#inPiediControLaViolenza, l’installazione del Gruppo Mondadori per il 25 novembre. Francesca Rigolio: “la violenza di genere riguarda tutti”
Un progetto nato per ricordare che la violenza di genere riguarda tutti, nessuno escluso, e per stimolare il dibattito sulle radici – anche le più nascoste – delle forme di violenza più efferate. Dal 18 al 25 novembre, Palazzo Niemeyer ospita #inPiediControLaViolenza, l’installazione artistica sviluppata in collaborazione con il fotografo Nicola Ughi e il regista Tommaso Casigliani. Protagoniste sono 100 sedie rosse che, nella visione degli artisti, rappresentano un simbolo di impegno collettivo, una presa di coscienza di un’emergenza che va affrontata con azioni concrete, giorno dopo giorno.
L’installazione si compone di una sola sedia aperta, in piedi – a simboleggiare forza e resistenza – e di 99 sedie chiuse e “abbattute”, abbandonate a terra: un omaggio silenzioso, ma potente, a tutte le donne la cui storia è stata interrotta da una violenza, e a tutte coloro che vivono ogni giorno abusi e ingiustizie. Un invito (anche) a riconoscere che la violenza di genere è molto più vicina di quanto pensiamo, a comprendere – nonostante sia doloroso – che si cela anche nelle parole e nei gesti quotidiani. Ma l’installazione è anche un invito a prendere posizione, a non rimanere in silenzio, a smettere di fare finta di non vedere. A stare fermamente #InPiediControlaViolenza.
Qui il video di presentazione dell’installazione artistica e l’illuminazione straordinaria di Palazzo Mondadori:
Celebrare il 25 novembre, ogni giorno
#InPiediControlaViolenza si inserisce nel percorso di responsabilità sociale che il Gruppo Mondadori ha iniziato a percorrere insieme alle sue case editrici, ai media digitali, ai magazine e alle librerie con l’obiettivo di promuovere una cultura basata sul rispetto e sulla parità.
Un impegno che è stato riconosciuto anche attraverso la Certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere, ottenuta dal Gruppo nel marzo di quest’anno. La Certificazione ha rappresentato un ulteriore passo in avanti nel percorso intrapreso dal Gruppo a partire dal 2021 con la creazione della funzione Diversity & Inclusion, nata con l’obiettivo di garantire opportunità eque e trasparenti a tutte le persone di Mondadori.
Il nostro 25 novembre (e non solo)
La sensibilizzazione su queste tematiche si esprimerà il 25 novembre, ma anche nelle ore precedenti, con contenuti offerti dai media del Gruppo. In particolare, The Wom e Webboh, contenuti per sensibilizzare su questo tema di forte attualità.
Nell'ambito del palinsesto del profilo Instagram di The Wom è in programma la pubblicazione di un reel in collaborazione con DONNEXSTRADA, associazione no profit per la sicurezza in strada e contro la violenza di genere. Nel video la storia di Giovanna, una sopravvivente che ha voluto ricordarci con la sua testimonianza quanto sia fondamentale ascoltare, sostenere e credere a chiunque racconti la propria esperienza.
Sul sito di The Wom sarà, inoltre, pubblicato uno speciale con approfondimenti, interviste, testimonianze e spunti di riflessione sul tema della violenza di genere.
L’incontro dedicato a dipendenti e collaboratori
Proprio al fine di diffondere una maggiore conoscenza della tematica della violenza di genere tra i dipendenti, Gruppo Mondadori offre una serie di webinar sui temi della Diversity & Inclusion, tra cui il prossimo, il 21 novembre, dal titolo “Convinzioni e micro aggressioni. Tra bias e intelligenza artificiale”.
Il panel vedrà la partecipazione di Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori, e il contributo di quattro esperti in diversi ambiti, dalle neuroscienze alla psicologia, dall’economia alla parità di genere: Raffaella Tonini, Scienziata e Direttrice di Ricerca del laboratorio di Neuromodulazione dei Circuiti Corticali e Sottocorticali presso l’Istituto Italiano di Tecnologia; Vittorio Lingiardi, Psichiatra, psicoanalista, Professore ordinario alla Sapienza Università di Roma; Andrea Notarnicola Cociani, Consulente di Direzione di Newton e Presidente del Consiglio di Indirizzo Scientifico della Fondazione Global Inclusion art. 3 ETS; e Azzurra Rinaldi, Economista, Direttrice della School of Gender Economics all’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza.
Intervista a Francesca Rigolio, Chief Sustainability Officer del Gruppo Mondadori
Abbiamo chiesto a Francesca Rigolio, Chief Sustainability Officer del Gruppo Mondadori, di raccontarci il percorso del Gruppo verso un cambiamento culturale che parta proprio da una maggiore consapevolezza sulla violenza di genere.
Qual è l'obiettivo dell’installazione #inPiediControlaViolenza ?
L’idea dell’installazione è nata da un’iniziativa di The Wom e da una proposta di Andrea Santagata, amministratore delegato di Mondadori Media, che mi è piaciuta subito moltissimo.
La violenza di genere è infatti un tema sempre più urgente che credo sia ormai necessario affrontare e condividere anche all’interno delle aziende. Crediamo infatti che riguardi tutti e che non debba essere percepito come un tema “altro” o lontano dalle realtà lavorative. Basti pensare, ad esempio, che il Gruppo Mondadori ha una popolazione di quasi 2.000 persone, costituita al 65% da donne.
Credo inoltre che sia importante sottolineare che la violenza di genere non si esprime solo nella sua forma più estrema, ovvero quella dei femminicidi, ma si può manifestare anche a livello verbale.
Ringrazio quindi il team di The Wom per aver messo al servizio di tutta l’azienda l’idea di un’iniziativa così significativa: è un esempio virtuoso di come un brand possa riconoscersi nell'identità collettiva di un Gruppo che è sempre più attento alle persone.
