Quali sono i sette Paesi che producono il 100% dell’elettricità da fonti rinnovabili

Dal mondo dell’ambiente arrivano buone notizie: nel 2023, grazie alla grande crescita del solare ed eolico, il mondo ha toccato risultati mai visti prima nella produzione di energia pulita. Ben sette Paesi (su scala globale) hanno generato quasi il 100% della loro elettricità da fonti rinnovabili. Oggi scopriamo quali sono questi “Paesi modello” e, soprattutto, a che punto è la produzione di energia pulita nel mondo

A portare una ventata di incoraggiamento sono l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) e l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), che facendo nomi e cognomi ci dicono come alcuni stati siano particolarmente virtuosi, al punto da produrre il 99,7% dell’elettricità solo da solare, eolico, geotermico e idroelettrico.

Ebbene, i fantastici 7 sono: Albania, Bhutan, Etiopia, Islanda, Nepal, Paraguay e Repubblica Democratica del Congo. Subito dopo si colloca la Norvegia, con il 98,38% della sua energia proveniente da eolico, idroelettrico e solare. Portogallo e Germania riescono a essere "puliti" al 100% solo per brevi periodi.

Dallo studio di Stanford portato avanti dal Professor Mark Jacobson emerge anche che altri 40 Paesi, di cui 11 europei, producono energia pulita per il 50%, chi più e chi meno.

Pagella discreta dunque per l’Europa, mentre l’Italia? Beh, come riferisce Terna, il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica (TSO) in Europa, bisogna dire che nel 2023 abbiamo raggiunto un buon record, che però ci fa posizionare al di sotto del 50% con un misero 44,3%. Un dato che fa pesare il paragone con i compagni europei.

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Ma da quale delle tante tecnologie verdi l’Italia ricava la sua energia?

Nel 2023 a incidere maggiormente sono stati l’eolico con un 20,7% e il fotovoltaico con un 27,2%, che insieme hanno superato l’idroelettrico (al 33,9%), che per molti anni è stato il nostro cavallo di battaglia.

A incoraggiare il processo sono stati due fattori: il minor prezzo delle rinnovabili e la volontà da parte di molti Paesi di avere una sicurezza energetica. Secondo l’ultimo Global Wind Report, siamo sulla strada giusta ma occorre dare ancora un colpo sull’acceleratore. Infatti, gli autori dello studio dicono che la crescita annuale dovrebbe essere di almeno 320GW entro il 2030 oppure non riusciremo a soddisfare l’impegno siglato a COP28, ovvero triplicare le rinnovabili entro fine secolo.


Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.

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