Earth Day: come celebrare la Giornata della Terra senza ipocrisie

Ogni anno, da 50 anni, il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra. Si tratta di una ricorrenza nata per far riflettere sull'importanza della conservazione ambientale, di una transizione energetica equa e giusta e dell’adozione di pratiche più sostenibili, sia da parte nostra che da parte di aziende e multinazionali. Oggi, nel 2024, possiamo dire con certezza che la consapevolezza ambientale è cresciuta e continua a crescere. Tuttavia, ciò che invece dilaga è l’ipocrisia. Vediamo quindi come vivere questa giornata in modo autentico e far sì che sia un bel punto d’inizio e non una giornata vuota, piena solo di slogan

Ma cosa significa essere ipocriti nei confronti dell’ambiente? Beh, molto semplicemente, significa l'adozione di gesti simbolici senza un reale impegno verso un cambiamento significativo. In poche parole, vuol dire chiedere di produrre meno quando noi compriamo sempre di più, non inquinare mentre facciamo salire la richiesta di fonti fossili per le nostre necessità e, in piccolo, chiedere ai governi di fare qualcosa e partecipare a manifestazioni senza provare a cambiare nulla nella nostra quotidianità.

Lo scopo dell’Earth Day è proprio quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’unica cosa che ci rende tutti uguali: la vulnerabilità nei confronti dei cambiamenti climatici e la necessità di proteggere la nostra casa comune, dato che è impossibile vivere sani su un pianeta malato

Più di 50 anni fa, il senatore democratico Gaylord Nelson, ispirato dalle manifestazioni contro la guerra in Vietnam, pensò di creare un protesta ambientale su scala nazionale in difesa dell’ambiente. Di umili origini, Nelson fu un soldato della Seconda Guerra Mondiale e ha sempre rifiutato l’idea che lo sviluppo economico fosse in antitesi con la protezione ambientale, sostenendo l’importanza di un’economia in grado di adattarsi alle regole della biodiversità.

4 passi per evitare l'ipocrisia ambientale

Un primo passo importante contro l’ipocrisia ambientale consiste nel fermarsi, riflettere sul proprio impatto ambientale e perchè no… provare a calcolare la propria impronta di carbonio. Questo è un tool molto specifico, oppure anche questo è molto carino. Dovremmo chiederci: quali sono le mie azioni quotidiane? Che impatto hanno su ciò che mi circonda? Quanto compro? Da chi compro? come smaltisco i rifiuti? Come viaggio? Cosa mangio? Insomma, tante piccole riflessioni che possono aprirci gli occhi e scegliere di diventare più consapevoli.

Qui si apre il secondo punto, quello legato all’educazione e all’attivismo. Conoscere l’ambiente, gli ecosistemi, i loro problemi e le possibili soluzioni ci fa diventare agenti di cambiamento efficaci. In questo modo non solo avremo un impatto sulla nostra vita, ma anche su quella degli altri. Un secondo modo concreto per celebrare questa giornata potrebbe essere comprare un buon libro su queste tematiche, guardare un documentario, partecipare a eventi educativi, unirsi a gruppi ambientalisti o sostenere cause legate all’ambiente. Ma anche iscriversi a delle newsletter o iniziare a seguire più assiduamente dei divulgatori.

A questo punto arriviamo alla cosa più difficile: l’azione diretta! Questo terzo punto richiede un grande sforzo perché a volte cambiare il nostro modo di agire non è semplice, soprattutto se è diventato automatico. Ecco alcuni esempi: vado di fretta, entro al supermercato e compro l’insalata in busta (di plastica). Ho bisogno di un vestito, entro nel primo negozio fast fashion che vedo e lo compro, senza chiedermi se davvero ne ho bisogno, se ho alternative, se qualcuno può prestarmelo e, soprattutto, se spendendo poco di più posso comprare qualcosa di qualità, più etico e che potrò utilizzare anche in futuro. In questa Giornata potremmo iniziare facendo la nostra personale agenda 2030 e chiedendoci come vorremmo essere tra 6 anni, dividere tutto in piccoli step e puntare a essere l’1% migliori ogni giorno. Si potrebbe dividere tutto per categorie: moda, viaggi, energia, spreco/rifiuti e dieta, monitorando i nostri progressi.

Il quarto e ultimo punto per una Giornata della Terra anti-ipocrisia è coinvolgere la comunità per esempio organizzando delle pulizie locali, facendo progetti di educazione ambientale nelle scuole o mettendo a dimora alberi e unire le forze con il vicinato. Fondamentale è la trasparenza! Nessuno è perfetto, ma essere onesti sui nostri sforzi e i nostri piccoli traguardi ispira e ha il sapore di autenticità. Ciò ci dà anche molta più autorevolezza nel momento in cui si chiede ad aziende e governi di assumersi le proprie responsabilità!

Facciamo che la Giornata della Terra è il nostro Capodanno, e che dal 22 di aprile 2024 inizia il nostro anno sostenibile, con ogni giorno un’azione nuova e nella direzione giusta!


Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.

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