Che cos’è Semia, il primo fondo femminista italiano: «Per una società più equa e inclusiva»

Si impegna a individuare, raccogliere ed erogare fondi per combattere il gender gap e la violenza di genere, lavorando in modo strutturale: si tratta di Semia, una realtà nata per sostenere chi sta lottando per una società più giusta

Lo hanno chiamato Semia, come la dea della Terra nella mitologia etrusca, e ha il difficile compito di andare a riempire un vuoto: essere il primo fondo filantropico femminista italiano, nato per sostenere le organizzazioni, i gruppi, i collettivi, le attiviste e gli attivisti che ogni giorno si dedicano a rendere l’Italia un Paese più inclusivo, equo e sicuro per bambine, ragazze, donne, persone trans e non-binarie.

In Italia infatti le organizzazioni e associazioni che si occupano di diritti delle donne e uguaglianza di genere, pur essendo una parte vitale del terzo settore, operano spesso con risorse limitate e in un contesto difficile. La cronica mancanza di risorse le costringe a puntare quasi tutte le energie sull’emergenza del contrasto alla violenza, e resta molto poco per lavorare su ciò che potrebbe davvero intervenire in modo profondo sulla società: il cambiamento sistemico e le cause strutturali della violenza, prima fra tutte la disoccupazione femminile e la fragilità economica delle donne.

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Oltre il 70% delle associazioni femministe italiane sopravvive con l'autofinanziamento

È quanto svela l'inedito report sul movimento femminista italiano condotto da Semia, presentato alla Casa internazionale delle donne di Roma a metà dicembre. Uno studio che dimostra che oltre il 70% delle associazioni femministe italiane sono di piccole dimensioni e sono composte da massimo 15 persone, di cui l’85% lavora su base volontaria. La maggior parte sopravvive perlopiù di autofinanziamento, e solo un 15% di esse può contare sul sostegno economico di fondazioni italiane.

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«Proprio per questo è nato il primo fondo femminista italiano - ha spiegato Miriam Mastria, direttrice di Semia - I fondi delle donne sono fondazioni speciali che sollecitano, raccolgono ed erogano fondi per supportare in maniera capillare il movimento per i diritti delle donne e di genere. Attualmente, ci sono oltre 40 fondi femministi in tutto il mondo che operano in network e in partnership con la filantropia privata e le istituzioni pubbliche, ottenendo importanti risultati nel progresso verso la parità di genere. Finalmente anche il movimento femminista italiano ha il suo fondo: Semia si considera parte integrante e si pone come un’alleata del movimento, è una fondazione giovane, fatta di professioniste del terzo settore».

I valori fondanti e gli obiettivi di Semia

La fondazione persegue la parità tra i generi in ottica intersezionale dove classe, etnia, identità, orientamento sessuale, disabilità, religione, istruzione e territorio sono le multiple direttrici del nostro sguardo: «Crediamo nella forza delle differenze che uniscono e nell’importanza dell’autodeterminazione del corpo, delle finanze e dei destini delle donne e delle libere soggettività come chiave per affrontare la violenza e la discriminazione sistemica in Italia», spiegano le fondatrici, un gruppo di donne, attiviste, professioniste nel terzo settore e filantrope che condividono la visione di «un futuro pacifico in cui ogni persona possa godere di pieni diritti, di partecipazione e di rappresentanza e possano vivere e amare con dignità e libertà, in armonia e rispetto per il Pianeta».

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Presidente della Fondazione è Paola De Leo, una lunga esperienza nel mondo delle no-profit tra cui Save The Children, Amnesty International e Women & Children First in nel Regno Unito, cui si aggiungono Marina Moscati nei panni di consigliera dedicata ai settori legale, advocacy LGBTQIA+ e ricerca, e poi Miriam Mastria e Claudia Fauzia, delegata al Programma Italia Sud. Eleonora del Vecchio e Rachele Convito sono, rispettivamente, incaricate di capacity building e networking e di comunicazione, relazioni, disabilità e inclusione sociale.

«Il divario dell’Italia dal resto d’Europa in materia di parità di genere è profondo e i nostri indicatori sono in peggioramento - spiegano - Forti stereotipi culturali caratterizzano il Paese determinando il tasso di occupazione femminile più basso dell’Europa. Il crescente e preoccupante fenomeno di violenza maschile sulle donne, la diffusa discriminazione nei confronti di persone LGBTQIA+ e la continua opposizione al pieno riconoscimento dei diritti riproduttivi delle donne e ragazze italiane, relegano il nostro paese al 14° posto in Europa».

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Tra gli obiettivi di Semia ci sono quelli di incrementare le risorse finanziarie, organizzative e progettuali dell’ecosistema femminista, transfemminista e di genere in Italia così da migliorarne l’operatività e l’impatto, rafforzare le reti di collaborazione creando piattaforme di network, incontro e comunicazione tra le realtà nazionali e favorire una più ampia connessione dei movimenti femministi, transfemministi e di genere italiani con il contesto internazionale.

Come funziona il fondo filantropico femminista

Semia sostiene economicamente e strategicamente organizzazioni, reti e associazioni erogando fondi in maniera flessibile. Ciò significa che le aree di investimento possono essere modulate dopo avere individuato criticità e tecniche di intervento efficaci.

La dotazione di partenza ammonta a circa 170mila euro, e il target di raccolta per il 2024 è di 250mila euro, con l'obiettivo di arrivare a 500mila euro. Il lavoro della fondazione si concentra principalmente su tre macro aree programmatiche che rappresentano le istanze segnalate dal movimento femminista e di genere italiano come le più urgenti e necessarie nella lotta alle disuguaglianze di genere: autodeterminazione e difesa del diritto di scelta, lavoro, indipendenza e giustizia economica ed educazione alla consapevolezza e supporto all’attivismo.

Le organizzazioni partecipanti potranno, dunque, identificare i problemi all’interno dei rispettivi contesti e proporre le azioni, le tecniche di intervento e le strategie più opportune per il raggiungimento dei propri obiettivi. La fondazione dal canto suo offrirà anche un accompagnamento integrale, coadiuvando il lavoro delle organizzazioni con tecniche di rafforzamento delle capacità operative e opportunità di connessione e di alleanze strategiche con reti, donatori e altri attori impegnati nella progressione dei diritti di genere.

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