Perché abbiamo dichiarato guerra al nostro Pianeta

Spesso fatichiamo a comprendere quanto la questione ambientale sia strettamente collegata alla maggior parte degli elementi che costellano la nostra vita: dalla salute, all’economia fino alla… guerra. Ecco perché proprio la guerra sta peggiorando drammaticamente la salute ambientale

10% delle emissioni di gas climalteranti, 6% di consumo di materie prime, nonché danni incalcolabili agli ecosistemi dei territori coinvolti nella guerra. Non si tratta dell’ultima inchiesta sull’ennesima multinazionale poco virtuosa, si tratta, come si può approfondire qui, di alcune delle conseguenze ambientali di un conflitto bellico.

A seconda dell’accezione che si vuole dare alla parola "ambiente" si associano immagini legate al sole, alla spensieratezza, alla natura, alle vacanze, piuttosto che all'inquinamento, ai disastri naturali e alla plastica. Di sicuro, però, non è immediata l’associazione con ordigni, missili, morte e devastazione. Apparentemente sono cose diverse, e infatti

quando scoppia un conflitto, il dibattito prende pieghe umanitarie, politiche ed economiche ma mai ambientali

Purtroppo però, sono moltissime le relazioni e le interconnessioni che legano guerra e ambiente. Gli impatti possono essere diretti o indiretti. Quelli diretti mirano alla distruzione immediata degli ecosistemi quando, per esempio, passano le truppe oppure durante gli scontri. Quelli indiretti invece riguardano più aspetti come la deforestazione, l'inquinamento del suolo, acqua e aria, o l'evacuazione dei civili.

Un effetto indiretto che stiamo vivendo in queste ore è quello legato alla riattivazione delle centrali a carbone

Una centrale a carbone in Polonia
Una centrale a carbone in Polonia

Oggi viviamo con molto dolore la guerra in Ucraina, nel cuore dell’Europa, ma la storia passata e recente è testimone di moltissimi scontri armati in tutto il mondo. Piccole o grandi guerre lasciano e hanno lasciato ferite profonde nell’anima di molte popolazioni.

Tra i primi conflitti con un impatto ambientale imponente c’è quello in Vietnam (1961 – 1975) ma non è l’unico: vanno infatti ricordati anche la Guerra del Kosovo, la prima Guerra del Golfo, la guerra civile in Ruanda.

La Guerra del Vietnam portò alla distruzione di 6.000 kmq di foreste per permettere gli addestramenti militari nella giungla, nonché all’uso massiccio di sostanze chimiche per poter inficiare l’autosufficienza alimentare delle popolazioni nemiche

Ciò ebbe implicazioni ecosistemiche molto forti e un depauperamento della biodiversità indiscriminato, al punto da generare una protesta su scala internazionale.

Consapevoli degli ingenti danni, le Nazioni Unite il 5 novembre 2011 dichiararono l’International Day for Preventing the Exploitation of the Environment in War and Armed Conflict (cioè la Giornata Internazionale per la Prevenzione dello Sfruttamento dell’Ambiente in situazioni di Guerra e Conflitto Armato).

Tuttavia, oggi l’ambiente continua ad essere ancora una delle principali vittime, continuamente sotto attacco

E dobbiamo chiederci sempre a chi si sta dichiarando guerra, se solo ad uno stato, ad una popolazione, oppure se stiamo dichiarando guerra anche alla Terra che ci permette di sopravvivere.


Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie chepossono apparire all'interno di questo contenuto.

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