Terra di Tutti Film Festival, la rassegna di cinema sociale che porta alla luce i temi dimenticati

06-10-2022
Si parlerà di Afghanistan, Tunisia, Senegal, Zimbabwe, Cuba e Amazzonia, ma anche di Italia, perché a volte non bisogna andare troppo lontano per trovare storie ai margini, che non vengono raccontate. Torna Terra di Tutti Film Festival, la manifestazione promossa da COSPE e Weworld che porterà proiezioni, incontri ed eventi a Bologna (ma anche online, su Mymovies) dal 6 all’11 ottobre 2022. Ecco gli eventi da non perdere

Dare visibilità a popoli, paesi, lotte e conflitti "dimenticati" dai mezzi di comunicazione di massa: è questo l'obiettivo di Terra di Tutti Film Festival, la manifestazione cinematografica, giunta alla 16esima edizione, che quest'anno presenterà 22 film in concorso di cui 5 prime visioni nazionali e 8 prime visioni bolognesi, oltre a 8 cortometraggi fuori concorso prodotti da COSPE e WeWorld.

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Si comincia giovedì 6 ottobre con Stefano Liberti racconta l’Afghanistan (ore 20,30, Cinema Lumière), dove il giornalista Stefano Liberti racconterà il paese attraverso podcast inediti, video e voci raccolte nell’ultimo viaggio in cui ha seguito la fuga dall’Afghanistan di Zaynab, ex portiera del Bastan, la squadra di calcio femminile di Herat.

Venerdì 7 ottobre si prosegue con Caporalate - storie di quotidiano sfruttamento e di resistenza delle donne tunisine in agricoltura (ore 11, DAS), un approfondimento sul fenomeno del caporalato al femminile in Italia e in Tunisia. COSPE, grazie al progetto Faire, ha condotto una ricerca-azione che, attraverso un campione di 100 donne di 5 regioni, raccoglie la complessità e le varie dimensioni di questo fenomeno così difficile da sradicare. Nel panel bolognese verranno messe a confronto le realtà economiche, sociali, sindacali e legislative italiane e tunisine. A parlarne saranno Amina Ben Fadhl di COSPE, Jean René Bilongo dell'Osservatorio Placido Rizzotto, Sabina Breveglieri di Nexus CGIL e il sociologo Marco Omizzolo, con la moderazione di Leonardo Di Filippi di LEFT Rivista.

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Sempre lo stesso giorno, venerdì 7 ottobre, ci sarà Africa Queer - tra diritti negati e attivismo (ore 17, DAS), un momento di confronto tra l'attivismo italiano e quello africano, passando per gli strumenti, i contesti e il ruolo della cultura nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi. Tra gli ospiti Sam Ndlovu, attivista transgender zimbabweano ospite del progetto COSPE Out&Proud, che porterà la sua testimonianza sulla difficile situazione in cui si trova a lavorare la sua associazione per ottenere diritti e abbattere stereotipi. A intervenire saranno anche i direttori dei più importanti Festival queer italiani che da tempo propongono una nuova narrazione della questione LGBTQIA+, come Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli del Festival Gender Bender, oltre a Miss Fiction di Tiffany Vecchietti, Federica Masi di COSPE, Mazen Masud del MIT, Fabrizio Petri di MAECI, con la moderazione di Angelo Acerbi di Festival Lovers. L'evento vedrà anche la proiezione di Better Days e Transgender in Mugabeland.

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Sabato 8 ottobre sarà invece la volta di Antirazzismo, ieri oggi e domani. Generazioni a confronto (ore 11, DAS), un incontro e dibattito storico e generazionale sulla lotta al razzismo in Italia. Si discuterà su quale può essere il ruolo degli attivisti e delle attiviste e delle associazioni della società civile nel riconoscere, decostruire e combattere ogni giorno quel razzismo sistemico che pervade la nostra società. Con il coordinamento di Sabika Shah Povia, interverranno la giornalista Djarah Kan, Udo Enwereuzor di COSPE, l'attivista Marie Moise, lo scrittore Tahar Lamri e la giornalista e attivista Lucia Ghebreghiorghes.

Altro evento da non perdere, l'8 ottobre, sarà Madre Terra Senegal (Ore 17, Zonarelli), che riunirà una performance teatrale, un talk e una degustazione narrata in musica in collaborazione con Festival ITACA e Festival Disobbedienze, oltre a dibattiti e proiezioni a cura del progetto Essere Donna per il diritto alla salute sessuale e riproduttiva delle donne in Senegal. Tra gli ospiti, l’avvocata senegalese Josephine Ndao, coordinatrice della Boutique de Droits di Sedhiou e attivista per i diritti umani.

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