Esempi di determinazione e coraggio: ecco le nostre 5 WonderWOMen del 2021

Hanno ribaltato stereotipi e pregiudizi, si sono battute per cause giuste, hanno trasformato le difficoltà in opportunità di rivincita. Sono le cinque donne (più una) che abbiamo scelto per rappresentare l’anno che si sta chiudendo

Sono le “Game-Changer” di quest’anno. Le cinque donne scelte da the Wom per il 2021 hanno sparigliato le carte del gioco dimostrando che cambiare le cose (in meglio) si può.

Alcune di loro rappresentano il volto di proteste importanti come quella climatica oppure per i diritti delle donne, altre hanno affrontato a testa alta le difficoltà della vita, diffondendo la consapevolezza su disabilità e malattia. Altre ancora hanno combattuto, e combattono tutt’ora, l’egemonia e la prevaricazione maschile sui loro corpi e sulle loro menti. A loro va tutto il nostro sostegno, coscienti che essere donne, in alcune parti del mondo, è ancora la sfida più grande di tutte.

Infine non abbiamo dimenticato anche chi, quest'anno, ha lasciato un vuoto incolmabile, un'icona che ha rivoluzionato la figura della donna in tv cambiando per sempre le regole dell'entertainment e non solo.

Ecco le nostre WonderWomen del 2021.

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Nadia Lauricella, attivista e influencer

28 anni, di Racalmuto, in provincia di Agrigento, Nadia Lauricella è nata senza braccia e con le gambe parziamente sviluppate. Una disabilità che ha saputo trasformare in una forza, scardinando pregiudizi e stereotipi tipici dell’abilismo e reinventando l’immaginario legato alle persone disabili. Una conquista raggiunta (anche) attraverso i social, dove Nadia affronta tutte le questioni più scottanti legate alla disabilità. Oggi, Nadia è anche vicepresidente di MotorLife, l’associazione no-profit di mototerapia, fondata dall’ex campione di motocross freestyle Vanni Oddera con l’intento di donare momenti di serenità a bambini e ragazzini disabili.

Federica Gasbarro, attivista ambientale, neo biologa e autrice

Soprannominata la “Greta” italiana, Federica Gasbarro è il volto nazionale delle proteste per l’emergenza climatica. A soli 26 anni ha rappresentato l’Italia al Youth4Climate per i negoziati della Cop26, emergendo come una delle personalità più carismatiche dei movimenti giovanili per il clima. Durante l’Earth Day è stata anche ricevuta da Papa Francesco. All’attivismo in piazza e nelle sedi istituzionali ha poi affiancato una fervente attività come autrice, e tra il 2020 e il 2021 ha pubblicato ben tre libri: Diario di una striker. Io e Greta dalle piazze all’ONU, Covid e cambiamento climatico. La lotta contro il riscaldamento globale al tempo dell’epidemia e Amici della Terra.

Gaia Romani, Assessora ai Servici Civici del Comune di Milano e attivista

Ha solo 25 anni ma ha già realizzato piccole, grandi rivoluzioni per i diritti delle donne. Attraverso il collettivo di giovani attiviste Onde Rosa, che lei stessa ha co-fondato nel 2018, si è battuta contro la Tampon-Tax contribuendo a portare il dibattito a livello istituzionale. E Nell’ottobre di quest’anno è stata eletta a Milano nella giunta di Beppe Sala, dando il via a un processo di inclusione linguistica declinando al femminile il suo titolo. La foto in cui cambia la targa del suo ufficio, dove ora campeggia la nomina di Assessora, è diventata in pochissimo tempo virale. “Perché i veri cambiamenti partono dalle cose piccole”.

La donna afghana

Dalle giovanissime Afghan Dreamers fino alle calciatrici, le cicliste e le artiste come Shamsia Hassani, che ha commosso il mondo con i suoi disegni diventati virali sui social, nel 2021 le vere protagoniste dei nostri pensieri sono state loro, le donne afghane. Sia quelle che sono riuscite a mettersi in salvo dal buio talebano sia quelle che invece sono rimaste. Il loro coraggio merita di essere riconosciuto e ricordato sempre.

Maria Ester Contrera, studentessa

Maria Ester Contrera, al Quirinale, in occasione del premio ricevuto dal presidente Mattarella
Maria Ester Contrera, al Quirinale, in occasione del premio ricevuto dal presidente Mattarella

19 anni, siciliana, lotta fin da bambina contro una malattia rara che la costringe a lunghe degenze in ospedale. Questo, però, non le ha impedito di portare avanti gli studi fino ad arrivare, quest’anno, alla maturità. E il 14 dicembre è stata nominata tra gli Alfieri della Repubblica dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha motivato così la sua scelta: “Per la forza mostrata nel reagire alle avversità di una malattia rara, conseguendo la maturità nonostante i molti impedimenti e trasmettendo, con la sua passione, fiducia e speranza tra gli amici e i compagni di classe".

Raffaella Carrà

La sua morte ha segnato la fine di un’era. Perché Raffaella Carrà, la Raffa nazionale, portò in televisione un modello di donna profondamente libera ed emancipata, sfidando l’Italia bigotta degli anni ’60 e rappresentando un esempio di vitalità e gioiosità che ci rimarrà a lungo nel cuore. Per noi, un’icona semplicemente insostituibile.

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