Camminate esplorative per aiutare le donne a sentirsi più sicure: il progetto di Sex and the City Milano
Le hanno ribattezzate "camminate esplorative", ma non è una semplice passeggiata, quanto un vero e proprio strumento per aiutare le donne a sentirsi più sicure quando camminano per strada. L'iniziativa è di Sex And The City Milano, un’associazione di promozione sociale fondata nel 2022 da Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro, che osserva le città da un punto di vista di genere e attraverso progetti specifici, teorici e pratici, incontri pubblici e progetti di ricerca.
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L'obiettivo è cercare di costruire un quadro capace di integrare la dimensione di genere nella riflessione sulla città, «così da fornire alle amministrazioni pubbliche uno strumento utile a formulare politiche che possano organizzare gli spazi puntando al benessere di tuttə lɜ cittadinə».
VEDI ANCHE CultureUna città femminista è possibile? Rivendicare lo spazio in un mondo disegnato da uominiL'associazione ha già portato avanti una serie di importanti progetti tra cui una ricerca sviluppata per Milano Urban Center sulla città di Milano, Milan Gender Atlas / Milano Atlante di genere, in cui ha svolto un’attività di mappatura e di ricognizione sulla condizione della città in merito alla vita quotidiana di donne e minoranze di genere, e Libere, non coraggiose. Le donne e la paura nello spazio pubblico, in cui ha messo a fuoco il ruolo della pianificazione urbana nell’affrontare il tema della paura che le donne provano nell’attraversare la città. Le camminate esplorative si inseriscono dunque in questo scenario.
«Le camminate esplorative sono uno strumento metodologico di analisi e co-progettazione dello spazio pubblico, con gruppi (limitati) di cittadine, professioniste e amministratrici pubbliche - spiegano dall'associazione - Sono utili a verificare in loco gli elementi che possono migliorare la percezione di sicurezza e la fruibilità degli spazi pubblici sulla base dell’osservazione, dell’esperienza diretta e della partecipazione delle donne».
Le camminate esplorative sono dunque finalizzate a individuare le diverse criticità dell'area esaminata, e a produrre poi concrete proposte di miglioramento relative alla sicurezza, all’illuminazione, alle barriere architettoniche, all’uso e la gestione dello spazio.
Le donne, che soprattutto in orario notturno risultano ancora, purtroppo, la “fascia debole” di chi percorre le strade delle città, diventano dunque parte attiva in un processo finalizzato a ripensare gli spazi pubblici e aumentare la percezione della sicurezza. Con i loro occhi e la loro esperienza possono suggerire agli amministratori pubblici dove è necessario intervenire, magari aumentando l’illuminazione pubblica o modificando l’arredo urbano per eliminare potenziali rischi.
La camminata esplorativa nella zona universitaria di Bologna
Dopo l'esperienza di Milano, la camminata esplorativa è attualmente in previsione a Bologna, nella zona universitaria, e nei giorni scorsi si sono tenute riunioni preparatorie con le partecipanti. La “call to action” è partita a maggio: «Se sei una ragazza, una donna, una soggettività queer che abita o frequenta quotidianamente la zona universitaria di Bologna, e ti interessa offrire il tuo sguardo sul quartiere durante una camminata serale con urbaniste e amministratrici pubbliche, candidati compilando il modulo - è stato l’appello dell’associazione - Le camminate esplorative sono uno strumento metodologico che analizza la vita quotidiana sulla base dell’osservazione, dell’esperienza diretta e della partecipazione delle donne e delle soggettività queer, incorporando una prospettiva di genere nella progettazione dello spazio urbano e delle diverse voci rilevanti per la sua costruzione».
Un’iniziativa che rientra nel progetto Verso un atlante di genere di Bologna. Prospettive femministe per costruire città sicure, condotto dal Comune di Bologna in collaborazione con Period Think Tank, Sex & the City APS, Città metropolitana, Casa delle Donne per non subire violenza e SOS donna, con il supporto di Regione Emilia-Romagna.
"x strada + libere": il progetto per una Milano più sicura
Sempre a giugno è inoltre partito un nuovo progetto che si concentra su Milano ed è condotto in collaborazione con il Comune. Si chiama x strada + libere: ascoltare le donne per una Milano più sicura, ed è un percorso partecipativo rivolto alle donne e alle soggettività queer per affrontare il tema della percezione di sicurezza a Milano e trovare soluzioni per migliorare l'esperienza nello spazio pubblico, soprattutto di sera e di notte.
Sono stati dunque formati 15 gruppi di ascolto composti da circa 15 persone ciascuno e relativi a 15 quartieri diversi, che porteranno le loro esperienze e le loro suggestioni: «La paura che donne e soggettività queer percepiscono negli spazi pubblici, soprattutto di sera e di notte, è un argomento di cui oggi più che mai è necessario occuparsi - spiegano da Sex & the City Milano - Sebbene la percezione di insicurezza sembri essere più legata a narrazioni mediatiche che alla effettiva pericolosità delle città, è importante mettere a fuoco i fattori che concorrono a questa sensazione e, attraverso analisi di casi specifici, delineare una serie di pratiche utili a trasformare le nostre città e realizzare spazi pubblici più sicuri e accessibili per tutti».