Questa estate scegliamo prodotti che non danneggiano l’ecosistema marino

Con l'arrivo delle ferie estive, molti italiani si preparano a trascorrere del tempo al mare, godendosi giornate in spiaggia o in barca. Tuttavia, è fondamentale fare attenzione ai prodotti che utilizziamo sia per proteggerci dal sole che per la nostra igiene personale, poiché questi possono avere un impatto devastante sull'ecosistema marino

Tendiamo spesso a dimenticare che quando ci laviamo in barca o facciamo il bagno al mare, le sostanze contenute nei prodotti che usiamo finiscono direttamente in acqua, senza passare da alcun sistema di filtraggio. Oggi analizzeremo insieme questi impatti e scopriremo come scegliere prodotti che non causano problemi all'ambiente marino.

L'impatto dei saponi e dei prodotti solari sull'ecosistema marino

Sostanze come l’oxybenzone e l’octinoxate sono state associate allo sbiancamento dei coralli, a una interferenza con la loro crescita e riproduzione, e in dosi elevate anche alla loro morte. Ma non solo: sempre questi composti, contenuti proprio nella maggior parte delle creme solari in commercio, renderebbero queste forme di vita meno resilienti ai cambiamenti climatici. Anche altre specie marine sono colpite da questo: le alghe verdi possono subire danni alla crescita e alla fotosintesi, mentre nei pesci si osservano diminuzioni della fertilità e della riproduzione, con l'insorgenza di caratteristiche femminili nei maschi.

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Quanto invece ai saponi contenenti fosfati e parabeni, questi agiscono sulla chimica dell’acqua promuovendo la crescita di alghe nocive e riducendo i livelli di ossigeno necessario per la sopravvivenza di molte specie marine. Ultimo ma non per importanza, le microplastiche contenute in questi prodotti vengono ingerite dagli organismi marini e si accumulano lungo la catena alimentare arrivando fino ai nostri piatti.

Secondo l’UNEP(United Nations Environmental Program), la presenza di microplastiche nei saponi e nei prodotti di bellezza contribuiscono in maniera significativa all’inquinamento totale da plastica negli oceani

I composti da evitare e le certificazioni da cercare

Quando acquistiamo un prodotto solare o una crema, assicuriamoci che non contenga:

  • Oxybenzone
  • Benzophenone-1
  • Benzophenone-8
  • OD-PABA
  • 4-Methylbenzylidene camphor
  • 3-Benzylidene camphor
  • Nano-Titanium dioxide
  • Nano-Zinc oxide
  • Octinoxate
  • Octocrylene

Ed ecco invece le certificazioni da cercare:

  • "Reef Safe": indica che il prodotto non contiene ingredienti dannosi per i coralli
  • "EcoCert" e "COSMOS": garantiscono che il prodotto sia realizzato con ingredienti organici e sostenibili

I saponi specificatamente formulati per evitare di impattare negativamente sugli ecosistemi marini hanno generalmente una di queste certificazioni:

  • EcoCert: I saponi certificati da EcoCert devono contenere almeno il 95% di ingredienti naturali e biologici e non devono includere ingredienti chimici nocivi per l'ambiente. Questa certificazione assicura che i prodotti siano biodegradabili e sicuri per gli ecosistemi acquatici.
  • EcoLabel EU: L'Ecolabel dell'Unione Europea è un marchio di qualità ecologica riconosciuto a livello europeo. Per ottenere questa certificazione, i saponi devono dimostrare di essere biodegradabili e non tossici per la vita acquatica.
  • COSMOS: garantisce che i saponi e i prodotti per l'igiene personale siano composti da ingredienti biologici, non contengono parabeni, siliconi, fragranze sintetiche e altre sostanze chimiche dannose. Inoltre, i prodotti devono essere biodegradabili e sostenibili.

Quando andiamo in vacanza, il nostro primo istinto è spesso quello di rilassarci e dimenticare le preoccupazioni quotidiane. Tuttavia, l'impatto delle nostre azioni sull'ambiente marino può essere profondo e spesso irreversibile.

È quindi essenziale che la nostra attenzione per l’ambiente diventi un'abitudine automatica, piuttosto che un ulteriore compito da ricordare

Con piccoli gesti consapevoli, possiamo contribuire a preservare la bellezza e la biodiversità dei mari. I primi a beneficiare di un ambiente marino sano saremo proprio noi, godendo di acque più pulite e di ecosistemi ricchi di vita. Ricordiamoci sempre che il nostro pianeta è un dono prezioso, e prendersene cura è il miglior investimento che possiamo fare per il nostro benessere e quello di chi verrà dopo. Infatti, non possiamo pensare di essere in salute in un pianeta malato.


Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.

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