: essere felici. Nei secoli sono stati in tanti a provare a spiegare cosa sia la felicità, a guidare le persone a raggiungerla, a cercare di racchiuderla in parole, termini e definizioni. Eppure siamo giunti a un concetto di felicità inquinato dalle pressioni sociali e da una società orientata alla performance.
Oggi, a tirare le fila di quell'immenso discorso sull'arte di essere felici che da secoli ha permeato la filosofia e la teosofia è il World Happiness Summit, evento internazionale per la prima volta in Europa dove i massimi esperti al mondo nella scienza della felicità e del benessere proveranno a rispondere a tutti coloro che desiderano comprendere la vera essenza della felicità. Il tema di quest’anno sarà Connection, poiché il più grande indicatore di felicità è proprio la qualità delle nostre connessioni sociali e delle nostre relazioni, anche le più piccole.
Ed è così che dal 24 al 26 marzo, con un evento ibrido che si terrà a Como ma che potrà essere seguito online, 40 tra accademici, imprenditori e professionisti di fama mondiale si confronteranno con l’obiettivo di educare individui, aziende e leader civici a implementare politiche basate sui dati che possano rendere le persone più felici.
L'evento si apre venerdì 24 marzo con l'intervento di Karen Guggenheim, co-fondatrice nel 2016 di WOHASU e attuale CEO, autrice del libro Coltiva la tua felicità appena pubblicato da Rizzoli. Nel suo libro, partendo dalla sua esperienza (il superamento di un lutto improvviso), ci dimostra che la felicità si può insegnare e imparare per migliorare quotidianamente la nostra vita. Si prosegue poi con Alberto Nobis, CEO di DHL Express Europe e Alessandro Rapinese, Sindaco di Como, oltre che, tra gli altri, a Tal Ben-Shahar, docente di psicologia a Harvard e co-fondatore della Happiness Studies Academy, che terrà un talk su come si possa studiare la felicità in chiave accademica mettendo in connessione teoria e pratica, antico e moderno, Aristotele e il Metaverso, e Lord Richard Layard, co-editor del World Happiness Report.
Sabato 25 marzo è poi il turno di Laurie Santos, docente di psicologia e responsabile del corso The Science of Well-Being, il più seguito di sempre dell’università di Yale, che parlerà di come si può insegnare la felicità anche in tempi difficili come questi, e Mo Gawdat, ex Chief Business Officer di Google X, oltre a Raj Sisodia, fondatore del movimento del capitalismo consapevole, e Ismael Cala, autore di best-seller su leadership, imprenditorialità e sviluppo personale.
Infine, domenica 26 marzo sarà presente il Premio Nobel per l’Economia nel 2002 Daniel Kahneman in dialogo con Karen Guggenheim, oltre a Tayyab Rashid, psicologo e promotore della psicoterapia positiva, e Fred Luskin, che ha collaudato un metodo di perdono in nove fasi che permette di andare oltre l'essere vittima per passare a una vita di maggiore salute e soddisfazione.
Il summit sarà anche un’occasione per riflettere sul benessere nel luogo di lavoro durante il Think Tank Wellbeing at Work: un momento di riflessione quanto mai necessario data la necessità sempre più attuale e impellente per gli individui di vivere con maggior soddisfazione la propria professione, rendendola parte integrante di una vita ricca e nutriente.