Pianificazione dei boschi: perché è essenziale nella resilienza ai cambiamenti climatici
Il ruolo della cura del patrimonio forestale nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico è sempre più al centro dell'attenzione: parte proprio da qui #RigeneraBoschi, progetto con cui Sorgenia inizia un percorso dedicato ai boschi italiani dopo l'iniziativa incentrata sul Mar Mediterraneo con il progetto M.A.R.E.
Gli obiettivi e le attività di #RigeneraBoschi
#RigeneraBoschi ha una doppia anima: da un lato si sviluppa in un progetto scientifico coordinato da Giorgio Vacchiano, docente di Gestione e Pianificazione Forestale presso l'Università degli Studi di Milano, e dall'altro prevede attività di educazione ambientale rivolte ai ragazzi, lungo un itinerario che coinvolgerà sei regioni italiane: Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Basilicata e Calabria.
Il progetto scientifico coinvolge cinque boschi italiani, individuati in collaborazione con PEFC Italia organizzazione internazionale che promuove la certificazione delle foreste: il Parco Nord Milano in Lombardia, il bosco di Forlì-Bertinoro dellIstituto Diocesano Sostentamento Clero di Forlì-Bertinoro in Emilia-Romagna, l'Unione di Comuni Montana Colline Metallifere in Toscana, il Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata in Puglia e il Parco del Pollino che si estende in Basilicata e Calabria.
In questi boschi, ad alcuni alberi verranno applicati dei Tree-Talkers, sensori che monitoreranno per due anni lo stato di salute delle piante, la loro fisiologia, l'intensità della fotosintesi, la rapidità della loro crescita e il modo in cui reagiscono a eventi climatici intensi.
I sensori Tree-Talkers
Dotati di sensori con tecnologia IoT - Internet of Things, i Tree-Talkers sono stati sviluppati da Riccardo Valentini, docente dell'Università degli Studi della Tuscia, con l'obiettivo di registrare in tempo reale lo stato di salute dell'albero, monitorando alcuni parametri vitali e indagando le eventuali sofferenze dell'albero in caso di siccità o di eventi climatici estremi. «Per fare in modo che le foreste diventino più resilienti ai fuochi e più capaci di assorbire le piene e di resistere ai fenomeni climatici estremi, è necessario conoscerle: per questo i sensori Tree-Talkers sono così utili», spiega Giorgio Vacchiano.
All'interno dei boschi i sensori sono stati installati in due zone distinte: una in cui la foresta cresce spontaneamente senza alcun genere di intervento, l'altra in cui si effettua una gestione sostenibile, attraverso un'attenta pianificazione di interventi calibrati rispetto alla tipologia di bosco e ai benefici ambientali e sociali che può fornire. L'obiettivo è analizzare la differenza che intercorre tra i due approcci, per verificare se l'intervento umano, se ben ponderato, possa essere un supporto importante per la salute della foresta.
La situazione boschiva in Italia
Oggi l'Italia gode di oltre 11 milioni di ettari di superficie boschiva, aumentata in dieci anni di circa 587.000 ettari, ricoprendo il 36,7% del territorio nazionale. Soltanto però il 15% delle foreste italiane è oggetto di pianificazione.
Michele De Censi, Amministratore Delegato di Sorgenia ha commentato così il progetto: «Le foreste sono importanti alleate nel mitigare il cambiamento climatico: per assicurarci che questo bene comune continui a regalarci benefici, occorre gestirlo con cura. Dobbiamo conoscerne lo stato di salute, capire come risponde agli stress climatici e come possiamo aumentarne resilienza e stabilità. Questo è esattamente lo scopo di #RigeneraBoschi, un progetto con il quale vogliamo promuovere la difesa dell'ecosistema e continuare a dar vita a iniziative di tutela del territorio. Lo facciamo insieme a esperti autorevoli, che lavorano nei boschi e per la salute dei boschi, con i quali abbiamo costruito una partnership basata su valori condivisi».
Giorgio Vacchiano ha aggiunto: «Questo progetto ha l'obiettivo di farci capire quali sono le migliori azioni da intraprendere perché il bosco possa resistere agli eventi climatici estremi ormai sempre più frequenti e assorbire maggiori quantità di CO2. La gestione delle foreste, fatta in maniera sostenibile e attenta, consente di mantenere l'equilibrio ecologico globale, tutelare la biodiversità e il benessere della comunità locali. I dati che otterremo da questo progetto costituiranno un importante contributo alla ricerca per capire sempre meglio come conservare, ripristinare e gestire le foreste in modo climaticamente intelligente».
Le attività di educazione ambientale
Insieme al progetto scientifico, è partita anche una campagna educativa che coinvolge diverse scuole situate nei pressi dei cinque boschi in cui sono collocati i Tree-Talkers. Bambini e ragazzi del secondo ciclo della primaria e della secondaria di primo grado saranno accolti nelle foreste protagoniste del progetto per una lezione su ruolo e importanza del bosco, biodiversità e caratteristiche peculiari che contraddistinguono il luogo.
A conclusione della formazione, con il supporto della cooperativa E.R.I.C.A.,i ragazzi saranno coinvolti in un'azione di plogging, attività sportiva che unisce una corsa leggera alla raccolta di eventuali rifiuti, per condividere con loro buone pratiche di cura dell'ambiente. Durante le lezioni nel bosco saranno presenti anche i volontari dell'Associazione Nazionale Guardie Ambientali Volontarie Custodi del Creato.
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