3 (falsi) miti sul climate change sfatati dagli esperti
- Il clima è sempre cambiato e la terra in passato è stata ben più calda rispetto a ora
È vero, il clima ha subito sconvolgimenti climatici impressionanti nel coso dei millenni, passando dalle ere glaciali fino alla siccittà più totale. Ma il punto è che quei cambiamenti sono avvenuti in centinaia di migliaia di anni, non 100. Questo sottolinea ancora una volta quanto l’essere umano e le sue attività siano importanti in questa storia! Questi cambiamenti così rapidi infatti, indicano inconfutabilmente che la natura non può essere responsabile del recente aumento delle temperature globali.
2. Fuori fa freddo, quindi il riscaldamento globale non esiste
Meteo e clima sono due cose molto diverse: avere due settimane di freddo estremo non significa che il global warming non esiste più. Quello è infatti un evento metereologico. Il riscaldamento globale è invece una mutazione climatica. Cioè, riguarda zone vastissime (continenti) ed è il risultato della media dei valori tra vari parametri (temperature, umidità ecc) durante un arco di tempo di 30 anni.
Nel 2018, il pianeta ha sperimentato più di 20.000 freddi record ma anche circa 40.000 eventi di caldo estremo mai registrati prima, questo significa che in ogni caso la temperatura sta aumentando
3. I modelli usati per prevedere i cambiamenti climatici sono inaffidabili: non si può essere sicuri neanche del fatto che questo fine settimana pioverà... come si può prevedere cosa accadrà tra 100 anni?
Secondo i metereologi della CNN, questo mito è presto sfatato! Pensiamo ai lanci di una moneta, testa o croce: prevedere il risultato del prossimo lancio è molto difficile, ma dopo centinaia e centinaia di lanci, sarà una certezza che le probabilità che esca testa o croce sono sempre il 50%. Questo vale anche per le previsioni sul lungo termine. Pensiamo ancora una volta alla differenza tra meteo e clima. Mentre il meteo quotidiano è molto caotico e varia notevolmente da un giorno all’altro, esattamente come i singoli lanci testa/croce presi singolarmente,
lo studio del clima prende tutti quei dati e ne fa, appunto, una media statisticamente significative e questo rende i modelli predittivi legati al clima molto precisi
In uno studio pubblicato dalla rivista Nature Scientific Reports, alcuni scienziati hanno fatto un’analisi legata a come e in che modo si sia evoluto il negazionismo negli anni. Infatti, nell’ottica di ritardare l’azione per il clima, alcuni gruppi di interesse molto potenti stanno facendo da anni disinformazione. Inizialmente si è partiti con la semplice negazione della scienza, dicendo, per esempio, che è inaffidabile… per poi passare ad affermare che le soluzioni per rallentare o rispondere ai cambiamenti climatici non funzionano.
L'unica freccia nel nostro arco, e anche la più potente, è quella della conoscenza e del dare sempre voce a fonti scientifiche attendibili!
Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.