Disastro in Ohio: quali effetti avrà sulla salute?

Nella cittadina di East Palestine, in Ohio, lo scorso 3 febbraio intorno alle 9 di sera un treno merci è deragliato prendendo fuoco. Le immagini della colonna di fumo nero hanno fatto in pochi secondi il giro del mondo, allarmando gli abitanti della zona. A distanza di molti giorni, si temono ancora gravi ripercussioni per la salute. Tuttavia, le rassicurazioni da parte dell’agenzia della protezione ambientale degli Stati Uniti non sono tardate ad arrivare. Capiamo meglio cos'è successo

Si tratta di un disastro ambientale che potrebbe essere annoverato tra i più grandi della storia americana: l'incidente in Ohio ha coinvolto 141 vagoni, 20 dei quali trasportavano sostanze ritenute pericolose e 14 cloruro di vinile, butil acrilato e benzene. Dopo il deragliamento si è temuta un’imminente esplosione, evitata rilasciando lentamente in aria e bruciando il cloruro di vinile.

Ma quale è stato il prezzo da pagare?

Questo composto serve per la produzione del comunissimo PVC ed è altamente tossico, tanto da entrare nel Gruppo 1 della classificazione IARC (International Agency for Research on Cancer). Il cloruro di vinile è in poche parole cancerogeno e in test in vitro ha indotto mutazioni o aberrazioni cromosomiche.

Ma non finisce qui, infatti leggendo i giornali si apprende che nelle ore successive al deragliamento, per evitare esplosioni, questo composto è stato bruciato. Ebbene, la combustione genera altri due gas tossici: l’acido cloridrico e il fosgene, il primo usato come arma chimica nella Prima Guerra Mondiale e il secondo che causa edema polmonare e polmonite chimica.

Al momento, la popolazione della cittadina ai confini con la Pensilvenia sta lamentando i tipici sintomi da intossicazione da queste sostanze. Nausea, mal di testa, irritazioni. Purtroppo però, non possono essere predetti gli eventuali effetti avversi nel lungo periodo

La cosa peggiore la rivela una delle più importanti studiose di cloruro di vinile: Juliane Beider dell’Università di Pittsburg. Secondo i suoi studi, infatti, basse concentrazioni come quelle rivelate nelle acque di East Palestine, porterebbero a non dare sintomi gravi al momento ma indurre a mutazioni del DNA che nel tempo si manifestano con cancro o altri disturbi.

I cittadini visibilmente preoccupati pongono domande alle autorità, domande però che nella maggior parte dei casi non ottengono risposta oppure poche, contradditorie e confuse. Per esempio, l’acqua è stata ritenuta potabile ma i pesci sono morti.

L'ultima notizia arriva dalla BBC che riferisce di un incontro tra cittadini, funzionari, il sindaco ma soprattutto con la società ferroviaria Norfolk Southern, soggetto quest’ultimo che è stato il grande assente del meeting.

Questa vicenda sembra talmente assurda da ricordare la trama di un libro di Don DeLillo, tradotto ultimamente in un film: “Rumore Bianco”, pellicola scelta come film d’apertura della 79esima Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2022.

Il cast del film "Rumore Bianco" al Festival del Cinema di Venezia
Il cast del film "Rumore Bianco" al Festival del Cinema di Venezia

Ambientato proprio in Ohio, racconta di come la vita tranquilla di una famiglia venga sconvolta da una nube chimica causata dal deragliamento di un treno. La famiglia scopre di essere stata esposta direttamente alle sostanze tossiche e in un attimo tutte le sicurezze vengono meno. Anche il ritorno alla “normalità” non è privo di effetti… e la paura della morte prende il sopravvento.

E allora, viene da chiedersi: ci siamo mai chiesti come reagiremmo a un disastro simile? Queste persone, nella vita reale, come faranno a vivere nel timore di una malattia?

Se da un lato è impossibile evitare l’inevitabile, dovremmo d’altro canto applicarci per evitare ciò che è evitabile come le emissioni di gas climalteranti e l’inquinamento sconsiderato.


Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.

Riproduzione riservata