Fhate off, il progetto che combatte il patriarcato con toppe e ricami
Unite dalla passione del ricamo, hanno deciso di farne un lavoro. Dimenticatevi il corredo di nonna: in Fhate off ci sono le loro vite, le loro frustrazioni e le loro lotte. Grazie all’ironia si sono fatte conoscere e portano avanti vere e proprie battaglie collettive.
Daniele e Sannino hanno cominciato con i banchetti espositivi durante i concerti e, grazie ai social e alla partecipazione a eventi di riferimento per l’artigianato si sono fatte conoscere: da qui, la decisione di aprire un vero e proprio laboratorio a Roma, in zona Centocelle, dove fanno rete con le altre realtà di quartiere.
Toppe, cappelli, portachiavi, telai: la forza dei loro prodotti sta proprio nel fatto che, semplici prodotti, non sono. Mettendo al centro la vita quotidiana e facendone ispirazione, uniscono in egual misura ironia e attivismo:
Il fatto che anche all’interno del nostro lavoro si combattano delle battaglie è venuto da sé: abbiamo sempre impostato tutto, dalla comunicazione alla vendita diretta, sulla sincerità. Non avremmo resistito a portare avanti per tanto tempo una cosa che non siamo noi
Luxury days, quando le mestruazioni sono un lusso
Quella di Federica Daniele e Fara Sannino è una vera e propria vocazione al lavoro utile per la comunità. Il progetto Luxury days, ad esempio, è nato dalle loro conversazioni: si tratta di asciugamani rossi con degli assorbenti ricamati sopra (con un filo dorato giapponese a impreziosire il tutto), pensati per semplificare la vita alle donne durante i giorni delle mestruazioni.
La vendita degli asciugamani è nata come parte di un progetto più grande: la protesta contro la tassazione applicata sugli assorbenti come beni di lusso. Per ogni asciugamano venduto, infatti, Fhate off ha acquistato un pacco di assorbenti da distribuire gratuitamente.
Luxury days è uscito a dicembre 2019. Con l’arrivo del lockdown abbiamo deciso di consegnare gli assorbenti che eravamo riuscite ad acquistare a varie associazioni che distribuivano beni di prima necessità in quartiere oppure in giro per Roma. Eravamo in contatto con l’Associazione MEDU (Medici per i Diritti Umani), ma abbiamo distribuito anche a tante realtà che si sono autogestite nella zona di Roma sud, come l’Atletico San Lorenzo, Quarticciolo, la Libera Assemblea di Centocelle, Lucha y Siesta
La period poverty rappresenta proprio l’impossibilità economica di potersi garantire un’igiene adeguata durante tutto il periodo mestruale: il progetto Luxury Days risponde concretamente al problema con una soluzione semplice ma efficace. L’idea è efficace su più livelli: con l’intenzione di decostruire un tabù, problematizza ciò che in tanti danno per scontato, ovvero la difficoltà, per molte donne, di procurarsi qualcosa di più che necessario.
Quando facciamo i mercati mettiamo gli asciugamani in mezzo a toppe e ricami: all’inizio ci si sorprende, poi si realizza che un prodotto simile è necessario.
Infatti, nonostante i passi avanti fatti verso una progressiva riduzione dell’IVA sugli assorbenti, il tabù sulle mestruazioni è ancora vivo. È importante porsi il problema:
Durante l’ultimo mercato, una ragazza che sta aprendo un b&b ci ha detto che le sarebbe piaciuto usare i nostri asciugamani. Effettivamente, in hotel ci sono solo asciugamani candidi. Diamo per scontato che debba essere così, invece no! Ma se non ne parliamo neanche tra di noi, nessun altro ci penserà
Mascherine per la solidarietà
Con l’arrivo dell’emergenza Covid-19, l’associazione Federmoda ha proposto ai laboratori sartoriali di convertire la produzione per realizzare mascherine da distribuire a titolo gratuito. Fhate off ha subito risposto all’appello:
Abbiamo lavorato come non mai nei mesi di lockdown, in un contesto dove non si poteva neanche fare una pausa pranzo al bar perché era tutto chiuso. Volevamo fare di tutto per aiutare il più possibile. All’inizio erano molte le restrizioni e i limiti burocratici. La rete ci è venuta in aiuto: per esempio, un nostro amico che fa il postino non era soggetto alle limitazioni negli spostamenti e ci ha aiutate a distribuire il materiale
La raccolta per l’acquisto dei materiali è cominciata con un crowdfunding: Aiutaci che Dio non ci aiuta, a cui è seguito l’appello ad altri laboratori e sartorie. Tutto, mentre il negozio era chiuso al pubblico, e le spedizioni online erano state sospese fino a fine emergenza, per tutelare la salute dei corrieri.
L’importanza di fare rete
Fhate off ha uno shop online molto seguito, e riesce a fare presa su un pubblico non solo romano. Allo stesso tempo, collabora e fa eco, grazie anche al loro lavoro sui social, a tante realtà e associazioni:
Prima che aprissimo il laboratorio, abbiamo lavorato in uno spazio occupato e condiviso con altri artigiani. Siamo da sempre abituate a collaborare con altre realtà, anzi: ci tiene viva la fantasia
Il quartiere che hanno scelto, Centocelle, è popolato di persone che abitano la zona dal mattino alla sera. In questo contesto, Fhate off è stata tra le realtà promotrici di Centocellule, un’iniziativa sul territorio in cui i commercianti hanno fatto rete per conoscersi e farsi conoscere, con cacce al tesoro o workshop.
Ma Fhate off non si ferma alla realtà della zona: recentemente, ha accettato l’invito di Zero+ a realizzare un workshop di ricamo online. Il ricavato è stato devoluto a RAWA (Revolutionary Association of the Women of Afghanistan), una delle più attive organizzazioni femminili afghane indipendenti:
È difficile insegnare una cosa così pratica e manuale a distanza. Avevamo già deciso di devolvere il ricavato a qualche associazione: in quei giorni è scoppiata la grande emergenza in Afghanistan, e abbiamo scoperto la realtà di RAWA tramite la mediazione dell’associazione italiana CISDA (Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane)
Infine, la sorpresa sul piccolo schermo: nella seguitissima serie Netflix di Zerocalcare Strappare lungo i bordi viene rappresentato uno dei loro prodotti più famosi, il telaio ricamato con la scritta Protect your sisters:
Ce ne siamo accorte perché ci hanno chiamati in tantissimi: Michele non ci aveva avvertite e siamo rimaste sorprese! A volte ai mercati ci chiedono se vendiamo la borsa di Zerocalcare, e invece è la nostra. Ma siamo orgogliose che ci abbia inserite nella serie
Dietro Fhate off ci sono due persone: questo vuol dire da un lato che il lavoro artigianale non ha le tempistiche dei grandi e-commerce; dall’altro, che l’ideazione di ciascuno di questi prodotti è nutrita dell’esperienza di due donne femministe.