Muoversi verso lo Zero: intervista a Noel Kinder, Chief Sustainability Officer di Nike

27-04-2022
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Il cambiamento climatico corre veloce e per fermarlo occorrono azioni altrettanto veloci ed efficaci. È questa la filosofia che ha spinto Nike a impegnarsi in un ambizioso percorso verso la neutralità ambientale. Ce ne parla Noel Kinder, Chief Sustainability Officer del brand

È l’azienda produttrice di sneaker più grande del mondo e proprio per questo si sta impegnando concretamente a ridurre il proprio impatto sul pianeta: sono ormai decenni che Nike mette a punto una serie di innovazioni e rivoluzioni tangibili che mirano non solo a minimizzare l'impronta ambientale, ma anche a lanciare le basi per un futuro migliore.

Una sfida enorme che l'azienda affronta dandosi obiettivi sempre più alti e ambiziosi, stilando ogni anno un Impact Report che riassume i traguardi raggiunti nel campo della sostenibilità – ma non solo – e gli obiettivi per il prossimo futuro.

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Tra gli obiettivi fissati per il 2025 dall'ultimo Impact Report, pubblicato lo scorso marzo, c’è la riduzione del 70% delle emissioni totali di GHG - ovvero i gas a effetto serra - nelle strutture di proprietà e in gestione, utilizzando il 100% di energia rinnovabile. Tra i traguardi raggiunti c'è invece l'eliminazione dalle discariche del 100% degli scarti di produzione Nike presso i fornitori di prodotti finiti di scarpe a favore di un maggiore riciclaggio. Ma ce ne sono tanti altri.

Al motto "non aspettiamo le soluzioni, le creiamo", nel 2019 il brand ha lanciato la campagna Move to Zero, un percorso verso l'azzeramento degli sprechi e delle emissioni di CO2 che comprende varie iniziative virtuose

Tra queste c'è il progetto Refusbished, che consente di acquistare sneaker di seconda mano perfettamente ricondizionate, e l'iniziativa Recycle + Donate, che ritira l'usato per donarlo o riciclarlo.

Dalle scarpe riciclate e dai materiali di produzione residui nasce poi Nike Grind, l'innovativo materiale usato per alcuni modelli Nike e utilizzato nei campi da tennis e da basket, sulle piste da corsa e da atletica.

Un tema, quello della sostenibilità dei materiali, che è molto caro a Nike: al momento, il 78% di tutti i prodotti del brand sono parzialmente realizzati in materiali riciclati. Una percentuale che vuole essere ampliata nei prossimi anni

Abbiamo chiesto a Noel Kinder, Chief Sustainability Officer di Nike, di raccontarci le evoluzioni di Nike nel campo della sostenibilità.

Quando è iniziato il percorso di Nike verso la neutralità ambientale e come è nata la campagna Move to Zero?

La sostenibilità è una priorità fondamentale per Nike, ed è ormai da decenni che mettiamo a punto azioni concrete per combattere il cambiamento climatico. Abbiamo lanciato la campagna Move To Zero nel 2019 come passo fondamentale per fare chiarezza sul nostro percorso verso la neutralità ambientale e lo zero waste.

Move To Zero è espressione del profondo impegno di Nike per la sostenibilità. Un impegno guidato dalla responsabilità che sentiamo nei confronti del pianeta e del futuro dello sport.

Ma il nostro impegno nella sostenibilità è precedente a Move To Zero. Un esempio è lo sviluppo del materiale Nike Grind più di tre decenni fa, un altro è il fatto che i nostri uffici nell'EMEA (Europe and Middle East & Africa) così come lo European Logistics Campus sono alimentati con energie rinnovabili da molti anni. Inoltre, da 20 anni pubblichiamo un Impact Report ogni anno. Il report di quest’anno evidenzia i progressi fatti fino ad oggi, ma soprattutto ci rende responsabili dei nostri obiettivi in fatto di emissioni di carbonio e di scarti di produzione. Stiamo lavorando per un pianeta più sano e per un futuro in cui tutti possano stare bene.

