I finanziamenti delle lobby del petrolio alle università: il caso della Columbia University
A quanto pare, la storia del rapporto tra industria fossile e università non è nuova: tra il 2010 e il 2020 le prime avrebbero versato milioni di dollari per sostenere la ricerca riguardante il cambiamento climatico (qui trovate un articolo che consiglio vivamente di leggere per infuriarsi).
In tempi più recenti, nello specifico il 1° marzo 2023, è uscita una ricerca di Data for Progress e Fossil-Free Research, che ha riacceso i riflettori su questo tema. Lo studio è stato creato a partire da dati disponibili al pubblico. Come riferisce il The Guardian: “è un approccio imperfetto, ma è sufficiente per dare al pubblico un’idea di quanti soldi le aziende di combustibili fossili stanno investendo nella ricerca che ha un impatto reale sulla politica”.
Per gli autori dello studio, le Top universities più “inondate” di fondi da parte delle industrie del fossile sono Harvard, il MIT di Boston e la George Washington. In compagnia di queste, spunta, più in basso, anche la Columbia University di NY dove, secondo quanto riporta un articolo di La Repubblica, scritto da Marco Tedesco, esperto glaciologo del Lamont - Doherty Earth Observatory presso la Columbia University e ricercatore del Goddard Institute of Space Studies (GISS) della NASA, un gruppo di dottorandi noti con il nome di Columbia Sunrise Students avrebbe condotto una vera e propria inchiesta andando a cercare il collegamento tra la prestigiosa istituzione americana e le sue relazioni finanziarie con le lobby del petrolio.
Da qui la richiesta corale di studenti e di alcuni professori all’università: sganciarsi da tutti i rapporti finanziari con le lobby del petrolio. Vi lascio qui una pagina per approfondire gli investimenti dell’ateneo.
La Columbia University ha una lunga storia di attivismo studentesco in difesa dei diritti civili, che risale almeno agli anni '60, con battaglie che hanno portato a cambiamenti significativi nella politica e nelle pratiche dell'università.
Per concludere, è veramente avvilente e frustrante leggere di queste vicende, ma la vera vittoria è che la società di oggi è consapevole e preparata: non si fa prendere in giro e si impegna in questo tipo di battaglie in maniera unita e forte. Il tutto appoggiati dalla scienza… ma quella vera!
Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.