Giornata della Terra: com’è nata e perché è importante celebrarla

Il 22 aprile di ogni anno, a partire dal 1970, si festeggia la Giornata della Terra. In questa data ricorre un evento storico: proprio nello stesso giorno, più di 50 anni fa, gli americani scesero in piazza per una manifestazione in difesa del nostro pianeta. Scopriamola meglio

Nel 1969, a Santa Barbara in California, una fuoriuscita di petrolio nell'oceano uccise migliaia di leoni marini, delfini e uccelli devastando un intero ecosistema. Un evento tragico che toccò profondamente il senatore democratico Gaylord Nelson, già molto attivo nel campo ambientale, spingendolo a lanciare, ispirato da alcune proteste di studenti universitari, l'idea di una manifestazione che portasse in piazza la crisi ambientale. Questa grande dimostrazione si tenne nella primavera successiva, proprio il 22 aprile 1970.

A quella che lui stesso definì “una grande scommessa” aderirono 20 milioni di cittadini. Da quel giorno, ogni anno nella stessa data, si celebra l’Earth Day in 190 Paesi del mondo

Da quel giorno, tra alti e bassi, l’evento proseguì fino al 1990, anno in cui ci fu un’altra svolta: a mobilitarsi furono ben 200 milioni di persone, contribuiendo ad aprire la strada al Summit della Terra organizzato dalle Nazioni Unite nel 1992 a Rio de Janeiro.

Una manifestazione durante l'Earth Day a Washington
Una manifestazione durante l'Earth Day a Washington

Anche il nostro Paese, l’Italia, fa la sua parte con Earth Day Italia Onlus, un'associazione che lavora in partnership con l’Earth Day Network di Washington con l'obiettivo di tutelare la nostra Casa Comune, la Terra. Ecco le missioni che si è data:

  • l’urgenza di una maggiore cooperazione tra i tanti attori del sistema socioeconomico affinché venga perseguito uno sviluppo sostenibile non solo in chiave economica ma anche sociale ed ambientale
  • la necessità di una comunicazione ambientale indipendente e di sistema che non guardi agli interessi particolari dei singoli attori ma che persegua un dialogo costruttivo dando voce a tutti
  • la centralità dei Territori quali microsistemi socioeconomici nei quali è realistico perseguire quel livello minimo di coesione e cooperazione necessario al perseguimento di uno sviluppo sostenibile
  • l'urgenza di promuovere una maggiore consapevolezza nei cittadini italiani di quanto le loro scelte di acquisto, i loro stili di consumo e le loro scelte di voto incidano nell’operato dei decision maker attraverso l’affermazione di rigorosi criteri di sostenibilità sociale ed economica 
  • l’opportunità di una partecipazione italiana ai movimenti globali di innovazione civile (sociale, ambientale, economica) per contribuire a sviluppare una (massa) critica responsabilizzante nel contesto della globalizzazione economica

Lo scopo della giornata è sempre lo stesso: sollevare le coscienze, chiedere azioni concrete e informare la società sullo stato di salute della Terra. Oggi a partecipare alla Giornata della Terra sono più di un miliardo di persone. Per questo è considerato il più grande evento ambientalista del pianeta

Come tutte le ricorrenze e le feste, però, non deve finire per essere fine a se stesso. Ogni giorno dovrebbe essere un Earth Day attraverso piccole-grandi azioni quotidiane in salvaguardia dell'ambiente.


Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.

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