Monetine, la piattaforma che combatte la violenza economica

Il progetto ha vinto un bando di Fondazione Finanza Etica finalizzato a fornire nuovi strumenti per contrastare la violenza di genere. Il 33% delle donne che si rivolge ai centri antiviolenza è vittima di questo abuso

Le associazioni che si battono per la tutela dei diritti delle donne e contro la violenza di genere lo chiedono ormai da tempo: la violenza economica va ufficialmente riconosciuta (e trattata come) abuso, e va contrastata con mezzi adeguati così da prevenire i devastanti effetti che può avere sulla vita delle vittime. E dove non arrivano le istituzioni possono arrivare iniziative private finalizzate proprio a fornire supporto a tutte le vittime per rompere il ciclo di controllo e dipendenza finanziaria, così da consentire loro di raggiungere l'indipendenza finanziaria, mantenere un lavoro e accedere alle risorse economiche indispensabili per la sicurezza e il benessere.

Proprio per contrastare la violenza di genere nella sua interezza è nata “Monetine”, una piattaforma di strumenti di attivismo civico e finanziario progettata per aiutare le donne in condizione di fragilità economica ad avere strumenti concreti di empowerment ed educazione finanziaria.

Cos'è la violenza economica

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che una donna su tre a livello globale sia vittima di abusi fisici o psicologici da parte di una persona a lei vicina. La violenza economica è una forma di violenza domestica che coinvolge il controllo finanziario e l'uso del denaro come strumento di potere e coercizione all'interno della relazione, manifestandosi attraverso azioni che limitano o impediscono l'autonomia finanziaria e l'indipendenza economica di una persona. Si tratta di un fenomeno ancora poco indagato, ma che riguarda il 33% delle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza.

Alcuni esempi di comportamenti associati alla violenza economica includono il controllo dei soldi, la limitazione dell'accesso ai mezzi finanziari, l'appropriazione indebita dei beni o dei soldi della vittima, l'accumulo di debiti in suo nome e la coercizione finanziaria, ovvero minacce e percosse per costringere la vittima a contrarre prestiti, vendere beni o firmare documenti contro la sua volontà.

Cos'è e come funziona Monetine

Monetine è un'iniziativa realizzata da Glocal Impact Network, laboratorio di design sull’innovazione allo sviluppo di Prato, grazie a un bando di Fondazione Finanza Etica, che ha finanziato progetti finalizzati a contrastare la violenza economica con 50mila euro nell’ambito del programma di erogazioni liberali di Etica Sgr, società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Etica. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con il centro antiviolenza La Nara, coordinato da Francesca Ranaldi, da Ami Fall, bancaria da oltre vent’anni e autrice del progetto @pecuniami, pagina Instagram dedicata alla divulgazione e all’educazione finanziaria rivolta in modo particolare alle donne, e da Azzurra Rinaldi, docente di Economia politica presso l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, dove è direttrice della School Of Gender Economics, esperta di economia di genere, autrice di articoli e libri sui temi del gender gap.

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Monetine, come detto, è una piattaforma che ha l’obiettivo di aiutare le vittime di violenza economica di genere a riconoscerla, contrastarla e superarla, ed è online dalla primavera del 2023. Obiettivo del progetto è fornire alle donne gli strumenti per riconoscere e quindi denunciare la violenza economica di genere e le radici culturali in cui si nasconde questo tipo di abuso, così da affrontare il tema in maniera sistemica, considerando tutte le sfere entro cui si manifesta il fenomeno: personale, sociale, culturale. Per questo il coinvolgimento delle operatrici e degli operatori bancari, uno degli elementi costitutivi del progetto vincitore, è stato considerato come uno degli elementi di maggiore interesse, dalla Fondazione, nella sua scelta.

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Le principali destinatarie del percorso contro la violenza economica “Monetine” sono quindi le donne che hanno chiesto supporto a un centro antiviolenza, ma anche le operatrici e gli operatori dei centri a cui verranno forniti strumenti e metodologie per migliorare il servizio offerto. La piattaforma aiuta le vittime di violenza domestica ed economica a capire come entrare in banca e iniziare a prendersi cura di sé, come gestire i soldi e iniziare a costruire la propria indipendenza economica e come programmare il futuro e riprendere in mano la propria vita. Negli istituti di credito è stata invece ideata una campagna di sensibilizzazione per le persone che operano allo sportello e le addette ai crediti, così da prepararle a un diverso approccio nei confronti delle potenziali o effettive vittime di violenza economica.

La diffusione della piattaforma ha coinvolto in prima battuta 18 centri antiviolenza toscani, e verrà allargata ad almeno un centro antiviolenza per ogni regione italiana: «Monetine fornisce strumenti per imparare a riconoscere la violenza economica - ha spiegato Ami Fall - Le prime destinatarie sono le donne ospiti nei centri antiviolenza, che devono riconquistare o costruire da zero il rapporto con il denaro e con gli istituti finanziari. Ma riteniamo che sia necessario che anche gli operatori e le operatrici dei centri antiviolenza abbiano gli strumenti per supportare le donne vittime di violenza nell’accesso in banca».

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“Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Monetine di costruire un dialogo e un confronto con chi lavora in banca, in modo da arrivare, se possibile, a una co-progettazione di strumenti non solo culturali, ma anche tecnico operativi per affrontare la violenza economica di genere dall’interno degli istituti di credito - ha aggiunto Teresa Masciopinto, presidente di Fondazione Finanza Etica (Gruppo Banca Etica) - Abbiamo deciso di sostenere il progetto di Glocal Impact Network, che ha vinto il bando ‘Mio il denaro mia la scelta’, grazie al fondo utili di Etica Sgr, su oltre 30 proposte presentate, perché abbiamo ritenuto di grande interesse la visione integrata del problema e di come poterlo affrontare dai diversi punti di vista».

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