donne di diverse etnie

Oggi è la Giornata per l’Eliminazione della Discriminazione razziale: la storia e le origini

Una dichiarazione d'amore nei confronti dell'umanità tutta, un atto di coraggio contro ogni forma di razzismo: la Giornata Internazionale per l'eliminazione della Discriminazione Razziale è più importante che mai. Ecco le sue radici
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Come ogni 21 marzo, in tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale per l'eliminazione della Discriminazione Razziale. Una ricorrenza nata dal dolore e dalla sofferenza, necessaria e significativa. Perché in questa data fatidica di ormai 62 anni fa, la morte ingiusta di tante persone scatenò qualcosa nel cuore di tutti, specialmente di chi ha nelle mani il destino di vari Paesi.

Perché si celebra ogni 21 marzo

Figure come Martin Luther King e Rosa Parks, tanto per citare due esempi celebri, sono icone di un'epoca che sembra lontana anni luce. Un'epoca in cui una signora nera veniva costretta a lasciare il proprio posto sul bus per cederlo a un bianco. Un'epoca in cui il colore della pelle era talmente fondamentale da rendere le persone-di-colore quasi delle sagome senza volto né personalità. Un peso per la società, potremmo azzardare.

Ma oggi una Giornata Internazionale per l'eliminazione della Discriminazione Razziale ha ancora senso? Chi perse la vita in quel fatidico 21 marzo 1960 a Shaperville, in Sudafrica, ci risponderebbe a gran voce di sì.

In quel tragico 21 marzo di 62 anni fa, la polizia aprì il fuoco contro chi manifestava pacificamente contro le neonate leggi dell'apartheid, ferendo centottanta persone e uccidendone sessantanove

Persone che persero la vita per una sola colpa: ritenere inaccettabile piegarsi a un mondo in cui la diversità è motivo di vergogna e disonore, un mondo in cui c'è chi crede che esistano persone di serie A e di serie B.

L'impegno dell'ONU e degli Stati

L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite non è rimasta indifferenze al massacro di Shaperville, ennesimo atto di violenza nel nome della discriminazione razziale. Per questo ha istituito la prima Giornata Internazionale per l'eliminazione della Discriminazione Razziale nel 1966 e successivamente, nel 1979, ha adottato un programma di attività che coinvolgesse tutti gli Stati membri dell'ONU con maggiore impegno.

Da quel momento in poi, l'Assemblea Generale ha iniziato qualcosa di molto importante, decidendo di intraprendere un'azione seria e coesa contro il razzismo e la discriminazione razziale in ogni parte del mondo.

Ogni anno per una settimana a partire dal 21 marzo gli Stati si impegnano a esprimere solidarietà e appoggiare fattivamente i popoli in lotta contro la discriminazione razziale

Dagli anni Sessanta a oggi di passi in avanti ne sono stati fatti. Il sistema dell'apartheid in Africa non esiste più e molti Paesi nel mondo hanno abolito le leggi razziste. Nel 1965 i leader mondiali hanno prodotto il programma più autorevole e completo contro razzismo, xenofobia e relativa intolleranza: la Convenzione internazionale sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale.

Il contesto è ben diverso rispetto a qualche decennio fa e sì, il mondo e la gente comune sono più sensibili a tematiche del genere. Ma ancora, in ogni parte del mondo, troppi individui, comunità e società soffrono per l'ingiustizia e lo stigma che il razzismo porta con sè.

Tutti gli esseri umani nascono liberi

La Convenzione, redatta dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e poi firmata dai rappresentanti dei vari Paesi, è un testo forte e commovente. È una dichiarazione d'amore nei confronti di tutta l'umanità e di guerra, aperta e senza esitazioni, contro ogni dottrina o sistema sociale o teoria che del razzismo faccia il proprio vessillo.

La superiorità razziale è scientificamente falsa e infondata, moralmente sbagliata e pericolosa, va respinta con ogni mezzo e con tutte le forze possibili

Non esistono persone superiori ad altre, non esiste distinzione di razza in base all'etnia o al colore della pelle. Sembra quasi ridondante e scontato affermarlo nel 2022, eppure sradicare le varie forme di discriminazione razziale è un compito che non è stato ancora portato a termine. È questo che si chiede agli Stati e ai leader del mondo. Ed è questo che si chiede anche a noi.

Il tema dell'edizione 2022

Ogni anno l'ONU assegna un tema specifico per celebrare la Giornata Internazionale per l'eliminazione della Discriminazione Razziale. Quest'anno - per una settimana a partire dal 21 marzo 2022 - gli incontri e le iniziative sono incentrate su "Voci per un'azione contro il razzismo".

Vuol dire evidenziare l'importanza della partecipazione di ognuno di noi nella lotta contro il razzismo e qualsiasi tipo di discriminazione. Significa coinvolgere le istituzioni e chiunque detenga il potere decisionale per agire prevenendo le varie forme di discriminazione. È affermare il diritto a essere sé stessi, alla libertà di espressione e di riunione pacifica. È dare appoggio effettivo a tutte le associazioni, enti ed entità che ogni giorno lottano contro i mulini a vento.

Non dobbiamo temere di esprimere valori e idee di uguaglianza, né di mobilitarci contro l'ingiustizia razziale. Iniziative come la Giornata Internazionale per l'eliminazione della Discriminazione Razziale servono a mantenere accesa la fiamma del coraggio, dell'azione, dell'idea. E il cambiamento in corso, così, sarà davvero inarrestabile.

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