A Milano torna il Festival del Ciclo Mestruale: conoscere la mestrualità contribuisce alla parità
Un'occasione per promuovere la salute e la parità di genere attraverso un'approfondita riflessione sul ciclo mestruale: è con questa idea che torna a Milano il Festival del Ciclo Mestruale, in programma dal 24 al 26 maggio presso Rob de Matt, associazione di promozione sociale e culturale in zona Dergano.
Organizzato dalle realtà Eva in Rosso, Promise, Errante, Rob de Matt e Studio But Maybe, sarà guidato quest'anno dal motto Every-Body, ovvero un'esplorazione sfaccettata e inclusiva sul tema dei corpi: grandi, piccoli, giovani, vecchi alti bassi, corpi che mestruano, che non mestruano, che hanno mestruato o mestrueranno. Corpi soli o uniti, che si sentono liberi o in gabbia. Corpi a rischio o al sicuro. Proprio da qui, da un'analisi del ruolo, delle gabbie, delle aspettative e delle immagini connesse al corpo partono gli eventi del Festival.
Ad alternarsi durante il fine settimana sarammo workshop, talk, presentazioni, proiezioni e momenti di intrattenimento attraverso un programma che coinvolge diverse realtà e professionisti nel settore, tra cui WeWorld e SOS Mediterranee, oltre a ospiti come il ginecologo Luigi Fasolino, l'Assessora del Comune di Milano Gaia Romani (che avevamo intervistato qui), Rosita Fattori di Coop, l'attivista e scrittrice Flavia Carlini, e lo psicoterapeuta Michele Mezzanotte.
Ma non solo: in occasione della terza edizione del Festival, è stata anche organizzata una mostra fotografica dal titolo Corpo a Corpo, che ha visto la partecipazione di fotografə provenienti da tutto il mondo. Le opere selezionate verranno esposte durante i giorni del Festival.
«Abbattere i tabù aiuta a rivoluzionare la narrazione intorno al ciclo mestruale, riconoscendolo come un tema fondamentale per la salute e la parità di genere per le donne e in generale per le persone che mestruano di tutte le età. Attraverso un approccio inclusivo e informativo, creando uno spazio di ascolto, riflessione e supporto, per promuovere un futuro mestruale equo», commenta Valentina Lucia Fontana, presidente di Eva in Rosso e co-organizzatrice del Festival. «Quest’anno l’impegno del Festival in ottica intergenerazionale si è tradotto nel coinvolgimento delle studentesse e degli studenti delle Università Bicocca, Politecnico e Statale di Milano, che apriranno quattro momenti portando la voce della Generazione Z».
Il Festival sarà inoltre un momento di restituzione di un lavoro di advocacy di un anno che ha coinvolto realtà e professionisti in tavole rotonde, e da cui è scaturita una pubblicazione dal titolo Period Up: il Report. Disponibile in versione digitale e cartacea, raccoglie le riflessioni e le esperienze fatte finora su ciclo mestruale, salute sessuale e riproduttiva, e i contributi di specialistə (come ginecologhə, ricercatrici, giornalistə) che se ne occupano per professione.
A rendere possibili le attività del Festival, che avrà la media partnership di The Wom, è stato finanziamento di ActionAid International Italia E.T.S e Fondazione Realizza il Cambiamento, nell’ambito del progetto The CARE – Civil Actors for Rights and Empowerment, cofinanziato dall’Unione Europea.
Il 26 maggio, alle ore 16.30, Valentina Lonati, Culture Editor di The Wom, insieme a Mariachiara Tirinzoni, tra le organizzatrici del Festival, modererà l'incontro Corpi in Gabbia, dedicato alle gabbie sociali e psicologiche che limitano i nostri corpi, che avrà come ospiti l'attivista Flavia Carlini, Flavia Brevi di Fondazione Libellula, il formatore Nicola Castelli e gli psicoterapeuti Michele Mezzanotte e Valentina Marroni.
Qui il programma completo. Vi aspettiamo!