L’abuso, in tutte le sue sfumature: perché leggere “Il diario di Lela”
"Per tutte le violenze consumate su di lei, per le umiliazioni che ha subito, per quel suo corpo che avete sfruttato, per l’intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete tenuta, per quella bocca che le avete tappato, per la sua libertà che le avete negato, per le ali che le avete tarpato, per tutto questo: in piedi, Signori, avete davanti una Donna".
Inizia con questa poesia attribuita a William Shakespeare il libro di Michael Weinberg Il diario di Lela - Storia di ordinari abusi (Graus Edizioni). In questo romanzo, Weinberg - commercialista e scrittore per passione, narratore di storie che traggono spunto da vicende reali - ripercorre la vita di una donna, Lela, per denunciare tutte le forme di violenza.
Protagonista è Adriano, giornalista investigativo che trova nel casale appena acquistato alcuni vecchi diari di una giovane donna. Da questi diari, Adriano scoprirà la storia di Lela: una donna dal profilo complesso, spezzata emotivamente a causa di stupri reiteratamente subiti. Da qui l'idea di cercarla, fino a scoprire una storia misteriosa sul suo conto.
E sarà proprio lui che – entrando di soppiatto nelle vite di chi si è macchiato di atrocità inenarrabili – farà luce sugli eventi tragici che hanno segnato il percorso di Lela, e che sembrano averla condotta fino alla morte.
Il diario di Lela – Storia di ordinari abusi è un romanzo che dà voce a tutte le donne che hanno subìto e subiscono violenze, ma che non hanno la forza e il coraggio di raccontare
Attraverso le descrizioni degli stupri, Il diario di Lela immerge il lettore nella psicologia ferita di Lela, nelle sue angosce, nell'annientamento della sua personalità, fino a far comprendere tutte le tragiche conseguenze della violenza. Un libro che dovrebbero leggere tuttə, senza distinzioni di genere.
Un invito ad ascoltare il silenzio, quello rumoroso, e a comprenderlo, invece che giudicarlo.