Alle Olimpiadi di Parigi, il primo asilo nido della storia dei Giochi: testimonial l’ex campionessa Allyson Felix
Tante “prime volte” per le Olimpiadi di Parigi 2024, il maxi evento che anima la capitale francese fino all’11 agosto: oltre a essere i primi giochi ad avere raggiunto la parità di genere, sono anche quelli in cui debutta il primo asilo nido in cui gli atleti che partecipano alle competizioni potranno trascorrere del tempo con i loro figli in giorni estremamente impegnativi e frenetici.
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La testimonial dell’iniziativa è dell’ex atleta americana Allyson Felix, stella dell’atletica leggera e velocista più decorata della storia: 20 medaglie ai campionati del mondo e 11 medaglie olimpiche, di cui 7 ori. Felix, oggi 38 anni, si è ritirata due anni fa, e oggi è mamma di Camryn, 6 anni, e Trey, nato la scorsa primavera. L’atleta non ha mai nascosto le difficoltà incontrate nel portare avanti una carriera agonistica ai suoi livelli ed essere presente per i suoi bambini, e alle Olimpiadi di Parigi non arriverà per gareggiare ma per dimostrare l’importanza di creare spazi in cui le atlete (ma anche gli atleti) possano essere anche genitori.
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Il Villaggio Olimpico, inaugurato il 18 luglio, si sviluppa su tre aree: Saint-Denis, Saint-Ouen e Île-Saint-Denis. Durante i Giochi Olimpici accoglierà 14.250 atleti e atlete, 8.000 durante quelli Paralimpici. Ogni giorno saranno serviti fino a 60.000 pasti al suo interno, e una clinica medica sarà sempre disponibile per gli atleti durante la durata del loro soggiorno. Non era però previsto uno spazio per i genitori, ed ecco che dal Comitato è arrivata la proposta di prevede uno spazio ad hoc.
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Un luogo protetto dedicato al riposo e al gioco
Il primo asilo nido nella storia dell'Olympic Village è un progetto sviluppato e finanziato da P&G, colosso dei prodotti per la persona, attraverso il marchio Pampers, e sarà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 21. Si trova nell'area non residenziale del gigantesco villaggio, e ha come obiettivo fornire un ambiente “confortevole e sicuro” affinché i genitori-atleti possano trascorrere del tempo con i figli durante i Giochi Olimpici e Paralimpici.
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All’interno atlete e atleti troveranno pannolini e salviette, ma soprattutto uno spazio protetto e al riparo da sguardi indiscreti e caos per trascorrere un po’ di tempo con i figli piccoli, giocare con loro o semplicemente riposarsi: «Ho capito quanto sia complesso competere ai massimi livelli dopo aver avuto mia figlia, e ho testato in prima persona come alcune cose pratiche siano davvero difficili - ha spiegato Felix - E così, quando sono entrata a far parte della Commissione Atleti del CIO (Comitato Olimpico Internazionale), volevo davvero diventare una voce per le mamme-atlete, e alleggerirle in modo semplice dando loro una cosa in meno di cui preoccuparsi nella pressione della competizione».
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Le altre support dell'iniziativa
Anche Emma Terho, campionessa di hockey su ghiaccio finlandese e presidentessa della Commissione atleti del Comitato Olimpico Internazionale, ha condiviso i pensieri di Felix: «La gravidanza e la maternità non devono significare la fine della carriera per le atlete - ha spiegato - È fondamentale sia per i genitori sia per i bambini poter trascorrere del tempo insieme, soprattutto in un momento così importante nella vita sportiva di un atleta. La nursery permette che ciò accada, dando anche agli atleti l’opportunità di concentrarsi sui Giochi».
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Molti atleti stanno cercando di trovare un equilibrio tra carriera sportiva e famiglia - ha aggiunto Terho - So come ci si sente, perché ho gareggiato ai Giochi Olimpici Invernali del 2014 come madre con un bambino piccolo
Sempre in ottica di andare incontro alle necessità delle mamme-atlete, il Comitato Nazionale Olimpico e Sportivo Francese (CNOSF) aveva fatto sapere che alle atlete francesi in allattamento verrà offerta una stanza in un albergo nelle vicinanze del Villaggio non solo per allattare, ma anche per riposare con i loro bambini.
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