Il riscaldamento del Mediterraneo è sempre più preoccupante

Parliamo sempre di cambiamento climatico, riscaldamento globale, inquinamento, ma davvero poco ci soffermiamo a riflettere su un fenomeno davvero preoccupante che sta coinvolgendo quello che i romani chiamavano Mare nostrum, il Mediterraneo. Secondo i dati del servizio di monitoraggio climatico europeo, Copernicus, è in atto una trasformazione senza precedenti, con temperature marine che hanno toccato livelli record

Il 15 agosto 2024 le acque al largo di el-Arish, in Egitto, hanno toccato i 31,96 gradi centigradi, temperatura che supera di quasi due gradi quello precedente di 30 gradi, registrato all'inizio di agosto a Nizza, in Francia. Questi eventi segnano di fatto una preoccupante escalation del riscaldamento marino che potrebbe avere conseguenze devastanti. Il fenomeno del riscaldamento del Mediterraneo però non è isolato e fa parte di un trend globale più ampio che tuttavia, vede il nostro mare riscaldarsi più velocemente rispetto agli altri. Non a caso è stato definito dagli esperti un “hot spot del riscaldamento degli oceani”. Infatti, dal 1980 le acque superficiali del Mediterraneo sono aumentate mediamente di 0,4 gradi centigradi ogni decennio, un ritmo più rapido rispetto alla media globale. Questo fenomeno è stato aggravato dal fatto che

il mare ha assorbito oltre il 90% del calore prodotto dal riscaldamento globale causato dall'uomo negli ultimi 50 anni, un calore che si distribuisce non solo in superficie ma anche a profondità maggiori, alterando la dinamica degli ecosistemi marini

Per rendere più concreta la portata dell’evento, possiamo dire che nel 2020 lo strato superficiale degli oceani ha accumulato una quantità di calore eccezionale, paragonabile a quello generato da 630 miliardi di asciugacapelli funzionanti 24 ore su 24 per un anno intero. Questo è equivalente a oltre 10.000 volte il consumo totale di energia elettrica del nostro paese nel 2019.

Come sappiamo, nel sistema Terra tutto è interconnesso, di conseguenza possiamo intuire facilmente che questo riscaldamento è strettamente legato all'incremento delle temperature atmosferiche, causato a sua volta dalle attività umane, in particolare dalla combustione di carbone, petrolio e gas naturale

L'accumulo di gas serra nell'atmosfera intrappola il calore, aumentando la temperatura globale e contribuendo direttamente al riscaldamento delle acque oceaniche e marine. Questo fenomeno prende il nome di riscaldamento globale.

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Le conseguenze del riscaldamento dei mari

Le conseguenze del riscaldamento delle acque del Mediterraneo sono molteplici e complesse. Una temperatura marina più alta non solo altera l'equilibrio dell'ecosistema marino, ma amplifica anche i fenomeni meteorologici estremi. Un esempio di questo è l'aumento della frequenza e dell'intensità di tempeste e uragani mediterranei, eventi che acquisiscono energia dall'evaporazione delle acque calde. Allo stesso tempo, le specie autoctone faticano ad adattarsi a una temperatura diversa e rischiano di restare decimate. Il riscaldamento del Mediterraneo rappresenta dunque una chiara minaccia non solo per l'ambiente, ma anche per le comunità che dipendono da questo mare per la loro sopravvivenza economica e culturale.

I mari poi svolgono un ruolo importantissimo nell’assorbimento della CO2, principale gas a effetto serra, ma questo non è senza conseguenze. Infatti, l’assorbimento di questo gas provoca un aumento dell'acidificazione dell’acqua, che a sua volta rende più fragili i gusci dei molluschi e i coralli, aumentando la loro vulnerabilità.

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La velocità di questi cambiamenti è particolarmente problematica, poiché non consente alle specie marine di adattarsi in tempo utile, mettendo a rischio l'intera biodiversità del Mediterraneo

Agire ora è quindi essenziale per preservare il fragile equilibrio dei nostri mari e garantire un futuro vivibile per noi e per le prossime generazioni.


Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.

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