Perché acquistare consapevolmente è sempre più importante oggi?

I nostri atleti ci raccontano costantemente come il cambiamento climatico abbia alterato le loro vite, come stia influenzando il modo in cui si allenano, competono e giocano.

Senza aria pulita, acqua fresca e altre risorse vitali, gli atleti non saranno più in grado di allenarsi e di competere negli anni a venire. Come per loro, sappiamo che questa è una prospettiva allarmante anche per i giovani attenti al clima di tutto il mondo.

La situazione è urgente e – come sta facendo Nike - anche i consumatori stanno cercando soluzioni per ridurre il loro impatto ambientale. Acquistare responsabilmente è un modo per farlo.

Quali sono i traguardi raggiunti da Nike in termini di sostenibilità di cui siete più orgogliosi?

Un futuro più sostenibile richiede l'eliminazione degli sprechi fin dall'inizio della catena produttiva, così come l'ottimizzazione dei processi di produzione per la massima efficienza dei materiali e la gestione dei materiali di scarto tramite sistemi circolari per preservare, recuperare, rinnovare e rigenerare la loro utilità e il loro valore economico.

Nel 2021, il 100% degli scarti di produzione di Nike presso i nostri fornitori di calzature finite è stato sottratto alle discariche attraverso un maggiore riciclaggio, e abbiamo ulteriormente ampliato la portata delle iniziative circolari per estendere il ciclo di vita dei nostri prodotti attraverso il lancio di servizi al consumatore come Nike Refurbished e Recycling & Donation in Europa.

Un altro importante obiettivo è ridurre le nostre emissioni assolute di gas serra del 70% nelle nostre strutture di proprietà o gestite, utilizzando il 100% di energia rinnovabile e convertendo la nostra flotta di mezzi di trasporto in veicoli elettrici. Oggi, siamo al 77% del cammino verso il nostro obiettivo dell'utilizzo del 100% di energia rinnovabile: le nostre strutture di proprietà o gestite in Nord America e in Europa funzionano già con energia prodotta da fonti rinnovabili come il vento e il sole.

Nike conta circa 75.000 dipendenti in tutto il mondo ed è la più grande azienda di sneaker: quali sono le sfide più difficili nel coordinare il vostro sforzo di sostenibilità?

La sfida più grande che affrontiamo è: come possiamo diventare più veloci? I rifiuti e le emissioni di carbonio sono i problemi più immediati che stiamo affrontando, ma non possiamo farlo da soli, quindi stiamo innovando e lavorando con un senso di urgenza più alto che mai.

Siamo i più grandi nel nostro settore, quindi abbiamo la responsabilità di reimmaginare l'innovazione sostenibile in tutta la nostra catena del valore - compreso il modo in cui il prodotto viene procurato, fatto, distribuito, usato, restituito, riutilizzato e infine ripensato come qualcosa di nuovo.

C'è molto da fare, ma abbiamo messo tutto il nostro lavoro al servizio dei nostri obiettivi basati sulla scienza, e siamo ottimisti sul fatto che continueremo a fare progressi per un pianeta più sano.

Dal punto di vista dei dipendenti, ci stiamo anche concentrando sull'educazione e sulla consapevolezza della sostenibilità. Continuiamo a far crescere i talenti in questo settore, investiamo in strumenti che rendono più facile ai designer fare scelte più sostenibili nel campo dei materiali, e abbiamo creato delle community per i dipendenti in modo da coinvolgerli in questo importante argomento attraverso forum ed eventi. Stiamo anche innovando i luoghi in cui lavoriamo muovendoci verso un futuro che sia zero waste e a zero impatto ambientale, e il passaggio all'energia rinnovabile, come menzionato prima, è un grande esempio di questo.

