Margherita Hack

A Milano una statua per Margherita Hack, osservatrice delle stelle

Margherita Hack, signora delle stelle, avrà finalmente la sua statua a Milano: il giusto riconoscimento per una donna straordinaria

Una statua per Margherita Hack, una donna straordinaria che ha guardato alle stelle con arguzia e scienza, senza fermarsi mai e combattendo contro i pregiudizi. Milano, infatti, ha deciso di dedicare all’astrofisica una scultura che verrà posizionata in Largo Richini, proprio di fronte all’Università Statale.

Fino ad oggi l’unica scultura a Milano dedicata a una figura femminile era quella di Cristina Trivulzio di Belgiojoso che ha segnato la storia del Risorgimento italiano. La statua di Margherita Hack è la prima dedicata a una donna di scienza nel nostro Paese.

Il tributo alla signora delle stelle

La scultura in bronzo che ha lo scopo di celebrare la scienziata è stata affidata a Daniela Olivieri, artista bolognese nota con il nome d’arte di Sissi. Il lavoro è stato intitolato Sguardo fisico e verrà inaugurato il prossimo giugno. Promosso da Fondazione Deloitte, il progetto è stato realizzato in collaborazione con Casa degli Artisti e il supporto dell'Ufficio Arte negli Spazi Pubblici del Comune di Milano.

Margherita Hack viene raffigurata intenta a fare ciò che amava di più: osservare le stelle. Il tutto mentre emerge da una galassia, rappresentata da un vortice. La vediamo alzare le braccia verso l’alto, creando un telescopio. “Si tratta di un vero e proprio invito alla scoperta e all’immaginazione – ha spiegato la Fondazione Deloitte in una nota -, che dichiara quella determinazione e tenacia che le permisero di affrontare la sfida con il mondo scientifico, al tempo dominato da figure maschili”.

"Siamo orgogliosi – ha aggiunto Guido Borsani, presidente della Fondazione Deloitte – di poter rendere omaggio a Margherita Hack che, quale grande scienziata stimata a livello internazionale, rappresenta un modello per le ragazze e i ragazzi che oggi vogliono dedicarsi agli studi in ambito STEM. Attraverso la sua storia personale ha dimostrato che è possibile superare limiti che ostacolano la conoscenza e il progresso personale e di tutta la società".

Una donna straordinaria, fra scienza e femminismo

D’altronde Margherita Hack è stata davvero una donna straordinaria, capace di abbattere barriere e inseguire i suoi sogni, nonostante tutto.

Divulgatrice, attivista e accademica, nasce nel 1922 a Firenze in una via che sembrava aver segnato già il suo destino: via Cento Stelle

Convinta antifascista, negli anni delle discriminazioni afferma con forza le sue convinzioni, e incontra per la primissima volta Aldo De Rosa, l’uomo che diventerà suo marito. Dopo tante peripezie riesce a iscriversi alla facoltà di Fisica, una scelta tutt’altro che scontata in un’epoca in cui le donne erano lontane dalle materie scientifiche.

Nel gennaio del 1945 si laurea grazie a una tesi sulle stelle Delta Cephei. Da quel momento la spettroscopia stellare sarà il suo principale campo di ricerca. Non a caso il trattato Stellar Spectroscopy, realizzato con l'astronomo russo-statunitense Otto Struve, è da sempre un testo fondamentale in tale settore. Dopo la laurea e un percorso come ricercatrice, si trasferisce a Milano con il marito Aldo. Negli anni a seguire si sposterà ancora, lavorando a Parigi, in Olanda e in California, con la stessa curiosità di scoprire cosa si nasconde nell’Universo.

Nel 1964 Margherita Hack vince una cattedra come professore ordinario presso l’Università di Trieste, diventando la prima donna in Italia a ricoprire questo ruolo nel campo dell'astronomia

Poco dopo ottiene anche l'incarico di direttore dell'Osservatorio astronomico di Trieste che sotto la sua guida, in 20 anni, diventerà un punto di riferimento internazionale.

La forza di un mito della scienza

Femminista convinta, Margherita Hack ci ha insegnato che i sogni non sono mai troppo grandi per essere realizzati e che le donne possono e devono farcela, anche quando la società è contro di loro.

La colpa di Eva – ha raccontato - è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l'universo, la terra, il proprio corpo, di rifiutare l'insegnamento calato dall'alto, in una parola Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede

“Dove sta scritto che devono occuparsi delle faccende domestiche? – ha dichiarato in un’intervista - Questo aveva un senso una volta, quando solo l’uomo lavorava fuori casa, ma oggi non lo ha più. Credo siano succubi di una tradizione lunga a morire”. Animalista e donna sensibile, Margherita ha sempre difeso i diritti degli animali. “La carne mi ripugna – ha spiegato -, non tanto per l’odore, ma per il pensare da dove viene, quali sofferenze ha sopportato l’essere vivente, un mammifero come me. Io credo che uccidere qualsiasi creatura vivente, sia un po' come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano”.

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