Cop28: cosa aspettarsi (e sperare) dalla prossima conferenza delle Nazioni Unite sul clima
Sui tavoli decisionali pesano le molteplici crisi che si sono susseguite negli ultimi anni: pandemia, conflitto russo-ucraino, inflazione, recessione e per ultima, ma non per importanza, la guerra in Medio Oriente. A rendere più dubbioso l’esito è anche il luogo in cui si terranno i negoziati: gli Emirati Arabi Uniti, i principali fornitori di fonti fossili al mondo. Le stesse fonti fossili che causano il cambiamento climatico. Nonostante il piano Vision 2030, i paesi del Golfo sono ancora ben lontani da contribuire concretamente a limitare le emissioni globali e, con esse, arriva la controversa discussione tra “phase out” e “phase down”, ossia quella dell'eliminazione o riduzione delle fonti non rinnovabili.
L’auspicio è che a COP28 i Paesi partecipanti presentino impegni climatici aggiornati e più ambiziosi nell'ambito dell'Accordo di Parigi. Ciò potrebbe comportare la definizione di nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni e strategie per limitare il riscaldamento globale a meno di 1,5° rispetto ai livelli preindustriali, come indicato nell'accordo. Tuttavia, siamo già sulla traiettoria dei 2,5 gradi Celsius e servirebbe un'azione di massa presa da tutti gli stati membri.
Ecco i temi che verranno discussi durante COP28:
- Finanziamenti e sostegno: questo punto sarà al centro dell'attenzione. I Paesi in via di sviluppo cercano un'assistenza finanziaria che li aiuti ad adattarsi e a mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici. La COP28 potrebbe focalizzarsi su come i paesi sviluppati possano rispettare gli impegni assunti e fornire sostegno economico ai paesi in via di sviluppo.
- Adattamento e resilienza: man mano che gli impatti del cambiamento climatico diventano più evidenti, si prevede che le discussioni sull'adattamento e sulla resilienza agli effetti del cambiamento climatico acquisiscano maggiore importanza. Una delle discussioni sarà sicuramente sulle strategie e sui piani di adattamento all'innalzamento del livello del mare, agli eventi meteorologici estremi e ad altre sfide legate al clima.
- Biodiversità ed ecosistemi: il legame tra cambiamento climatico e la perdita di biodiversità sta diventando sempre più evidente. Uno dei punti chiave alla conferenza sarà legato al come proteggere e ripristinare gli ecosistemi. Questi ultimi, infatti, contribuiscono a mitigare i cambiamenti climatici e forniscono numerosi co-benefici.
- Trasparenza e rendicontazione: la trasparenza e la responsabilità sono fondamentali per garantire che i Paesi rispettino gli impegni assunti in materia di clima. La COP28 potrebbe venire finalmente a capo del problema legato al miglioramento dei processi di rendicontazione e verifica.
Gli eventi delle COP vedono una forte presenza di giovani attivisti e organizzazioni della società civile. Questi gruppi svolgono un ruolo cruciale nel sostenere un'azione ambiziosa per il clima e nel responsabilizzare i governi. Data la natura globale della sfida climatica, il costi economici ingenti causati dai disastri naturali e le possibilità di business che offrono le energie rinnovabili, COP28 potrebbe rappresentare l'opportunità per tutti gli Stati di riaffermare il loro impegno e lavorare insieme per combattere il cambiamento climatico.
Il successo della COP28 dipenderà solo dalla volontà dei Paesi partecipanti di cooperare e intraprendere azioni significative. Tutti i fallimenti passati danno solo “un’impronta”, ma la situazione può capovolgersi completamente di anno in anno.
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Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.