L’Italia travolta da eventi climatici estremi: una sveglia per tutti
Come sempre quando parliamo di clima ci troviamo a fare il paragone con trame di film apocalittici, ma questa volta sembra davvero tutto opera di un autore particolarmente bizzarro.
Qualche sera fa, su una delle principali emittenti televisive italiane, negazionisti climatici commentavano con un certo fare di superiorità, tipico di chi è convinto della propria sapienza, gli eventi che stavano colpendo la Sicilia. In particolare, sottolineavano come tutto ciò non fosse minimamente causato dalla mano dell’uomo.
La mattina del 25 luglio Milano si è svegliata alle 4.00 nel bel mezzo di un nubifragio che ha causato ingenti danni, tanto da far salire il bilancio economico totale dovuto ai danni fino a 100 mln tra Milano, Bergamo e Brianza. La causa? La caduta di alberi e la grandine.
Nel frattempo, arrivano anche le notizie di due vittime: una giovane ragazza colpita da un albero mentre dormiva in tenda con i suoi compagni scout e una signora ottantenne che a Palermo non è stata soccorsa a causa dei roghi.
Nello stesso quadro, a un giorno di differenza, il 23 luglio, un Boeing 767 di Delta Air Lines che è decollato da Milano ed era diretto a New York ha dovuto fare un atterraggio di emergenza a Roma. La grandine che ha colpito la Lombardia, infatti, ha danneggiato le ali, uno dei due motori, rotto il finestrino della cabina di pilotaggio e letteralmente bucato il muso del velivolo.
Lasciando la grandine dell’ampiezza di una pallina da tennis e scendendo di nuovo verso la Sicilia, ettari ed ettari di macchia mediterranea sono andati in fiamme, così come la discarica di Bellolampo con il rischio di esalazione di fumi tossici e blocco della raccolta. Gli aeroporti sono in difficoltà e la stagione turistica sembra essere messa in serio rischio.
Da questa analisi, gli scienziati riferiscono testualmente che senza il climate change indotto dall’uomo, eventi atmosferici estremi come quelli degli ultimi mesi sarebbero stati estremamente rari. In Cina si sarebbe verificato un evento ogni 250 anni mentre l’ondata di calore avvenuta negli Stati Uniti, Messico o Europa meridionale sarebbe stata impossibile.
La scienza parla chiaro e non c’è veramente più tempo, le nostre infrastrutture non sono adeguate e adatte a sopportare eventi di tale portata, per non parlare dei rischi sanitari come, per esempio, la diffusione della febbre dengue, quella del Nilo occidentale e altre epidemie
Tutto ciò è solo l’effetto di vivere in un pianeta a +1,1 gradi centigradi. La traiettoria è di +3.
Speriamo nella Cop28 di quest’anno, anche se le premesse non sono affatto positive.
Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.