Ancora una volta, la più grande sfida che tutti noi affrontiamo è quella di muoverci più velocemente. L'urgenza del cambiamento climatico richiede velocità, e noi tutti dobbiamo unirci per progredire più rapidamente. Questo è uno sport di squadra e tutti noi abbiamo un ruolo da giocare.

Uno dei motti di Nike è "there is no finish line": quali sono gli obiettivi più importanti per il 2025 e quali sono le prossime iniziative della campagna Move to Zero?

Gli obiettivi che abbiamo fissato sono ambiziosi e basati sulla scienza. Nella corsa contro il cambiamento climatico, non stiamo aspettando le soluzioni, stiamo contribuendo a crearle. E una volta che abbiamo trovato una nuova soluzione ci muoviamo rapidamente per concretizzarla. Il nostro lavoro sulla sostenibilità si concentra sulle emissioni di carbonio, gli scarti di produzione, l’acqua e la chimica. (Qui per trovarli tutti)

Come state sviluppando ulteriormente materiali riciclati come Nike Grind?

I materiali sono la nostra più grande opportunità, dato che la loro produzione costituisce circa il 70% delle nostre emissioni totali di carbonio. Continuiamo a innovare le alternative a basso contenuto di carbonio e cerchiamo partner che possano aiutarci. Lavoriamo anche per eliminare gli scarti di produzione e i rifiuti fin dall'inizio della catena produttiva.

I nostri team sono concentrati sull'esplorazione di nuove soluzioni che riducono il nostro impatto sul pianeta e proteggono il futuro dello sport. Esempi come Space Hippie, Nike Air Zoom Alphafly Next Nature e Nike Mercurial Vapor Next Nature hanno aperto la strada a progressi nell'innovazione dei materiali che possono essere un modello per tutta l'azienda.

Un grande esempio di come Nike sta creando innovazione al servizio del pianeta attraverso Nike Grind è la Crater Foam, utilizzata per la prima volta nel modello Space Hippie. Si tratta di un materiale per l'intersuola che utilizza una miscela composta da circa il 10% di gomma Nike Grind e schiuma standard. Oggi stiamo espandendo le potenzialità di questo materiale innovativo in prodotti come Nike Cosmic Unity e modelli lifestyle come AF1, Waffle One e Nike Crater Impact.

Più recentemente, con la Air Zoom Alphafly Next Nature, abbiamo imparato a innovare le intersuole e le piastre in carbonio che contengono maggiori volumi di contenuto riciclato pur mantenendo le alte prestazioni delle sneaker. La Nike Zoom Alphafly Next Nature ha raggiunto gli stessi livelli di performance con soluzioni di materiali realizzati con scarti di produzione, e la sua intersuola Nike ZoomX è realizzata con almeno il 70% di contenuto riciclato. La Mercurial Next Nature presenta una tomaia in pelle riciclata al 100% e una piastra in TPU riciclata al 100%: l’atleta riporta gli stessi vantaggi di velocità esplosiva.

Nike Grind
Nike Grind

Qual è dunque il futuro dei materiali tessili secondo Nike?

C'è ancora molto da fare in questo campo. Stiamo esplorando nuovi materiali e riconsiderando quelli usati tradizionalmente come la pelle. Stiamo continuando a sfidare noi stessi nella progettazione di prodotti senza sprechi, esplorando nuovi usi per il Flyknit e utilizzando la stampa 3D, la prototipazione digitale e una migliore efficienza di tutti i modelli Nike. 

Per quanto riguarda la pelle stiamo collaborando con alcuni fornitori per capire come produrla con un minore impatto ambientale. Stiamo anche usando la Flyleather - realizzata con almeno il 50% di fibre di pelle riciclata e fibre sintetiche - così come materiali di pelle sintetica riciclata per ottenere l'aspetto e la durata della pelle che i consumatori desiderano.

I contenuti di questo post sono sponsorizzati da Nike.
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