No, non stiamo abbandonando i combustibili fossili (anche se ci viene detto così)

Oggi il consumo di combustibili fossili e le conseguenti emissioni di gas serra hanno raggiunto livelli record: stiamo realmente cambiando rotta? No. Ecco perché
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Innanzitutto bisogna chiarire una cosa: solo raramente l'energia è realmente pulita. Infatti, circa i 3/4 di tutte le emissioni dipendono dal modo in cui produciamo, trasportiamo e utilizziamo l'energia. La vera urgenza per salvare noi stessi è un cambio di paradigma proprio in questo settore.

Analizzando il mix di approvvigionamento energetico, ovvero da quale fonte fossile produciamo energia, i dati più recenti ci dicono che la maggior parte deriva dal petrolio, con il 29%, il carbone contribuisce per il 26% e il gas solo per il 24%, mentre il resto proviene da fonti alternative. E le energie rinnovabili? Beh, purtroppo contribuiscono solo per il 3%*.

Le riserve di petrolio convenzionale contano 1.732 miliardi di barili e sono altamente concentrate nel Medio Oriente (che detiene quasi la metà di tutte le riserve mondiali). Per dirlo in altre parole, le riserve di petrolio che abbiamo sono sufficienti per altri 50 anni.

Oltre al Medio Oriente, in quali altri posti si trova il resto delle riserve?

  • Venezuela (17,5% delle riserve globali)
  • Arabia Saudita (17,2%)
  • Canada (9,7%)
  • Iran (9,1%)
  • Iraq (8,4%)

La produzione invece è altamente concentrata negli Stati Uniti, Arabia Saudita e Russia.

Per cosa usiamo il petrolio?

Il 45% è usato per i trasporti e il resto viene maggiormente utilizzato nell’industria petrolchimica. Il dato più incredibile è che la domanda mondiale di petrolio ha raggiunto il sorprendente livello di 100 milioni di barili al giorno (pre pandemia) e questo dato è destinato a crescere!

Come ben sappiamo, negli ultimi 50 anni la domanda globale di petrolio è più che raddoppiata. Al contrario, la pandemia e la recessione economica hanno innescato un crollo e solo nel 2021 la domanda globale di petrolio è quasi tornata ai livelli pre-Covid.

Purtroppo, il consumo mondiale di questa risorsa potrebbe potenzialmente raggiungere un nuovo record a fine 2023 (102 milioni di barili).

Siamo quindi veramente sicuri di star cambiando rotta?


Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.

*Fonte dei dati: International Energy Agency, 2022; OurWorldinData.org; Olivier and Peters, 2021; United Nations Emission Gap Report, 2021

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