25 novembre: ActionAid lancia il “Black Freeday” e denuncia i tagli ai fondi sulla prevenzione

Rispetto al 2022, è del 70% il taglio ai fondi sulla prevenzione della violenza di genere in Italia. Con il report “Prevenzione Sottocosto”, ActionAid denuncia come i fondi in materia di prevenzione siano del tutto insufficienti. E lancia l'iniziativa "Black Freeday"

Novembre non è solo il mese del Black Friday, il venerdì "nero" dedicato agli sconti in vista del Natale. Novembre è, soprattutto, il mese dedicato alla lotta contro la violenza di genere e sulle donne, una piaga che non sembra però ricevere la necessaria e dovuta attenzione, neppure a livello governativo. È quanto denuncia ActionAid con la sua nuova campagna di sensibilizzazione, che prende in prestito proprio il concetto alla base del Black Friday per denunciare uno "sconto" che di positivo ha ben poco: il taglio operato dal Governo ai fondi per la prevenzione della violenza di genere.

Nel corso dell'ultimo anno, infatti, gli stanziamenti in Italia sono calati del 70%, passando dagli oltre 17 milioni di euro del 2022 ai 5 milioni del 2023. E con "Black Freeday", l'associazione e la sua storica ambassador, Claudia Gerini, puntano i fari proprio su questo con una maxi-affissione digitale nel centro di Roma in pieno stile Black Friday, dove appare la cifra -70%. Dal fondo scuro si vede una donna uscire dall'ombra, e insieme appare la scritta che spiega dove è stato applicato il “taglio”: sulla prevenzione della violenza di genere, fenomeno che in Italia colpisce 1 donna su 3. ActionAid con la campagna Black FreeDay chiede dunque al Governo una strategia di prevenzione di medio e lungo periodo, che agisca sulla diffusa cultura maschilista in Italia, che produce discriminazioni e violenza contro le bambine, le ragazze e le donne. 

«La violenza contro le donne in Italia è quotidiana» - ha detto Gerini, che da anni presta il volto alla battaglia di ActionAid - «Si manifesta in molti modi diversi, e devasta la vita di chi la subisce senza eccezioni. Intervenire in supporto di queste donne è fondamentale, ma arrivare dopo non basta. È necessario contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme, prima che si verifichi. Per questo fare sconti sulla prevenzione non è ammissibile».

La scelta di associare due ricorrenze così diverse non è affatto casuale. Negli stessi giorni del mese di novembre si accavallano infatti il Black Friday (24 novembre), momento di shopping contagioso a suon di offerte in vista dei regali di Natale, e la Giornata per l’eliminazione della violenza maschile sulle donne (25 novembre).

Una coincidenza simbolica per richiamare l’attenzione e far esplodere le contraddizioni che riguardano il sottofinanziamento delle politiche di contrasto alla violenza in Italia. Sono quasi 7 milioni le donne che nel corso della propria vita hanno subito una forma di violenza fisica. Più di 2 milioni hanno subito stalking. Milioni sono vittime di abusi psicologici o economici (Fonte Istat). E 104 i femminicidi, solo lo scorso anno. Con questi numeri, quello sulla prevenzione della violenza di genere è lo sconto che non possiamo permetterci. La prevenzione, infatti, non è mai stata una priorità per nessun Governo che si è succeduto negli anni. I pochi finanziamenti dedicati si sono concentrati in alcuni periodi, come il 2022, per essere poi tagliati di nuovo.

I dati dello studio ActionAid: risorse aumentate del 156%, ma solo il 12% va alla prevenzione

«In 10 anni le risorse economiche stanziate per la “Legge sul femminicidio” per il sistema antiviolenza sono aumentate del 156%, ma il numero delle donne uccise da uomini in ambito familiare-affettivo non è diminuito, restando simile di anno in anno - sottolinea Katia Scannavini, vicesegretaria generale ActionAid Italia - Questo dimostra come siano state inadeguate le politiche antiviolenza adottate, con una forte penalizzazione dei fondi destinati alla prevenzione, che nell’ultimo triennio sono stati solo il 12% del totale. Con la campagna Black FreeDay vogliamo chiedere al Governo e al Parlamento di costruire davvero un futuro libero dalla violenza per bambine e ragazze, perché senza fondi sufficienti e politiche mirate alla prevenzione si continuerà ad intervenire sempre e solo in risposta alle violenze già subite dalle donne».

All'investimento che Governo e Parlamento hanno dedicato alla violenza di genere e sulle donne, ActionAid ha dedicato uno studio che ha analizzato gli ultimi 10 anni, ovvero il periodo che intercorre dall'emanazione della Legge 119/2013, quella che detta le "disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere". Le risorse hanno avuto una crescita importante, e il maggiore incremento di fondi (67%) si è avuto tra il 2020 e il 2023, periodo in cui lo Stato ha impegnato circa 248,8 milioni di euro. Di questi però solo il 12%, cioè 30.9 milioni di euro, sono stati destinati alla prevenzione. Agli interventi di educazione e sensibilizzazione che hanno l’obiettivo di scardinare norme e comportamenti sociali che producono e riproducono la violenza, la cosiddetta prevenzione primaria, è stato riservato solo il 5,6% del totale dei fondi antiviolenza 2020-2023.

Gender Social Norm Index delle Nazioni Unite: preoccupanti gli indici dell'Italia

L’urgenza di intervenire sulla prevenzione primaria con azioni di impatto e di lunga durata è evidenziato però anche dai dati mondiali del Gender Social Norm Index delle Nazioni Unite (Undp 2023), che misura stereotipi e credenze che danno vita alle diseguaglianze di genere. Oggi, rivela l’Indice, più di un quarto della popolazione mondiale ritiene giustificabile che un uomo picchi la moglie. L’Italia ha indici particolarmente preoccupanti: il 61.58% della popolazione italiana ha pregiudizi contro le donne e il 45% ha convinzioni che possono condurre a giustificare la violenza fisica, sessuale e psicologica da parte del partner. In confronto, la Spagna negli anni ha fatto meglio di noi: c’è solo il 50,74% della popolazione con pregiudizi e il 29% che giustifica la violenza. Solo un lavoro culturale che contrasti le consuetudini e i modelli di violenza contro le donne e le ragazze può quindi invertire la rotta. 

La Campagna Black FreeDay, oltre alla maxi-affissione e agli spazi pubblicitari, sarà amplificata sui canali digital di ActionAid e dalle call to action di attiviste e creator che rilanceranno dai loro profili Instagram e TikTok il messaggio “Per liberare le donne dalla violenza puntare al ribasso non conviene”.   
 

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