L’Alfabeto della Gentilezza: un progetto per diffondere dolcezza tra bambini e adulti

Alfabeto della Gentilezza è un'iniziativa nata da un'idea di Gaia Simonetti, giornalista fiorentina e ambasciatrice del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza. Scopriamola insieme

Un alfabeto dei bambini per i grandi, che associa ogni lettera a una parola per alimentare la gentilezza: è questo il senso dell'Alfabeto della Gentilezza, ideato da Gaia Simonetti. Un alfabeto che fa stare bene chi lo scrive e chi lo riceve.

In 240 giorni sono arrivati alla mail del progetto (abc@costruiamogentilezza.org) oltre 500 alfabeti - raccolti poi in un ebook - realizzati da bambini provenienti da varie città italiane e anche da altri Paesi.

Quali sono le parole più frequenti? Abbracci, baci, carezze, ma anche pace, che viene scritta a colori e a caratteri cubitali, la fantasia e la dolcezza dei bambini è davvero immensa. La lettera N ha visto la prevalenza della parola "No alle tensioni",

spiega Gaia Simonetti. Sono numerose le famiglie che accompagnano l'alfabeto con un messaggio di ringraziamento per il momento di condivisione che si viene a creare.

«L'alfabeto della Gentilezza è nato a Firenze in una data speciale, il 2 ottobre dello scorso anno» - spiega Luca Nardi, presidente di Cor et Amor e coordinatore del progetto Nazionale Costruiamo Gentilezza - «proprio nel giorno della festa dei nonni. È un modo per ringraziare queste colonne di vita attraverso le parole gentili».

All'Alfabeto della Gentilezza è stata dedicata a Milano, presso la Fondazione Eni Enrico Mattei, una menzione speciale col Premio Nostalgia di futuro - Sezione sostenibilità, sociale e comunicazione - promosso dall'Osservatorio TuttiMedia consegnato a Gaia Simonetti con la seguente motivazione: “Attraverso la sua penna promuove Costruiamo Gentilezza sul territorio, condividendo il messaggio che la gentilezza porta con i suoi gesti, le buone pratiche, la bellezza".

Gaia Simonetti per il Premio Nostalgia di Futuro
Gaia Simonetti per il Premio Nostalgia di Futuro

Ma la gentilezza dell'anima di Gaia Simonetti e il suo impegno nel sociale non finiscono qui. Gaia ha infatti curato il libro Lettere senza confini, che raccoglie le lettere di madri ai figli scomparsi e che è stato di supporto ai genitori che hanno perso i loro figli. Un libro doloroso ma pieno di amore.

Altro libro curato dalla giornalista Simonetti è Il filo sottile del coraggio, realizzato da due madri a sostegno della clownterapia. Con i proventi della vendita, in questi giorni, è stato supportato un progetto dedicato alla clownterapia in alcune strutture pediatriche delle Marche, in particolare a Senigallia. La clownterapia è importantissima perché il buonumore può contribuire al benessere e alla qualità della vita dei malati, in particolare dei più piccoli. Questi meravigliosi clown offrono al bambino e alla sua famiglia la possibilità di distrarsi dal dolore e di divertirsi un po’, per uscire dal grigiore degli ospedali e del dolore.

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