Riscaldamento globale: solo 57 aziende emettono l’80% di gas a effetto serra del mondo

Sono 57 ma fanno per 80. Sembra quasi uno di quei vecchi detti delle nostre nonne quando si riferivano con amore ai loro nipoti particolarmente vispi. In questo caso, invece, si tratta delle 57 aziende che sono responsabili dell’80% dei gas a effetto serra in tutto il mondo. A dimostrarlo è lo studio di Carbon Major Database, che ha diviso le aziende in tre gruppi: quelle private, quelle statali e quelle detenute da entrambi, tracciandone le emissioni negli anni. Scopriamo quali sono queste aziende

La ricerca si è concentrata su una finestra temporale piuttosto ampia, dal 1854 al 2022, dalla quale si evince che oltre il 70% delle emissioni globali di anidride carbonica, nello specifico 1421 Gt - Gigatonnellate (miliardi di tonnellate), sono da attribuire a solo 78 aziende. Per rendere un po’ più concreto il numero e semplificando al massimo, se prendessimo tutti gli esseri viventi sulla terra e li mettessimo su una mega bilancia, costituirebbero un peso di 550 gigatonnellate.

Solo dal 2016 in poi, quando sono stati siglati gli Accordi di Parigi volti a limitare al di sotto di 2 gradi Celsius il riscaldamento medio globale rispetto al periodo preindustriale, queste aziende hanno emesso 251 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, aumentando di fatto, le loro emissioni rispetto al periodo 2009 - 2015.

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Nello specifico, le società di proprietà sia statale che privata rappresentano il 36% del totale delle emissioni, con la produzione di carbone da parte della Cina e dell'ex Unione Sovietica. A seguire ci sono le società statali, responsabili del 33% delle emissioni totali registrate nel database, con 465 Gt prodotte dalle aziende Saudi Aramco, Gazprom e la National Iranian Oil Company. Infine, ci sono le società private che costituiscono il 31% delle emissioni registrate nel database, ammontanti a 440 Gt. Tra le principali responsabili, Chevron, ExxonMobil e BP.

«È moralmente riprovevole che le aziende continuino a estendere l’esplorazione e la produzione di combustibili derivanti dal carbonio nonostante la consapevolezza ormai da decenni che i loro prodotti sono dannosi (...) i produttori di combustibili fossili hanno l’obbligo morale di pagare per i danni che hanno causato», ha dichiarato al The Guardian Richard Heede, creatrice di Carbon Majors nel 2013.

Sempre The Guardian ha provato a contattare Exxon, BP, Chevron, Total Energies, Coal India, Saudi Aramco e Gazprom per un commento. Se volete approfondire, a questo link potete farlo.

Questa ricerca, e in generale questo lavoro immenso portato avanti per anni da Carbon Majors, ha il grande merito di aver portato alla luce il problema, con numeri e dati alla mano che descrivono chi sono i reali colpevoli del riscaldamento globale.


Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.

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