L’installazione, oltre a sensibilizzare e ricordare i femminicidi avvenuti nel corso dell’anno, porta un messaggio positivo, rappresentato dall’unica sedia rimasta in piedi. È un invito ad attivarsi concretamente contro la violenza di genere?
Sì, lo è. Il nostro è un invito alla consapevolezza affinché ogni presa di coscienza abbia una ricaduta concreta nella quotidianità. È un modo per dire: adesso fai qualcosa anche tu. Trovo che l’installazione sia riuscita a valorizzare egregiamente il messaggio rappresentato simbolicamente dalle sedie rosse.
Inoltre, il fatto di coinvolgere le persone del nostro Gruppo a interagire con l’installazione, invitando loro a camminare attraverso le stesse sedie, è già un trigger di consapevolezza.
E sono sicura che avrà delle conseguenze: qualcuno deciderà di non ridere alla prossima battuta discriminatoria, qualcun altro sceglierà di smettere di stare in silenzio, altri ancora invece non cambieranno idea. Ma non importa: le sedie rosse saranno qualcosa a cui ancorare un’identità collettiva in Mondadori. Abbiamo costruito il punto di partenza di un percorso che non era ancora stato affrontato. Credo abbia una valenza simbolica estremamente rilevante.
Perché è così importante che una realtà come Gruppo Mondadori si faccia portatrice di un messaggio sulla violenza di genere?
Nel contesto odierno, le aziende stanno diventando sempre più un punto di riferimento per le persone. I dipendenti desiderano che la loro azienda abbia dei valori, in cui identificarsi, e che prenda posizione. Iniziative come queste sono quindi importantissime, soprattutto per una realtà come il Gruppo Mondadori che è il primo operatore editoriale italiano. In questo caso, l’installazione ha una doppia funzione: diffondere il messaggio all’esterno, ma anche parlare all’interno, con i suoi dipendenti.
Da qui nasce anche l’idea di offrire ai dipendenti una serie di webinar sui temi dell’inclusione, tra cui il prossimo, il 21 novembre, dal titolo “Convinzioni e micro aggressioni. Tra bias e intelligenza artificiale”.
Esattamente. L’appuntamento avrà luogo domani nell’ambito del percorso di “Diversity & Inclusion” dell’azienda, volto a favorire una cultura inclusiva e opportunità eque in azienda. Sarà l’occasione per esplorare come i bias cognitivi influenzino le convinzioni personali e attivino fenomeni, spesso invisibili, come le micro aggressioni.
Questi appuntamenti sono parte di un dialogo, attivo da diversi anni, con i dipendenti. Essere arrivati a parlare di violenza di genere rappresenta un traguardo, perché oggi abbiamo il coraggio di farlo ad alta voce. Siamo un Gruppo che rifugge la banalità e che si interroga molto: abbiamo lanciato una survey, da cui emerge che siamo un’azienda che ha ben presente questo problema e che è disposta a parlarne in modo costruttivo: c’è una grande consapevolezza. Sappiamo che una molestia verbale non è meno grave di una molestia fisica e dobbiamo capire come affrontarle e come promuovere anche all’esterno una maggiore consapevolezza. La cosa più bella che ho sentito dire in azienda è che alcune persone hanno fatto vedere i nostri webinar ai propri figli. Una bellissima alleanza tra le generazioni.
Su quali tracce proseguirà questo percorso?
Il bello di questo lavoro è che cresce con i contributi delle persone. Per esempio, nel prossimo futuro vogliamo approfondire il tema della violenza economica. C’è ancora una grande percentuale di donne che non ha un conto corrente, ed esiste ancora una grande incapacità nel gestire gli strumenti finanziari. Tutto ciò non è dovuto né a pigrizia né a ignoranza, ma a un retaggio culturale ancora molto diffuso, o a blocchi emotivi.
Questo percorso si sviluppa anche parallelamente a un’idea importante: quella di considerare i temi della parità di genere, e della Diversity & Inclusion, come parte della sostenibilità sociale. Quando parliamo di sostenibilità pensiamo sempre all’ambiente che è un tema importantissimo, ma non dobbiamo mai dimenticare che esiste la sostenibilità sociale e che per un gruppo editoriale come il nostro è addirittura prioritaria.
Credits foto e video
Fotografo: Nicola Ughi.
Regia: Tommaso Casigliani.
Direttore della fotografia: Paolo Palladino.
Assistente alla regia: Raffaello Terreni.
Musica: Tommaso Casigliani e Pietro Pagnes.
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Nella foto di gruppo, di Nicola Ughi:
- Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori,
- Francesca Rigolio, Chief Sustainability Officer del Gruppo Mondadori,
- Andrea Santagata, Amministratore delegato area Digital e MarTech di Mondadori Media,
- Federico Angrisano, Direttore Comunicazione e media relations del Gruppo Mondadori.
Per The Wom:
- Aurora Odolini
- Daniela Cerrato
- Emanuela Frascà
- Enrico Chiara
- Jennifer Sgrò
- Lucrezia Gulli
- Manuela Ferrara
- Mauro Introzzi
- Michela Santini
- Viola Zucchero
Inoltre:
- Alessandra Paglia
- Carmen Mugione
- Chiara Capuzzi
- Edoardo Muratore
- Elena Isacchini
- Federica Colombo
- Felice Nenna
- Giulio Pasqui
- Margherita Benati
- Oscar Camarotto
- Rossella Ragaini
- Silvia Leoni
- Stefania Giovacchini
Si ringraziano anche tutte le altre colleghe e gli altri colleghi, non presenti nelal foto, che a vario titolo hanno collaborato alla riuscita dell'iniziativa