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Social Women Talk: l’evento che vuole colmare il gender gap nel digitale

Secondo le ricerche, le più grandi conferenze tecnologiche al mondo continuano a presentare programmi dominati dagli uomini: sul palco, gli speaker sono quattro volte più presenti delle speaker. In programma il 17 settembre a Roma, Social Women Talk è uno dei pochissimi eventi in Italia che mette al centro le professioniste del digitale per lottare contro il divario di genere nel mondo della tecnologia

«I panel costituiti da soli uomini sono ancora così comuni da aver ‘vinto’ un termine specifico per parlarne: i ‘manel. Social Women Talk nasce con l’idea di diventare un punto di partenza per cambiare le cose», spiegano Chiara Landi e Noemi Giammusso, le due fondatrici dell’evento in programma a Roma il 17 settembre.

«Noi ci siamo conosciute anni fa, a una fiera per startup: come professioniste in ambito digitale avevamo molto in comune, pur essendo molto diverse. Da quel giorno abbiamo iniziato a collaborare insieme e siamo diventate amiche», spiega Landi, responsabile del Dipartimento digital di Pro Format Comunicazione, agenzia di consulenza e comunicazione di Roma.

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Pochi anni dopo, «da un'illuminazione notturna e da un aperitivo surreale durante il Covid» insieme a Giammusso, che lavora invece nell’ambito della Business Intelligence e della Data Visualization, nasce la prima edizione di Social Women Talk, l’evento che si definisce «gli Stati Generali delle donne digitali».

Il suo obiettivo, infatti, non è solo fornire formazione ultra-specializzata a tutte le professioniste digitali del futuro, ma anche essere un’occasione di dialogo costruttivo su una tematica urgente come il gender gap nell’universo del digital marketing e del tech.

Eventi, docenze, momenti di networking: gli uomini spesso sono gli unici sul palco o dietro ad una cattedra. Senza nessun apparente motivo, le donne rappresentano, quando presenti, solo una percentuale ridotta

spiegano le organizzatrici a proposito della presenza delle donne agli eventi tech. Diversi studi confermano la loro percezione: agli eventi professionali di tutto il mondo, le donne rappresentano solo il 30% degli speaker in totale, mentre nel mondo tech il numero degli esperti che sale sul palco agli eventi è quattro volte superiore a quello delle esperte.

Paradossalmente, il gender gap è molto inclusivo e trasversale

scherzano Landi e Giammusso, che hanno scelto quindi cambiare le cose creando un evento in cui le professioniste del digitale potessero finalmente avere spazio per far ascoltare la propria voce.

Non solo digital marketing, ma anche gaming, NFT e criptovalute

«Ogni anno apriamo una call for speaker in cui accogliamo le proposte delle relatrici sui temi della nuova edizione. In questi due anni abbiamo ricevuto oltre 300 candidature», raccontano le organizzatrici dell’evento, che rimane comunque aperto a una platea non esclusivamente femminile. «Oltre alla call, spesso contattiamo e coinvolgiamo direttamente professioniste che riteniamo abbiano qualcosa di valido da raccontare e che siano in linea con i valori di Social Women Talk», aggiungono.

Rispetto alla prima edizione, che si è svolta nel 2021 e che era incentrata sul digital marketing, l’edizione 2022 presenta qualche novità fondamentale, ovvero nuovi interventi di esperte in realtà virtuale e aumentata, gaming, NFT e criptovalute.

La prima edizione di Social Women Talk
La prima edizione di Social Women Talk

Parliamo di un'evoluzione naturale, che tiene conto di una sempre maggiore integrazione fra digital e tech

spiegano Landi e Giammusso. Se infatti Internet ha permesso a milioni di donne di costruire nuove carriere nel digitale, specialmente nel mondo del social media management, dell’influencer marketing e nell’e-commerce, il mondo tech rimane ancora molto difficile da abitare per le donne.

A parlarne saranno ad esempio Arianna Ortelli, che racconterà la sua esperienza come cofondatrice di Novis Games, la prima piattaforma di gioco per persone cieche o ipovedenti, e Giovanna d’Esposito, General Manager Southern Europe di Uber, che nel suo intervento si occuperà di Blockchain, Web3 e DAO.

Tutte le novità della seconda edizione del Social Women Talk

«Dalla prima edizione abbiamo imparato che sarebbe stato da pazze (non) farne una seconda!», spiegano Landi e Giammusso, che affiancano l’organizzazione del Social Women Talk a un lavoro a tempo pieno. «A parte gli scherzi, nella sua seconda edizione abbiamo deciso di riunire, a differenza dello scorso anno, gli interventi in un'unica sala, per dare la possibilità alle partecipanti di non essere costrette a scegliere fra diversi speech”, precisano le organizzatrici.

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Tra le novità dell’edizione 2022 anche il formato ‘tavola rotonda’, che prevede momenti di dibattito tra due o più relatrici su alcuni dei temi fondamentali della seconda edizione: gaming, startup, intersezionalità e imprenditoria.

Il nostro evento parla la lingua dell’inclusione e rappresenta un femminismo attento alle discriminazioni razziali, contro l’abilismo, per i diritti della comunità LGBTQ+

raccontano le fondatrici dell’evento, durante il quale la social media manager e digital strategist Ginevra Candidi e la consulente in comunicazione e marketing inclusivi Sambu Buffa parleranno delle origini del femminismo intersezionale, del ruolo della diversità e dell’inclusione nel marketing e di come realizzare strategie di comunicazione etiche e inclusive.

«Inoltre, abbiamo voluto aumentare i momenti di networking e di intrattenimento. Ci siamo rese conto che Social Women Talk è molto più di un evento: è una community di professioniste del digitale con la voglia di cambiare le carte in tavola», aggiungono le organizzatrici.

Da quest'anno Social Women Talk non sarà quindi solo un evento con cadenza annuale, ma un vero e proprio hub dedicato alla parità di genere nel nostro settore

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